10º cap.)

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ZAYN'POV:

La giornata passa incredibilmente in fretta, e più volte le nostre dita sono destinate ad intrecciarsi.

Ora cosa siamo? Non so dirlo cosa siamo, perché tutti direbbero superficialmente "fidanzati", ed ecco, stiamo assieme, ma non come fidanzati, ma nemmeno come amici, siamo noi, e questo è bellissimo.

Di fatto anche questa notte abbiamo dormito assieme, abbracciati, ma è stata lei ad avvinghiare le sue braccia attorno ai miei fianchi, nel suo letto. Ed io credo di non essere mai stato più felice, immerso nel suo profumo.

Questa notte l'ho guardata, nell'ombra, nel buio, il mio buio, ed ero certo di una cosa. Il mio sguardo sulla sua pelle lei lo percepiva, lo percepiva come la prima notte a casa mia, lo percepiva e sorrideva, e quel sorriso ad occhi chiusi, un sorriso sereno, mi dava la certezza che avevo trovato una creatura perfetta, la mia, e non avrei permesso a nessuno di portarla via da me.

Lei è mia, anche se ancora non lo sa.

BROOK'S POV:

Apro gli occhi abbagliata dalla luce dei raggi, è tardi anche questa mattina e ancora una volta ho mandato in frantumi la maschera della ragazza prudente e ho fatto dormire Zayn da me, oramai però comincio a credere che è più imprudente stare senza di lui, che con lui.

Con mia grande sorpresa noto che dorme ancora, e resto io a studiarlo per un po', e non sono in grado di fare altra annotazione al di fuori del fatto che è una meraviglia, questo ragazzo è una meraviglia.

Ma qualcosa dentro di me, più nello stomaco che nel cuore, mi dice che non è lui quello giusto, lui è troppo cupo, lunatico, esageratamente lunatico, deve convivere con i suoi demoni e se io seglievo di stare con lui avrei dovuto conviverci anche io, ed è una responsabilità enorme.

È come se la mia coscienza mi suggerisse di lasciare perdere, e sono molto confusa, mai stata più confusa in vita mia.

Poi per lui è un gioco, scaccio quei futili ragionamenti, a lui non piaccio di certo, semplicemente mi trova una bella persona di cui fidarsi. Credo sia così...

Comunque ne approfitto e scendo a preparare la colazione.

Qualcosa mi dice che questa giornata sarà particolare.

*4 ore dopo*

BROOK'S POV:

È mezz'ora che passeggio senza meta, l'aria quella mattina è fresca e profumata e si sta benissimo.

Zayn è tornato a casa sua, per un po', ci rivedremo a breve.

Decido di avviarmi verso il luogo d'incontro, per strada non circola nessuno.

Mi siedo sul marciapiedi sconnesso di fronte al grande magazzino, a quest'ora qui non c'è mai nessuno.

Inizio a giocherellare con il cellulare nuovo, e di tanto in tanto sollevo lo sguardo per controllare se Zayn sia già arrivato.

"Evans! Ma che piacere!"

Questa voce fredda che ben conosco mi fa sussultare.

Sollevo il capo e incrocio lo sguardo di ghiaccio di Louis Tomlinson, assieme ad un suo compagno, più alto di lui, capelli biondo cenere e occhi color nocciola.

Poso velocemente i miei occhi a terra e continuo a far finta di niente.

"Cosa c'è? Non mi senti?" questa volta la sua voce si fa più minacciosa.

Si accovaccia di fronte a me che sono rimasta immobile sul marciapiedi e mi solleva il mento con un dito, come di sua pessima abitudine.

"Che vuoi Louis?" sputo scostando di getto il suo dito dalla mia faccia.

Belonging || Zayn MalikWhere stories live. Discover now