8º cap.)

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BROOK'S POV:

Mi sento sprofondare, aggrappata alla porta stringo gli occhi forte forte sperando con tutte le mie forze che se ne vada.

Ma nulla, lui è lì dietro, impassibile, non dice più nulla, ma io so che c'è.

Mi alzo leggermente sulle punte dei piedi, appoggio l'occhio allo spioncino della porta, non vedo nessuno, sembra essersi dissolto.

Ma quella stessa presenza che sentii a casa sua quella notte mi dice che non se ne è andato.

È come se emana un'aurora magnetica, lo percepisco.

Socchiudo gli occhi, poggio il palmo della mano tremolante sulla maniglia.

Il petto mi sta per esplodere, faccio un profondo sospiro per allentare la tensione e apro.

La reazione è un po' diversa da come me l'ero aspettata.

Sono travolta da un abbraccio violento, Zayn compare senza che neanche me ne accorgo e mi stringe in un abbraccio estremamente possessivo.

Mi cinge i fianchi con le braccia muscolose e non posso fare altro che appoggiarmi a lui e accettare quell'abbraccio stritolante.

"Scusa ti prego scusa, mi dispiace, non scappare più" dice tutto di un botto continuando a stringermi a sé "non voglio rimanere di nuovo solo.." quest'ultima frase la sussurra, come se si vergognasse di dimostrarsi debole.

"Non..non fa niente" rispondo senza neanche pensarci, è più forte di me, mi fido e basta "sono qui.."

Abbasso il tono, non so perché gli ho detto che "ero lì", ma nella mia testa doveva suonare rassicurante.

Restiamo abbracciati sulla soglia della porta per un tempo che mi pare interminabile, affondo il viso nella sua maglia, sa di tabacco, mi sento protetta tra le sue braccia, le stesse che pochi minuti prima mi avevano fatto spevento.

Poi si stacca ed entra chiudendo la porta come se fosse casa sua, mi rivolge di nuovo lo sguardo e tiene le mani appoggiate sulle mie spalle per qualche secondo.

Poi mi lascia e io mi siedo sul divano facendogli posto.

"Zayn..è vero quello che mi ha detto Louis a scuola?"

Lui non sa chi sia Louis, ma non sembra farci caso.

Mi guarda in silenzio, poi si volta, respira a fondo come se si stesse preparando per tirare fuori una parte di sé nascosta da tempo.

"Si Brooklyn, io..io ho ucciso i miei genitori" prende una pausa e io resto immobile, pietrificata e di nuovo mi viene voglia di correre lontano, ma non lo faccio.

"Ma giuro che l'ho fatto per una buona causa.." si giustifica e sento improvvisamente la sua voce graffiante e tremolante.

Quale può essere una buona causa per uccidere i tuoi fottuti genitori, cazzo?

Gli vorrei chiedere milioni di cose, ma semplicemente non parlo.

"Io ero innammorato di una ragazza, si chiama Sarah e.." prende fiato "e Jordan mi ha ricattato e ha.." sta per piangere per cui si ferma.

Vorrei chiedergli chi è Jordan, ma non lo faccio, mi sembra inopportuno.

"lui mi ha ricattato e ha detto che dovevo scegliere, o lei o i miei genitori" le lacrime iniziano a rigargli il viso e io mi sento così stupida e inutile.

"Io la amavo troppo, non potevo lasciare che la uccidesse" le lacrime si sono impadronite del suo viso e scorrono prepotenti.

"E adesso? Lei..lei dov'è?" chiedo timidamente con gli occhi che mi brillano, forse perché voglio sapere altro o perché questo ragazzo sta male e fa stare male anche me.

Belonging || Zayn MalikWhere stories live. Discover now