Apro l'armadio in cerca di qualcosa di carino da mettere, anche perché ho notato che vestirmi come un pezzente, non cambia nulla nel suo atteggiamento. Quanto vorrei che mi snobbasse, che mi prendesse per il culo, da fare in modo da non farmelo piacere, ma lui è tutto il contrario dei ragazzi che ho conosciuto.
Con gli stronzi so come trattare, non mi frega niente di farli salire in casa per una scopata veloce anche se qui dentro si gela. Ma quando è stato Claudio a chiedermi di salire, mi sono vergognato come una merda. E posso ripetermi tutti i giorni le stesse menate, ma so che non serviranno a niente.
Arrivo all'indirizzo prima di lui. Ho tutto il tempo per riorganizzare i miei pensieri. Apro il cassetto contenente la coscienza, e chiudo a chiave quello contenente il piacere fisico. Chiudo gli occhi, faccio un bel respiro e quando li riapro mi ritrovo ad imprecare.
Dio Cristo Santissimo!
COSA HO FATTO DI MALE?
Indossa dei jeans neri, strappati, che gli fasciano le gambe in maniera indecorosa, ha una giacca imbottita verde militare che gli cade a pennello, un paio di scarpe eleganti ed è pettinato ad arte.
"Meno male non è estate!"
"Eh?"
"La tua bocca...aperta...sarebbero entrate le zanzare!"
Quanto vorrei odiarlo!
"Mi hai fatto vestire bene per andare a mangiare hot dog?"
"Avevo capito che ti piacessero i wurstel!"
"Si ma non in pubblico!"
Ed ecco che è riuscito a far saltare il lucchetto del cassetto, facendomi travolgere dal piacere che avevo tentato di mettere sotto chiave, inutilmente.
Scuoto la testa, cercando di schiarirmi le idee prima di tornare a guardarlo, e quando mi sento pronto, lo trovo che se la sta ridendo sotto i baffi! Stronzo.
"Seguimi idiota!"
E mi segue, come sempre.
Entriamo dentro questo piccolo locale che riporta sulla tenda esterna la scritta Crif Dogs, dove veramente servono solo Hot dog e birra, ma il posto dove lo voglio portare questa sera, è molto diverso.
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Appena varcata la soglia della porta, aspetto che entri anche Claudio e non appena dentro, apro l'anta di quella che è una cabina telefonica soffusa, e con i vetri oscurati.
"Ok che ho detto non in pubblico, ma pensavo più a qualcosa tipo una casa!"
Mi giro verso di lui ridendo. E a sua volta scoppia a ridere subito dopo di me.