23.✒💭

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«Va bene.»

Taehyung si preparò mentalmente al discorso che avrebbe dovuto dire a Jeongguk. Aveva sbagliato, non aveva risposto a tutti quei messaggi, da parte del minore. Ora che erano a pochi metri di distanza, chiusi nell'auto del moro, Taehyung sentiva tutta la tensione provata per tutti quei giorni affievolirsi pian piano.

Aveva bisogno di calore, quello che non aveva provato per quei giorni, se non un minimo, dalle braccia di sua nonna. Ma ne voleva un altro, un altro che provenisse da quelle braccia muscolose.
Poggiò la fronte sulla spalla dall'altro, che subito andò ad accarezzare la sua testa e a circondargli le spalle.

«Quando ho chiuso con te quel giorno... mio padre mi stava aspettando fuori.» Jeongguk lo sentì sospirare pesantemente «Aveva visto che parlavo al telefono con qualcuno, ma ha fatto finta di niente.» la voce del maggiore iniziò a farsi sempre più dura «Ma io volevo che mi accettasse in qualche modo, ed ho insistito. Ho esagerato ed oltrepassato il limite.»

Jeongguk ascoltava silenziosamente le parole di Taehyung, aspettando che il maggiore arrivasse alla causa di quel livido «Allora, quando quella sera, dopo una cena tranquilla, siamo andati a casa sua, gli ho detto che dovevo parlargli. Lo vedevo che non voleva farlo, ma lo ha fatto, e mi ha ascoltato.» le sua guance si riscaldarono leggermente «Gli ho detto che prima di scendere dal treno.. stavo parlando con il mio ragazzo. Gli ho detto che dovrebbe accettarmi, e che dovrebbe smetterla di trattarmi così freddamente, che saremmo dovuti tornare ad essere come prima.» gli occhi di Taehyung si riempirono presto di lacrime.

«Credimi se ti dico che non è cattivo. Nonostante non accettasse la mia sessualità ha mantenuto un certo contatto con me, più freddo e diverso da quello che avevamo, ma l'ha fatto. Chiedergli di accettare che avessi un ragazzo era già troppo per lui, che non accettava nemmeno me. Ed allora non so come mi sia saltato in mente.. gli ho detto che glie lo avrei voluto presentare, e lui..» singhiozzava «..lui semplicemente mi ha dato uno schiaffo. Mi ha fatto male e mi è rimasto il livido, ma mi ha guardato per la prima volta con uno sguardo davvero disgustato. Il suo atteggiamento era strano, come se gli facesse anche schifo schiaffeggiarmi.»

Prese un lungo respiro, poi si staccò leggermente dalla spalla di Jeongguk «Quella notte sono stato da mia nonna, come tutto il resto delle notti. Mi ha abbracciato e detto code dolci, ma non è stato abbastanza. Vedevo i tuoi messaggi, ma non avevo la forza di rospo-»

Taehyung si bloccò improvvisamente sentendo le braccia del minore stringerlo per le spalle.
«Va bene, ho capito. Non c'è bisogno di spiegarmi più nulla.» Jeongguk respirò il profumo dei capelli di Taeghyung, accarezzandoli e cullando il maggiore «Sono stato troppo impulsivo. Credevo volessi solo ignorarmi. Non credevo che tu stessi soffrendo, mi dispiace.»

Taehyung scosse la testa negativamente «Non potevi saperlo.» le sue lacrime si erano calmate, così come il suo battito, che al contrario era accelerato a causa del minore «Mi dispiace averti usato come fidanzato.» disse ridendo, cercando di sdrammatizzare quella situazione pesante.

«Nessun fastidio, anzi..» Jeongguk si staccò quanto basta, per poter osservare il volto del maggiore. Gli occhi ancora arrossati, alcune lacrime ancora intrappolate tra le sue ciglia, le guance bagnate e le labbra rosse, lucide, martoriate dai denti e bagnate dalle lacrime.

«Mi dispiace.. credo di aver bagnato la tua maglietta..» disse quasi in un sussurro Taehyung, notando lo sguardo del minore prima sui suoi occhi, poi sulle sue labbra. Fu inevitabile anche per lui, guardare le labbra rosate di Jeongguk.
I loro cuori battevano entrambi all'impazzata, fino a quando non fu il minore a decidere di azzerare le distanze.

Posò le sue labbra su quelle aperte di Taehyung, inglobando il suo labbro inferiore, assaporandolo e tastandone la morbidezza.
Porto una mano sulle sue guance per cacciare via le ultime lacrime presenti, e cercando di approfondire il bacio, ma una suoneria, proveniente dal telefono del maggiore, fece allontanare di scatto Taehyung, che con le guance tutte rosse iniziò a cercare il suo telefono, evitando volutamente lo sguardo di Jeongguk.

«M-mamma?»

Jeongguk riuscì a sentire la voce di suo madre chiedergli dove fosse e di tornare a casa.

«Si.. si. Arrivo.» chiuse la telefonata, per poi guardare il minore esitante.
Quest'ultimo gli sorrise, per poi poggiare una mano sulla sua guancia fredda «Ti porto a casa.» e cosi fece.

My Unknown Soulmate|ᴋᴏᴏᴋᴛᴀᴇDove le storie prendono vita. Scoprilo ora