80. Alexandria

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Il padre di Ryan è uscito dall'ospedale da ormai due settimane e come mi aspettavo si sta riprendendo molto bene. Per ora vive a casa di Ryan e dorme nella sua stanza. Chloe si sta prendendo cura di lui ogni ora del giorno e forse mi sbaglio ma fra loro è riscoccata la scintilla.

Ryan non ha ancora detto niente al riguardo. Penso si stia di nuovo abituando ad avere suo padre nella sua vita. So che per lui non è facile dimenticare quello che gli ha fatto passare, ma stanno trascorrendo molto tempo insieme.

È come se stessero imparando a conoscersi.

Passano ore a parlare, a confrontarsi e a volte restano semplicemente in silenzio, a godere della reciproca compagnia, guardando partite di football. Non so se il loro rapporto continuerà così in futuro ma Alan ci sta davvero provando a cambiare.

Per il bene di tutte e due i suoi figli. Perché è questo che sono anche se hanno sangue diverso, sono pur sempre suoi figli.

Ryan entra nella mia stanza con un sorrisetto storto stampato in faccia. <<Ciao>>, dice nascondendo qualcosa dietro alla schiena.

In queste due settimane mi ha riservato un sacco di attenzioni e mai come in questo momento mi sono mai sentita così amata e completa: sono fidanzata con un uomo meraviglioso che a breve sposerò e aspetto un bambino o una bambina.

Sono davvero felice. Forse tutto questo l'avevo previsto sarebbe successo fra qualche anno, dopo la laurea ma non mi importa. A volte la vita ha in serbo per te qualcosa di inaspettato e non pianificato. L'ho accettato ormai e sono pronta a questa sfida.

<<Ciao a te>>, rispondo mettendomi seduta sul letto. Ultimamente mi sento sempre stanca ma la mia dottoressa dice che è normale.

<<Ho una cosa per te>>, e si avvicina al letto, dove si siede accanto a me.

<<Sì?>>, chiedo spalancando gli occhi.

Ogni volta che esce mi porta qualcosa: un fiore, un cioccolatino o qualsiasi cosa gli ricordi me. Sono curiosa che cosa ha in serbo per me oggi.

<<Sì>>, dice sorridendo. Mi mette fra le mani un pacchetto regalo quadrato e lo apro esitante. Non so che cosa aspettarmi.

Appena levo la carta mi ritrovo a guardare un paio di scarpine minuscole da neonato color crema. I miei occhi si riempiono all'istante di lacrime. Colpa di questi maledetti ormoni! Piango ogni due ore più o meno.

<<Ti piacciono?>>, chiede Ryan esitante notando la mia espressione.

Annuisco. <<Sono bellissime>>, rispondo ricacciando giù in gola il nodo che si era formato.

<<Non vedo l'ora di conoscere la nostra Nocciolina>>, dice, distendendosi accanto a me.

Mi appoggio contro il suo petto e volto la testa per guardarlo negli occhi pieni di emozione. Anche lui come me è sopraffatto da tutte le emozioni che stiamo vivendo.

<<Anche io>>.

Restiamo a fissarci per un po', senza dire niente. Solo occhi contro occhi. È una sensazione così bella.

Il momento però viene interrotto dal suono del campanello. Faccio per alzarmi, ma Ryan mi blocca. <<Ci penso io>>, dice prima di sparire oltre la porta.

Aspetto di sentire a chi appartengono le voci e quando riconosco quella di mia madre, scendo dal letto e li raggiungo in salotto. Dopo la fuga improvvisa mia e di Ryan, avevano deciso di rimanere in California per una breve vacanza e non sapevo quando sarebbero tornati.

Appena mia madre mi vede, corre ad abbracciarmi. <<Come stai, tesoro?>>

Ricambio la stretta. <<Bene, mamma. Come mai siete già tornati?>>

Si stacca dall'abbraccio e solleva una spalla. <<James ricomincia a lavorare lunedì>>.

<<Giusto>>, annuisco. Ne avevamo parlato in videochiamata giusto ieri.

<<Le tue nausee come vanno?>>, chiede seguendomi sul divano dove mi siedo.

Ryan nel frattempo mi raggiunge e mi tira contro il suo petto. <<Un po' meglio>>, rispondo, <<ma domani ho un'altra visita di controllo e spero mi diano qualcosa>>.

Mi appoggia una mano nel ginocchio. <<Vedrai, passeranno presto>>.

<<Lo spero>>, dico convinta. Non ne potevo più di trascorrere parte del mio tempo con la testa dentro la tazza del water.

Lo sguardo di mia mamma scende sulla mia mano sinistra e spalanca gli occhi, portandosi le mani alla bocca. James si avvicina a lei e le appoggia una mano sulla spalla. <<Ti senti bene?>>, le chiede preoccupato.

In risposta lei indica la mia mano. <<Oh mio Dio!>>, esplode alla fine.

James segue la direzione del suo sguardo e ride. <<Alla fine gliel'hai fatta la proposta>>, dice scuotendo la testa divertito.

Ryan ridacchia. <<Puoi scommetterci>>.

Guardo alternativamente uno e poi l'altro. <<Che succede?>>, chiedo sospettosa.

<<James sapeva che te l'avrei chiesto. Diciamo che era mio complice per la festa, ma dato che alla fine non abbiamo festeggiato il tuo compleanno il piano è saltato>>, spiega Ryan.

Mia mamma si sblocca dallo shock. <<Sono così felice per voi ragazzi! Avete già pensato a quando vi sposerete?>>

Guardo Ryan. <<Abbiamo deciso di aspettare che nasca il bambino e poi ci sposeremo>>.

Ne avevamo discusso a lungo ed eravamo arrivati alla conclusione che con l'arrivo del bambino e l'inizio delle lezioni al College era giusto aspettare ancora un po'. Non volevamo fare nulla di fretta. Avevamo una vita intera davanti a noi.

<<Mi sembra la scelta migliore, così non avrai un pancione enorme nelle foto>>, scherza mia madre.

<<Avete programmi per la serata?>>, chiede James. Ryan scuote la testa. <<Bene, così preparerò io la cena. Per festeggiare la bella notizia>>.

Mentre Ryan e James corrono al supermercato, resto a chiacchierare sul divano con mia madre. Ovviamente vuole sapere della proposta e di Alan. Restiamo lì un'ora e quando è il momento della cena, usciamo in giardino e apparecchiamo la tavola.

Poco prima di sederci a cenare, arriva anche la famiglia Cooper al completo, Liam compreso. A mia insaputa sono stati invitati anche loro a cena ed ognuno di loro porta con sé un regalo che mettono di fronte a me.

<<Visto che non siamo riusciti a festeggiare il tuo compleanno abbiamo pensato di farlo ora>>, spiega Livie, stritolandomi in un abbraccio.

Gli occhi mi si riempiono di lacrime. Tutte queste persone che ora mi stanno fissando, sono parte della mia famiglia e mi amano. Posso chiedere di più?

Ryan mi asciuga la lacrima che sfugge dal mio occhio e mi stringe contro di lui. <<Forse non siamo perfetti Ale, ma siamo felici e guarda quante persone ci amano. Qualsiasi cosa accadrà in futuro abbiamo tutti loro su cui contare. Andrà tutto bene, lo sento>>, dice rivolgendomi un sorriso caloroso.

<<Andrà tutto bene>>, ripeto, ricambiando il suo sorriso.

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Buongiorno lettori! 

Vi informo che questo è l'ultimo capitolo del libro che FINALMENTE è giunto alla sua fine! Ovviamente vi spetta l'epilogo della storia che spero di pubblicare a breve.

Spero vi sia piaciuta e che finirete di leggerla. So che vi ho fatto aspettare molto, ma concluderlo non è stato così semplice come sembra.

Vi aspetto anche nelle mie altre storie!

A presto!

LEGGIMI IL CUOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora