Sguardo 👀 orgoglioso

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Axel é quel tipo di ragazzo che parla principalmente con gli occhi.

Tante volte hai sentito mormorare che "gli occhi sono lo specchio dell'anima" e devi ammettere che non ci avevi mai dato troppo peso, ma da quando lo conosci hai cambiato idea: gli occhi dell'attaccante numero dieci della Raimon parlano decisamente per il loro proprietario.

Axel é il tipo di ragazzo che riesce a farsi capire senza aprire bocca e che cerca di capirti senza parlarti.

Non ti chiede come stai a parole, semplicemente ti guarda con un occhio mezzo chiuso, tu gli sorridi e poi lui ti fa l'occhiolino. E già lì rischi l'infarto - seriamente, dovrebbe sentirsi in colpa per l'effetto che ti fa e per tutte le volte che stavi per rimetterci le penne. Quando nota che c'è qualcosa che non va, e non importa quanto tu ti sia allenata allo specchio, quel cavolo di sorriso non lo imbroglia mai, si limita a squadrarti sospettoso. No, non te lo chiede a voce, cerca di capirlo da solo, e per di più ci riesce, la maggior parte delle volte. Forse sei tu che non sei abbastanza brava a nasconderlo, o magari è lui che nota ogni minimo particolare; i tuoi movimenti impacciati che stonano con la maschera di perfezione che cerchi di costruire, il nervosismo che ti porta ad affondare le mani tra la tua chioma, sciogliendo il codino e rifacendolo o portando una ciocca dietro l'orecchio. In ogni caso, lui è lì, così vicino che lo puoi toccare semplicemente allungando la mano ma così lontano che non troveresti mai - neanche tra un miliardo di anni - il coraggio di farlo davvero.

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Appena avevi messo piede a scuola, subito avevi capito che erano usciti i quadri, visto la folla di studenti che si era formata davanti alle bacheche. Volavano spintoni, pacche sulle spalle e potevi scorgere anche qualche lacrimuccia. Eppure non corresti, come i due ragazzini che erano entrati con te, a vedere il tuo voto, ma decidesti di aspettare la fine delle lezioni, quando la zona sarebbe stata un po' più sgombra. 

Sussultasti al rumore assordante della campanella che segnava la fine delle lezioni e mentre la professoressa di storia salutava distrattamente i suoi alunni i quali ricambiavano diligenti - alcuni -, ti affrettasti a raccogliere le tue cose e ad uscire. Il corridoio era pieno di ragazzi e ragazze che praticamente scappavano via dal grigio edificio scolastico quasi fossero criminali, senza voltarsi indietro. Quando tu e "n/a" - con cui di solito condividevi la strada verso casa all'uscita di scuola - arrivaste alla scalinata per scendere a piano terra e poi andarvene, tirarsti un sospiro di sollievo. Fu allora che ti ricordasti di quel fatidico voto che ti era ancora sconosciuto.

-Io devo vedere i quadri- le dicesti sorridendo una volta arrivate a fine scalinata, indicando le bacheche ora libere, a tua completa disposizione. Lei annuí, dicendoti che se ne andava e salutandoti frettolosamente. Allora, con tutta calma e pregustando quel silenzio, ti avvicinasti, cominciando a scorrere lo sguardo sui fogli appesi cercando quello della tua classe, domandandoti perché non dividessero le prime e le seconde dalle terze. Eri così concentrata che quasi non notasti due ragazzi affiancarti, lo sguardo perso sui fogli delle loro classi. E uno di loro era Axel.

Quando finalmente trovasti il tesoro che stavi tanto cercando, ti scappò un piccolo sorriso, e cominciasti a divorarlo cercando il tuo nome. Per carità, eri certa di un bel voto - una delle gioie di andare bene a scuola, era che avevi sempre quella certezza in tasca -, ma morivi comunque dalla voglia di vedere se i tuoi sforzi erano stati premiati e, soprattutto, quanto. Perché ti eri impegnata davvero, forse persino più degli altri, anche più di chi aveva davvero bisogno di recuperare. " T/c t/n! Era ora!" pensasti non appena vedesti il tuo nome scritto a macchina sul foglio bianco. Trattenendo lievemente il respiro, cominciasti a far scorrere il pollice fin quando non arrivasti al voto, il più alto della classe. Dieci con lode su dieci.

Mentalmente, esultasti, lasciando che gli angoli delle tue labbra si sollevassero alla vista del voto e sentendo una familiare sensazione di calore al petto, un misto tra serenità e contentezza. Oh se eri stata premiata. E per tutti gli angeli frustrati del paradiso, che soddisfazione! Ti accorgesti di una presenza nelle vicinanze solo quando la persona in questione si sporse un po' oltre la tua spalla. Dubbiosa, ti girasti, il sorriso che ti abbandonava le labbra - e che salti di gioia avresti fatto se avessi saputo che Axel ne era rimasto abbastanza deluso -, e ti trovasti faccia a faccia con il bomber di fuoco. In giro, si vociferava fosse una delle punte di diamante della scuola. Aggrottasti le sopracciglia, facendogli capire, senza fiatare, la tua confusione - era così che parlavate voi, con lo sguardo, dalla prima volta che lo avevi intravisto nella classe di una tua amica. In tutta risposta, lui ti guardò piegando lievemente la testa da un alto, le sopracciglia alzate, gli occhi puntati nei tuoi e un lieve sorriso ad adornargli le labbra. E neanche la tua più cara amica sapeva quanto avresti voluto baciarle, quelle labbra, magari fino a staccargliele, fino a smettere di respirare e cominciare a vivere.

Ti guardava come se fosse orgoglioso di te, fiero di quanto in alto potevi arrivare e del fatto che avevi dimostrato a tutti che meritavi e che valevi. Ancora una volta, ti fece l'occhiolino, prima di andarsene con il ragazzo che prima lo tirava insistentemente e che poi gli allacció un braccio intorno alle spalle. Tu, invece, rimanesti lì, un tantino stordita da quanto appena successo. Poi, tornando a sorridere e premendo una mano sul petto come per calmare i battiti del tuo cuore - anche se sapevi perfettamente che non era possibile -, ti avviasti verso l'uscita, al settimo cielo. E non solo per il bel voto.

Decisamente, decifrare gli sguardi - e le espressioni - di Axel Blaze ti piaceva non poco.






NOTE AUTRICE💎

Ed eccoci qui con questo secondo capitolo! La prima cosa che ci tengo a dire è un grande e generale ringraziamento per tutti coloro che hanno letto la storia e hanno apprezzato, sul serio. È davvero gratificante questo.

Poi vorrei puntare l'attenzione sul fatto che quanto descritto - ovvero tutta la storia dei quadri - è stata abbastanza adattata alle esigenze della trama, quindi non odiatemi se non è esattamente veritiero.

In ultimo, vi avviso che i capitoli non hanno - o almeno, non sempre - continuità, per esempio, questo secondo capitolo non si rifà affatto al precedente, come avrete notato. 

Ancora grazie di tutto, 

al prossimo aggiornamento!

The fire of my heart~ _Axel type of boyfriend_حيث تعيش القصص. اكتشف الآن