Capitolo 5.

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Carmen e Tara mi raggiungono, curiose di scoprire l'argomento della conversazione. La festa si è spostata in cucina e ci ritroviamo tutti intorno alla penisola in marmo. Dentro di me percepisco un senso di forte inquietudine, ma cerco di camuffarlo cucendomi un sorriso sul volto.

Tara si avvicina discretamente al mio orecchio: "Che succede Diana? Hai litigato con Yago?"

Scuoto la testa, poggiando amichevolmente una mano sulla sua spalla. Mantengo l'espressione che mi sono stampata in viso per non dover giustificare le mie paranoie.

Anche Carmen si posiziona a fianco a me, con il suo classico luccichio agli occhi che conosco da molto tempo.

"Chi è quel ragazzo? È davvero uno schianto!" Mi sussurra per non farsi notare da Jared, ma lui sembra quasi leggerle il labiale, perché lo vedo ghignare compiaciuto.

"E' un amico di Chris. Non ti sembra un po'... strano?" Mi rivolgo a lei senza preoccuparmi d'esser discreta.

"A me sembra solo figo." Ridacchia, seguita da Tara che con scherno le colpisce un braccio.

Cerco di convincermi che il mio sia solo un pregiudizio infondato.

Il biondo viene riempito di domande e diventa l'attrazione principale della festa. Nonostante Salonicco sia una città estremamente grande, le compagnie tra vari quartieri sono formate da amicizie scolastiche o da vicini di casa coi quali si è costruito più di un rapporto di convenienza. L'arrivo di un volto nuovo suscita inevitabilmente interesse.

Sono sempre stata propensa a conoscere persone nuove, ma questo Jared mi suscita sensazioni contrastanti.

La playlist che ci aveva accolti ad inizio serata volge al termine e subito un'altra prende il suo posto: riconosco il sintetizzatore della base e subito capisco che si tratta di una canzone lo-fi. Mi piace il genere, lo trovo accattivante.

Poggio il bicchiere ormai vuoto vicino al lavabo della cucina.

Yago e gli altri si spostano nuovamente in salotto per giocare alla Playstation, ma Jared non sembra interessato. È rimasto fermo contro la penisola per tutto il tempo e pare spostare lo sguardo da me a Carmen più volte.

Le mie amiche si accomodano sugli sgabelli e continuano a chiacchierare con il nuovo arrivato. Io mi limito ad ascoltare la conversazione, senza mai esserne partecipe, fin quando non è lui a rivolgersi a me.

"Sei sempre così silenziosa?" Proferisce inclinando il capo in segno di interesse.

"Non do molta confidenza agli sconosciuti." Rispondo prontamente, quasi fossi stata attaccata.

"Oh andiamo, siamo praticamente coetanei." Fa spallucce, mantenendo sempre quel suo sorrisetto ambiguo.

Non so cosa rispondere, così mordo un lembo di pelle dal labbro inferiore. Mi allontano di pochi metri dai tre, disinteressata all'idea di conversare con Jared e con un velo di malumore imminente.
Dovrei cominciare a vivere di razionalità e non interamente di sensazioni.

Carmen e Tara sembrano colpite dal biondo, gli altri non stanno minimamente badando a noi perché troppo impegnati a fissare lo schermo del televisore. Sgattaiolo in giardino per fare due passi. Il clima gelido della sera aderisce al mio corpo come un secondo abito, ma non m'importa, perché mi fa sentire meglio. Sospiro, le braccia incrociate al petto e lo sguardo perso nel vuoto. Non passa molto tempo prima che qualcuno mi raggiunga, rimanendo però alle mie spalle.

"Non era mia intenzione importunarti."

"Sono io quella che dovrebbe scusarsi."

"Hai discusso col tuo ragazzo? È questo che ti causa cattivo umore?"

„ After the deal "Where stories live. Discover now