42.✒💭

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Jeongguk sbiancò vedendo la figura di Taehyung, nuda, coperta solo da quella camicia a righe. Era su un letto, e non capiva bene dove potesse essere.

«Uhm, quanti sono gli hotel a Seoul?» chiese al tassista, che lo guardò dallo specchio retrovisore stranito.

«Al momento dovrebbero essere più di una cinquantina.» sgranò gli occhi. Non poteva controllare tutti quegli hotel.

Riguardò la foto, vedendo però quel letto, particolarmente familiare.
Poteva essere possibile che suo fratello, avesse portato il suo ragazzo a casa sua? Quante possibilità c'erano che spendesse soldi per hotel, solo per fare chissà cosa con Taehyung? E quanto avrebbe potuto farlo soffrire di più, se non in un posto a cui Jeongguk era legato?

Casa sua. Aveva le chiavi, e sapeva dove fosse.

Gridò al tassista il suo indirizzo, e sperò con tutto il cuore che il suo ragionamento fosse giusto.
Erano anni ormai che suo fratello si comportava così con lui. Da quando aveva avuto il suo primo ragazzo. Glie li portava via con la sua aria carismatica e divertente, e lo faceva rimanere da solo.

Il motivo? Jeongguk non ne aveva idea. Non erano veri fratelli. Avevano lo stesso padre, ma madre diversa.
Forse perché il loro padre aveva sempre avuto un occhio di riguardo per Jeongguk: sarà perché era il più piccolo tra i due, sarà che era il figlio avuto con la donna che amava... Jeongguk voleva bene a suo padre, e quest'ultimo aveva sempre approvato ogni sua decisone.
La scelta di non frequentare l'università, la scelta della fotografia, il trasferimento a Seoul.. anche se quest'ultimo era stata una conseguenza dovuta a suo fratello.

Invece, suo fratello era sempre stato soggetto alle direttive del padre. Costretto a studiare per una buona università, per poi entrare nell'azienda del padre.

Jeongguk credeva, anzi ne era sicuro, che fosse per questo motivo. Jeongguk era felice, e Jeonghe no. L'intento di suo fratello, era toglierli la felicità. L'amore.

Non si accorse di essere sotto casa sua. Lanciò due banconote al tassista, e prese la sua piccola valigia in mano, entrando velocemente nel suo condominio, e trovando la porta del suo appartamento aperta.

Si fiondò nella sua camera da letto, e come aveva immaginato, Taehyung era lì. La camicia che aveva nella foto poggiata sulle spalle, era accartocciata in un angolo nel suo letto. Il ragazzo era addormentato, e Jeonghe, era sopra di lui, reggendosi con le braccia ai lati dei fianchi di Taehyung, mentre con la testa scendeva suo suo busto.
I pantaloni neri di Taehyung erano sbottonati, e mostravano i boxer altrettanto neri, ma non erano abbassati.

La prima cosa che fece Jeongguk, fu spingere suo fratello, lontano dal corpo di Taehyung.

«Ooh~ fratellino. Vedo che sei piuttosto intelligente.» disse divertito il più grande tra i due.

«Mi hai stancato sta' volta.» disse Jeongguk, avvicinandosi al fratello, prendendolo dal collo della sua maglietta «Sono stato per anni a sopportare te e le tue stronzate per rendermi la vita un inferno.» lo strattonò, mentre continuava a vedere quel sorrisino sul volto di suo fratello.

«Ma lui non dovevi proprio toccarlo.» voleva prenderlo a pugni, ma si trattenne. Era suo fratello, e per quanto stronzo potesse essere, era più grande di lui.

«Perché al posto di impegnarti così tanto del rovinarmi tutte le relazioni, non ti impegni a costruirtene tu, una relazione?!» ma il non poterlo prendere a pungi, non significava che non poteva ferirlo con le parole «Oppure sei troppo debole da non riuscire nemmeno a trovarti qualcuno? Non sei stato capace a contrastare papà, per quanto riguarda la tua vita, vuoi fargli scegliere anche la persona con sui starai a accanto?!» forse il suo modo di parlare, non era solo per ferirlo ma anche per farlo reagire.

Gli arrivò un pungo dritto sull'occhio. Gli fece molto male, ma non fiatò.
«Bravo, dimostra quanto sei forte con i pugni. Tanto sei forte solo con quelli.» un altro pungo, sul labbro.

«Jeongguk!!» Jeongguk sentì la voce di Taehyung, quasi nelle orecchie.

Si era ritrovato improvvisamente a guardare il buio, tra le braccia di Taehyung.

Da lì, successo solo caos. Sentì le grida di Taehyung, e quelle di suo fratello.
Non sapeva bene cosa stesse dicendo quest'ultimo, ma poi sentì il silenzio. E rimase solo con Taehyung.

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Qualcuno mi aiuti a togliermi dalla testa la voce di Yoongi in outro: tear

My Unknown Soulmate|ᴋᴏᴏᴋᴛᴀᴇWhere stories live. Discover now