9º cap.)

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L'odore intenso del caffè mi solletica il naso per cui schiudo gli occhi.

La prima cosa che noto aprendoli è la tazzina da colazione fumante appoggiata sul mio comodino.

In quest'istante realizzo che ho dormito tutta la notte abbracciata a Zayn e un macigno mi si pianta sul petto.

Mi volto lentamente sul lato opposto, temendo di trovare Zayn ancora qui, o temendo di non trovarlo?

Mi giro e lui è qui.

Steso su un fianco, sveglio, bellissimo, che mi studia con quegli occhi dannatamente pericolosi.

Sussulto.

All'idea di aver dormito con lui e di essere andata in contro ad un'infinità di rischi mi si aggroviglia pericolosamente lo stomaco.

Sto impazzendo.

È che il suo aspetto sicuro, la consapevolezza di avere a fianco una persona che, con tutti i suoi difetti e i suoi lati negativi e oscuri, è riuscita a sfogarsi con me con il cuore sotto le scarpe, in un certo senso mi rassicura.

"buongiorno" sorride lievemente con un velo di ironia negli occhi così la domanda successiva mi veie spontanea.

"che ore sono?" mormoro stropicciandomi le palpebre con le nocche.

"mezzogiorno meno dieci"

"Oh merda" sgrano gli occhi e mi metto a sedere, lascio le gambe penzoloni e afferro la tazzina.

"grazie.." è sottointeso che mi riferisco al caffè che mi ha preparato, no? "alla fine sei sempre tu a prepararmi la colazione, anche se sei mio ospite" mi lascio sfuggire una risatina.

"Sei bellissima mentre dormi"

Mi pietrifico sul bordo del materasso e mi volto di pochi centimetri verso di lui. Non me lo aspettavo. È abilissimo nel deviare i miei discorsi.

"Oh.." mormoro studiando la tazzina che tengo stretta tra le mani "da quanto tempo mi stavi guardando?" chiedo con le guance in fiamme.

"da un'ora e mezza più o meno" si mette a ridere d'improvviso e si lascia cadere sul letto, facendo scivolare il gomito sul quale si manteneva.

Dio, è perfetto.

Mi volto di scatto e mi mordicchio l'interno della guancia.

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"Allora io vado"

È come un dejavu, solo che questa volta ad andarsene è lui.

Ma il suo saluto sembra più un supplichevole tentativo di rimanere con me.

"Ehm si, allora vai" sorrido di sghembo, sollevando le sopracciglia e aspettando a braccia incrociate sulla soglia della porta che si decida a lasciare casa mia, è totalmente impacciato.

"Si allora io sto andando" ripete indietreggiando.

"Si Zayn ciao" scoppio a ridere, non riesco ad essere diffidente con lui.

"Vado eh" fa per girarsi e andarsene "e tu vieni con me" con uno scatto fulmineo si avvicina a me e mi carica di peso su una spalla.

"No Zayn che fai? Sei impazzito!" sgrano gli occhi cercando di divincolarmi dalla sua presa, per altro troppo vicina al mio sedere.

Passano circa cinque minuti che io utilizzo per dibattermi sulla sua spalla inutilmente, i miei colpi non lo scalfiscono nemmeno e non sembrano disturbarlo minimamente, difatti rimane in silenzio religioso per tutto il tragitto.

Belonging || Zayn Malikحيث تعيش القصص. اكتشف الآن