Fake Love💔

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 //2343 parole//

Vivere una relazione senza litigare é pressoché impossibile. Ogni persona ha gusti ed opinioni differenti e quando questi sono contrari è normale finire a discutere. Vi era successo tante volte prima. Eppure, mentre ti lasciavi scivolare con la schiena contro il muro della tua stanza, la testa nascosta tra le gambe un po' per soffocare i singhiozzi un po' per nascondere le lacrime, ti chiedevi come foste arrivati a quel punto. La giornata era iniziata spaventosamente bene; ti eri svegliata spontaneamente dieci minuti prima della sveglia e l'avevi spenta, avevi mangiato per colazione un pezzo di torta ricotta e pera avanzata dalla sera precedente e non ti eri dovuta preparare in fretta e furia come tuo solito. Il cielo era azzurrissimo e timidi raggi di un sole che stava ancora sorgendo illuminavano tutto di un bel colore caldo, sei arrivata a scuola di buon umore, conscia che quella non doveve essere una giornata particolarmente pesante. Le ore sono infatti trascorse tranquillamente, praticamente volate, con le solite chiacchierate e risate con il tuo gruppo di amiche e nessuna sorpresa. Quando è suonata l'ultima ora, ed è quindi arrivato il momento di tornare a casa, eri ancora fresca come una rosa. Cosa che non si poteva dire del tuo ragazzo. Andando in due classi diverse, tu ed Axel v'incontravate solo all'uscita - apparte le poche volte che ti veniva a bussare - e lui era solito accompagnarti a casa. Ma questa mattina era strano. Ti aveva aspettato, ma quando ti eri avvicinata, sorridendo a mó di saluto, non aveva fiatato, limitandosi a camminare. Il silenzio era durato per un bel tratto, all'inizio avevi pensato che con la tua vicinanza si sarebbe sciolto, come sempre, ed hai provato a prendergli la mano, ma lui si è ritratto subito, come scottato. Ciò ti ha messo in allarme. -Axel, cosa c'é che non va?- hai chiesto, cercando di non far trapelare tutta la tua preoccupazione. Inizialmente non ti ha risposto, ed hai dovuto insistere, cosa che evidentemente lo ha spazientito ancora di più. -Falla finita- ha detto, duro, -Non ti riguarda-. -Certo che mi riguarda!- gli hai risposto, cominciando ad arrabbiarti a tua volta, -Sono la tua ragazza!- Axel ti ha guardato come non aveva mai fatto: duramente. -Vuoi che abbia sempre la faccia sorridente, non è così?- era calmo, ma freddo, non ti ha lasciato contraddirlo. -A te importa solo che faccia finta di essere felice, che mi mostri cosí davanti agli altri- stringeva i pugni, e per un momento ti sei chiesta da dove venisse tutta questa rabbia repressa. -E chi se ne frega di come sto!?- ha urlato, guardandoti furioso. Prima che potessi dire niente, ha aggiunto, - Noi abbiamo chiuso.- e ti ha lasciato lì, troppo confusa per reagire subito. Sei tornata a casa piangendo, avendo realizzato che il ragazzo di cui eri innamorata ti aveva appena lasciato per non sapevi neanche cosa. Ma più che altro, hai pianto di frustrazione, hai scaricato uno stress che non sapevi di aver accumulato e che era sicuramente dovuto solo a quella stupida litigata che tanto litigata nemmeno era. Non hai avuto la forza di muovere un muscolo per metà pomeriggio, e solo verso le 17 ti sei decisa ad accendere il telefono, speravo di vedere almeno un messaggio dal tuo ragazzo, e ti sei sentita patetica quando ti sei detta che sarebbe bastato un semplice: "scusa", ma niente. C'erano decine di messaggi, dalle tue amiche ed anche dal gruppo che avevi con gli amici del biondo e le loro ragazze. Vi avevano chiamato in causa tante volte, persi in una delle loro stravaganti chiacchierate, e nessuno di voi due aveva risposto neanche una volta. Per un po', ti sei rigirata il telefonino tra le mani, la chat con il tuo ragazzo già aperta e ti ci é voluta una grande forza di volontà per non rileggere i messaggi vecchi, consapevole che avrebbe fatto ancora più male. Hai smesso solo quando "Happier" é risuonata in tutta la stanza, segno che qualcuno di stava chiamando. Inutile dire che speravi fosse Axel, e non lo era. Hai preso in considerazione l'idea di non rispondere, avresti lasciato squillare e chiunque fosse ti avrebbe lasciato un messaggio o richiamato se proprio fosse stato urgente. Ma poi l'occhio ti è caduto sul nome: Best Friend, e ti sei improvvisamente resa conto di quanto avevi bisogno di qualcuno, di lei, della tua migliore amica. Hai dovuto fare un grande sforzo per non scoppiare a piangere appena avvicinasti il cellulare all'orecchio, e la sua voce ti ha chiamato, rimproverandoti per non aver risposto a nessun messaggio. Ma non hai comunque retto a lungo. -Vieni, per favore- hai sussurrato, mentre un singhiozzo ti attraversava le corde vocali, -Ehi- ti ha risposto, dolcemente, -Cos'è successo?- appena apristi bocca, un altro singhiozzo ti interruppe, seguito da altri, e ti accorgerti ti aver ripreso a piangere. A quel punto, ha capito. -Sto venendo, non preoccuparti-.

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⏰ Last updated: Aug 12, 2020 ⏰

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The fire of my heart~ _Axel type of boyfriend_Where stories live. Discover now