di nuovo a casa

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Il demone fissò la cugina incredulo, ma poi la rabbia lo invase subito <COSA!? MA.... MI AVEVI DETTO CHE FLUG AVEVA FALLITO LA SFIDA!! E POI PERCHÉ NON È FERITO!? MI AVEVI MOSTRATO DELLE FOTO IN CUI ERA RICOPERTO DI FERITE ORRIBILI!!>

La donna non si scompose, osservò il cugino <perché dovrebbero essere orribili? Tu hai fatto anche di peggio> sentenziò alla fine.

Black Hat si bloccò, non sapeva più che rispondere, era rimasto spiazzato, era vero, lui aveva fatto ben di peggio.... Allora perché gli importava così tanto di Flug?

Poco dopo anche Demencia e 505 arrivarono, non sembravano feriti.

Black Hat si voltò verso la cugina <Artemia, che significa tutto ciò?> <Lo capirai a tempo debito Blacky, sappi però che sia tu che lui siete salvi> a quelle parole Flug si strinse a Black Hat senza neanche pensarci, il demone rimase stupito da quella reazione e lo scienziato se ne accorse solo dopo di quello che aveva fatto.

Si staccò imbarazzato ringraziando il sacchetto sulla testa che gli copriva il viso e impediva quindi di mostrare il rossore del suo viso.

Alla fine Black Hat sbuffò, prese in braccio lo scienziato senza che quest'ultimo fosse d'accordo, poi si rivolse agli altri due <Demencia, 505, torniamo a casa, ORA!>

Senza dire una parola i sottoposti del demone si incamminarono verso casa ma prima di andare Black Hat osservò la cugina che aveva uno sguardo malizioso.

Flug, dopo aver visto lo sguardo della donna, capì quale fosse stato il suo vero intento ed arrossì ancora di più.

L'eldrich alla fine se ne andò tenendo in braccio lo scienziato che appoggiò la testa sul petto del suo capo e si lasciò portare a casa.

Tornati nella magione del demone Black Hat lo fece scendere <vai a dormire Flug, domani riprenderai a lavorare> <s-sì Jefecito> fece per incamminarsi verso la sua stanza ma l'eldrich lo richiamò <Flug> <s-sì capo?> Domandò lui bloccandosi sul posto.

Il demone si avvicinò fin troppo allo scienziato che osservava la bocca dell'eldrich, anche se quest'ultimo non si accorse di dove si era posato il suo sguardo.

<Vedi di riposare bene> disse con sguardo serio ma anche..... Preoccupato...

<C-certamente Jefecito> a quel punto il demone lo lasciò andare e Flug poté tornare finalmente nella sua camera.

Si guardò un attimo in giro... Non era cambiato nulla naturalmente... Del resto perché qualcuno avrebbe dovuto entrare nella sua stanza?

Lo scienziato si buttò sul letto e si addormentò profondamente.

Intanto Black Hat si stava innervosendo, non riusciva a capire perché si sentisse.... Strano... Non comprendeva la provenienza di quella sensazione ma.... Lo faceva sentire.... Bene?

Per sfogare tutta quella frustrazione cominciò a sfogarsi sull'arredamento dato che 5.0.5. e Demencia avevano pensato bene di nascondersi notando la sua rabbia crescente.

I suoi artigli distruggeva senza pietà ogni cosa che trovavano, le tende, i mobili, e nel frattempo emetteva dei ringhiati.

Era un eldrich, un essere votato al male, perché avrebbe dovuto provare una sensazione simile? Lui? Considerato il più spietato tra gli eldrich..... Secondo solo a sua cugina benché appartenenti a due tipi diversi.

Si bloccò ripensando alle parole della patente: "anche i demoni piangono", che cosa intendeva dire?

E poi... Flug... Lo amava? Dopotutto quello che aveva subito... Dopotutto quello che gli aveva fatto.... Come poteva amarlo?

Una nuova sensazione si fece largo nel suo petto... Non era più piacevole.... Era... Era una sensazione orribile che lo faceva sentire male... Perché? Cosa diamine stava provando?

Ancora ricominciò a prendersela con l'arredamento,ora non gli importava più capire da dove venisse quella sensazione, voleva solo che sparisse.

Ma come poteva fare? Non sapeva neanche come era possibile per lui provare un sentimento simile..... Il senso di colpa.... Ma per cosa poi!? Che colpa ne aveva se era un demone senza cuore!? Ma allora... Perché si sentiva in colpa? Per cosa?

Pieno di rabbia decise alla fine di andarsene a dormire, sperando di non pensarci più.

Speranza, ovviamente, vana.

L'eldrich continuava a fissare il soffitto senza riuscire a chiudere occhio, le parole di Flug lo stavano ossessionando.

Si alzò e andò sul tetto della sua magione ad osservare la città, per ora, tranquilla.

Non riusciva a capire cosa fosse quella sensazione ma voleva scoprire da dove venisse, solo così poteva estirparla.

Lui era un demone, non esisteva che si lasciasse indebolire da una cosa simile.

Sicuramente c'entrava qualcosa Flug, dopotutto era dopo la sua dichiarazione che aveva cominciato a sentirsi così... Ma come poteva capire come lo influenzasse?

Seirin: eeeeeeh mio caro Blacky, ancora non lo sai ma lo scoprirai presto fidati

Black Hat: perché tutto ciò?

Seirin: perché si >:3

Salvato Da Un Mortale {Paperhat}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora