24. Alexandria

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Fra meno di sette ore Ryan partirà e per mesi, forse anni non lo rivedrò più. La cosa mi fa sentire malissimo perché nonostante ci abbia provato a non lasciarlo entrare nel mio cuore, non ci sono riuscita.

Mi piace Ryan e credo anche che se fosse rimasto, me ne sarei innamorata perdutamente.

Se già non lo sono.

Quello che lui mi fa sentire quando siamo assieme è forte, strano e devastante per me che fino a due settimane fa credevo di amare Connor.

Guardo la sveglia sul comodino e la scritta rossa segna le tre del mattino. Mi giro e rigiro sul letto ma non riesco a chiudere occhio. Ho lo stomaco aggrovigliato e il cuore sottosopra.

Tic. Tac. Tic. Tac.

Dei leggeri colpetti alla mia finestra mi fanno sobbalzare. Mi levo le coperte di dosso e mi alzo in piedi. Scosto la tenda e guardo giù dove Ryan, incappucciato per il freddo, sta lanciando dei sassolini verso di me.

Apro la finestra e mi sporgo oltre il balcone. <<Cosa ci fai qui?>>, chiedo sottovoce con un sorrisetto. Ho il cuore che sta per esplodere.

<<Avevo bisogno di vederti>>, bisbiglia.

<<Vengo ad aprirti. Aspettami sul retro>>. Chiudo la finestra, apro la porta della mia stanza e attenta a non fare alcun rumore mi precipito giù dalle scale, praticamente volando fino a raggiungere la porta sul retro della cucina.

La apro con il cuore che trema per le troppe emozioni e i miei occhi si scontrano con quelli neri di Ryan attraversati da una tempesta che mi attira inevitabilmente contro di lui.

Senza dire una parola, lo afferro per la mano e lo trascino nella mia stanza che è lontana da quella dei miei genitori e di mio fratello.

Una volta chiusa la porta a chiave, mi giro verso di lui e trattengo il respiro. Non so bene chi dei due si muova per primo, ma le nostre bocche si ritrovano l'una sull'altra in un bacio appassionato.

Le mie dita finiscono fra i suoi capelli mentre le sue mani scivolano dalla mia vita passando per i fianchi e finendo sul retro delle mie cosce. Mi solleva da terra, facendomi allacciare le gambe attorno al suo corpo marmoreo.

Mentre le sue labbra mi tormentano e la sua lingua si muove contro la mia in carezze dolci e seducenti, indietreggia verso il letto e si siede con me aggrappata su di lui.

<<Alex>>, sospira quando la sua bocca scende a tracciare una scia di fuoco lungo il mio collo.

Le mie mani dotate di volontà propria scivolano sul suo petto e abbasso la cerniera della felpa nera, facendogliela scivolare sulle spalle. Poi è il turno della sua maglietta. Gliela sollevo fino al collo e lui indietreggiando fa il resto, levandosela e lanciandola sul pavimento.

Poi si ferma e mi guarda. <<Non sono venuto qui per questo>>, dice appoggiando la fronte contro la mia, respirando affannosamente.

<<No?>>, domando con un sorrisetto.

Scuote forte la testa. <<No. Volevo dirti una cosa e devo farlo adesso, prima di perderne il coraggio>>.

<<Ok>>, mormoro.

Mi prende la mano sinistra nella sua e se la appoggia sopra al cuore che sta battendo all'impazzata. <<Non so quando sia successo Ale, non me lo spiego nemmeno, ma mi sei arrivata qui>>.

Chiudo gli occhi e lascio uscire il fiato trattenuto. <<Ryan...>>, inizio a dire ma non mi lascia finire la frase, zittendomi con le sue labbra fameliche.

Mi lascio andare al bacio e per dimostrargli quello che provo per lui, mi sollevo la maglietta del pigiama sopra la testa e la lascio cadere a terra.

Ryan sgrana gli occhi e si blocca. <<Non dobbiamo>>, dice abbassando lo sguardo sul mio petto. I suoi occhi sono più scuri per il desiderio e il modo in cui mi guarda mi fa sentire bellissima. 

Appoggio l'indice sulle sue labbra, zittendolo. <<Lo voglio>>, dico con convinzione.

Voglio lasciargli qualcosa di me quando sarà lontano, solo e abbandonato.

Voglio che capisca quello che a parole non sono pronta a confessare.

Voglio sentirlo parte di me, almeno per una volta.

Voglio sentire sulla mia pelle quello che si prova a stare con la persona che ami davvero. E che in un modo strano ricambia.

Perché sono sicura di questo.

Voglio Ryan tanto quanto lui vuole me. I suoi occhi sono un libro aperto. Un libro che sono certa abbiano letto in pochi.

<<Sicura?>>, chiede. Sta tremando.

Annuisco. <<Mai stata più sicura. Solo fa piano>>, sussurro.

Aggrotta le sopracciglia. Non si aspettava questo da me. <<Tu, mai?>>, domanda sbalordito.

<<Mai>>.

Borbotta una cosa come "coglione" prima di avventarsi di nuovo sulle mie labbra e approfondire il bacio pieno di passione e promesse. Inverte la posizione e mi fa sdraiare sulla schiena, infilandosi in mezzo alle mie gambe.

<<Sei bellissima>>, mormora contro le mie labbra.

Quando anche l'ultimo pezzo di stoffa è finito sul pavimento, Ryan mi guarda negli occhi e mi toglie un ciuffo di capelli dalla fronte. 

La mia pelle nuda sulla sua è una sensazione troppo intensa ma a cui non riesco proprio a farne a meno. Sento il fuoco scorrermi nel sangue e le scintille in ogni minuscola cellula.

I suoi pollici strofinano dolcemente le mie guance. i suoi occhi neri si fissano nei miei e resta fermo immobile. <<Sei davvero sicura? Posso fermarmi in qualsiasi momento, Ale>>, insiste.

Gli accarezzo la schiena con entrambe le mani. <<Mi fido di te, Ryan>>. E per fargli capire che sono seria, gli circondo i fianchi con le gambe e lo tiro di più contro di me. Mi manca il fiato l'istante e bramo il suo tocco su di me da star male.

Afferra il portafoglio dal pavimento ed estrae l'involucro di alluminio. indossa il preservativo e torna sopra di me. Chiude gli occhi per un istante soltanto e poi scivola con delicatezza dentro di me senza mai smettere di baciarmi con dolcezza le labbra.

I suoi occhi neri si illuminano di gioia, affetto e serenità mentre mi guarda, sotto di lui. <<Stai bene?>>, chiede.

Sorrido. <<Non sono di vetro. Non mi rompo>>.

Mi bacia la vena pulsante del collo. <<Benissimo>>. Inizia a muoversi piano e con leggere spinte. Il bruciore iniziale svanisce in fretta e una sensazione di calore sale sul mio corpo. E' tutto così intenso, così bello. Sono contenta che la mia prima volta sia con lui.

Ryan è attento, premuroso e appassionato. 

Le sue spinte si fanno sempre più veloci e sento l'orgasmo salire dentro di me. Ansimo in cerca d'aria e mi lascio andare completamente. Raggiungiamo l'apice del piacere nello stesso istante e Ryan crolla sopra di me, completamente senza fiato. Rimaniamo fermi immobili e in silenzio a lungo prima che rotoli sulla schiena e mi porti con sé.

Le sue lunghe dita tracciano dei cerchi sulla mia schiena, ipnotizzandomi e facendomi rilassare. Chiudo gli occhi e scivolo nel sonno.

Ad un certo punto credo di sentire Ryan dire: <<Ti amo, Alex>>, ma sono troppo stanca e troppo pigra per svegliarmi.

Sprofondo con la testa nel petto di Ryan e lì rimango fino al mattino seguente o almeno è quello che credo ma quando riapro gli occhi, lui è sparito e nel mio cuscino al suo posto rimane il suo profumo e solo un misero post-it giallo.

Scusami. R.

LEGGIMI IL CUOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora