adesso basta!!!

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Black Hat si svegliò di pessimo umore, ancora peggio del solito.

Si diresse verso il laboratorio di Flug solo per ricordarsi all'entrata che lo scienziato non c'era più <che diamine.....> "Perché mi sento così? Cosa diamine mi ha fatto Artemia? È sicuramente colpa sua" <io non ho fatto proprio nulla Blacky, stai facendo tutto da solo> disse la donna, seduta sul cornicione di una finestra aperta, con vestito che scopriva le sue cosce colore pece ma sode e perfettamente liscie.

<Cosa ci fai qui!?> Ormai ogni volta che veniva a casa sua il demone era sempre più arrabbiato.

Ma la donna non se ne curò, sapeva che non la avrebbe mai attaccata, da una parte perché era più forte dall'altra perché in fondo si volevano bene, dopotutto si conoscevano da quando erano piccoli.

<Caro cuginetto, sono venuta per informarti che Flug ha fallito la sfida, è ancora vivo ma sta morendo e io lo lascerò morire, come è secondo i patti> a quelle parole Black Hat sgranò gli occhi <no! Lascialo vivere! Io non volevo neanche che rischiasse la vita!! Ti prego!!> Si bloccò, aveva davvero detto quelle parole? Aveva davvero pregato qualcuno per salvare la vita ad un mortale?

Artemia ghignò mostrando per la prima volta un sorriso spaventoso che avrebbe fatto tremare anche l'uomo più impavido <io ho solo rispettato i patti, Black Hat, non è colpa mia se l'umano era debole> detto questo sparì.

L'eldrich rimase per qualche secondo ad osservare il punto dove si trovava la donna vino a qualche secondo fa.

Poi strinse i pugni, non avrebbe lasciato morire Flug <Demencia, 505!! Venite subito qui!!> I due obbedirono <sì Black Hat~?> <Preparatevi, andiamo a salvare Flug!> "e al diavolo le conseguenze".
 
Per sua fortuna il demone sapeva dove sua cugina vivesse e così i tre si intrufolano nell'enorme villa, era molto pericoloso dato che era piena di demoni ma Black Hat non riusciva più a sopportare l'idea che Flug fosse nelle mani di quella donna.

<Sicuramente si trova nelle segrete, Artemia non sopporterebbe la vista di un umano morente, lo avrà messo in un punto in cui non può vederlo> disse dirigendosi verso le segrete ed uccidendo chiunque trovasse sulla strada.

Silenzioso e letale faceva fuori tutti gli Eldrich che trovava, al diavolo le regole, al diavolo la punizione che avrebbe dovuto subire per aver ucciso dei simili sotto contratto, al diavolo tutto. Lui voleva solo salvare Flug non gli importava di cosa sarebbe successo a lui se lo scienziato stava bene.

Scese nelle segrete uccidendo altre due guardie, visto che Artemia si nutriva lentamente della loro essenza molti ormai non avevano più molta energia ed era facile sistemarli.

Arrivò davanti ad una cella e vi guardò dentro, appena vide la figura famigliare del sacchetto di carta di Flug subito distusse la porta correndo verso lo scienziato <Flug!>

Sentendosi chiamato il piccolo umano alzò lentamente lo sguardo, ancora assonnato non riuscì a capire chi avesse davanti a sé.

L'eldrich scosse Flug chiamandolo nuovamente e solo allora Flug realizzò chi avesse davanti <J-Jefecito...? C-cosa ci fa qui?> Il demone, sentendo la voce del suo sottoposto lo strinse in un abbraccio sollevato di vedere che stesse bene.

Poi si staccò confuso "cosa diamine mi salta in mente? Io sono un demone" <Capo..?> <Aspetta... Ma... Tu non sei ferito....> Notò allora Black Hat, lo scienziato non capiva <ferito? Perché.. dovrei essere ferito?> <Per la prova no!?> Sbottò il demone senza capire cosa stesse succedendo <ma... La signora Artemia non mi ha fatto fare nulla, solo lavorare come se fossi ancora da voi>.

A quelle parole Black Hat rimase senza parole, da dove venivano allora le foto che aveva visto? Perché sua cugina gli aveva detto che Flug stava morendo se non era vero?

La risposta arrivò quando sentì, alle sue spalle, dei gemiti di dolore, si voltò e vide Artemia sulla soglia che lo fissava arrabbiata mentre 505 e Demencia giacevano a terra svenuti.

<Hai infranto le regole Black Hat, hai ucciso dei miei sottoposti nonostante tu stesso avessi firmato un contratto con me, hai interrotto la sfida dell'umano a cui era stata affidata la tua vita... Ciò che ti aspetta è anche peggio della morte cugino> <c-cugino?> Domandò confuso lo scienziato <io e Artemia siamo cugini, ma lei scelse di cibarsi di altri della sua razza, i primi furono porprio i suoi genitori> <erano gli unici parenti che ero interessata a divorare, a quel tempo non dovevo usare l'essenza le loro carni erano davvero squisite> disse con un espressione spaventosa.

Black Hat non si scompone <sono disposto a subire qualsiasi punizione, ma lascia andare i miei sottoposti, compreso Flug> <non posso e lo sai bene, la vita di Flug è segnata e per colpa tua soffrirà anche di più> <ma se non gli hai fatto niente> <tu credi?>

Artemia schioccò le dite e nella mente di Flug gli incubi tornarono a farsi sentire ma questa volta erano più opprimenti, Flug non riusciva a fermare il suo datore di lavoro e lui lo uccideva un'infinità di volte dopo aver abusato di lui nei modi più svariati.

Lo scienziato si inginocchiò a terra, Black Hat non capiva <che cosa gli hai fatto?!> <Incubi, Blacky, ho dato forma alle sue peggiori paure, adesso la prova può davvero cominciare...> Detto questo prese Flug e sparì "non questa volta" Black Hat inseguì la cugina, deciso a porre fine una volta per tutte a questa storia.

Salvato Da Un Mortale {Paperhat}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora