Bambini😇

31 2 0
                                    

           //1141 parole//

Ti sposti nuovamente una ciocca di capelli dietro l'orecchio, conscia che dopo un' intera giornata il codino si è sicuramente allentato e i tuoi capelli sono un completo disastro. Ferma a bordo campo, guardi sorridendo il tuo ragazzo correre dietro i bambini della squadra di calcio delle elementari, aiutandoli e consigliandoli. Qualche volta ruba anche il pallone, esibendosi in alcune delle sue famose super tecniche, lasciandoli ad ammirarlo con gli occhi che brillano. E, anche se il biondo si rifiuta di ammetterlo, sai benissimo che ne è davvero contento, che gli si riempie il petto d'orgoglio ogni volta che lo applaudono, motivo per cui sei sempre contenta di fermarti lì e lasciarlo giocare con i bambini. A volte trascinano anche te, e sono quelle volte dove passate, dal giocare a calcio, a correre confusi per il campo, ridendo, fingendo di essere chissà quali immaginari cattivi perché loro possano credersi eroi o cavalieri valorosi. É il vostro piccolo rituale, sostare al campo vicino al fiume una volta usciti da scuola, lo fate sempre; quando avete tanti compiti o siete impegnati, sostate poco più di dieci minuti, quando invece siete totalmente liberi, come oggi, vi concedete più tempo. Axel é sempre entusiasta di giocare un po' con loro ed è ormai diventato come un compagno fidato. -Vieni anche tu, t/n!- ti chiama un bambino moro, sbracciando e saltellando contento. Ti volti a cercare lo sguardo del tuo ragazzo, che ha i capelli leggermente scompigliati e il fiatone, però ti sorride calorosamente e i suoi occhi scuri luccicano dalla gioia. Gli rivolgi un ampio sorriso e ridi appena quando volta la testa verso destra, le punte delle orecchie rosse dall'imbarazzo. -Allora!?- -Vieni vieni!-, ti distraggono le voci dei bambini e alla fine non puoi che cedere, abbandonando la tua borsa vicino a quella del biondo e unendoti a loro. Per un po', avete continuato a rincorrere la palla, poi siete finiti ad inventare nuovi giochi e ruoli, inseguendovi a vicenda. È stato molto divertente, specialmente quando, giocando di squadra, cinque bambini sono riusciti ad atterrare Axel, facendolo sdraiare completamente sull'erba del campo.

È, invece, sempre un po' triste quando il sole tramonta e sia voi che loro dovete tornare a casa. Come ci si potrebbe aspettare da dei piccoletti di non più di dieci anni, volano proteste e capricci, alcuni più insistenti altri più fiacchi, poiché la stanchezza inizia a farsi sentire. C'è anche chi si fa scappare qualche lacrima, ma vi basta promettere di tornare presto - e non lo dite tanto per dire, sai per certo che manterrete la promessa -, per farli cedere. Così, dopo averli salutati, v'incamminate insieme verso le vostre abitazioni. Camminate uno di fianco all'altra, Axel porta sia la sua che la tua borsa - non provi più neanche ad impedirglielo, è troppo testardo - e parlate poco, di solito della giornata appena trascorsa o di quello che farete dopo. Ti ci vuole sempre un po' per riabituarti al silenzio dopo tutti i giochi frenetici e le risate genuine che vi regalano i bambini. Eppure è una questione di secondi. Ti piace camminare con lui e passare del tempo insieme. Non è monotono, ma è abituale. Adori come basti un tuo "ehi", detto con tranquillità, perché lui ti guardi, adori quando ti avvicini e lui avvolge il suo braccio intorno alla tua vita, adori come ti stringe la mano, adori come abbia la pazienza di ascoltare tutte le pazzie che ti frullato per la testa. Adori come la sua sia una silenziosa ma costante presenza. Axel non è il tipo che spreca parole, ma dice sempre la cosa giusta nel momento giusto; più volte ti sei fatta consigliare da lui sia per questioni più importanti, come il tuo ruolo da rappresentante d'istituto, a frivole sciocchezze. Se non foste fidanzati, sei sicura che sareste comunque ottimi amici. Avete tante cose in comune e condividete tante passioni, ve le siete praticamente trasmesse a vicenda - tu a lui quella per le serie tv, lui a te quella per il calcio -, così adesso avete l'appuntamento film/serie tv settimanale e vai a vedere praticamente tutte le sue partite. A volte con le tue amiche, qualche volta con i tuoi genitori. Soprattutto tuo padre é felice di accompagnarti, ma beh, lui pensa di aver finalmente trovato qualcosa di cui discutere con sua figlia, non certo che tu abbia un fidanzato. -Oggi si sono scatenati- dice ad un certo punto, guardando il cielo tingersi di rosso sempre di più, come una macchia di vino su un lenzuolo, che si espande man a mano, arrivando a raggiungere i bordi. Ed ha un sorriso incredibilmente tenero, spontaneo e felice, uno di quei sorrisi che le foto non riescono mai a catturare, perché quando una persona é così contenta e spensierata, non pensa a farsi un selfie. É cosí che vorresti vederlo sempre, vivo e più che felice di esserlo. Di certo non convinto di aver ottenuto tutto dalla vita, ma pronto a mettersi in gioco e a puntare ogni volta più in alto. Mentre pensavi queste cose, ti è uscito spontaneo: "Saresti un ottimo papà." e ti ha destabilizzato parecchio, perché non te n'eri resa conto.

Non che tu non ci abbia mai pensato, e non che tu lo voglia adesso, un figlio, ma ti ha mandato in panico. Una frase del genere, sottintendeva tante, troppe cose, ti faceva fare un passo più lungo della gamba e sembra che gli stessi dicendo che un giorno avresti voluto mettere su famiglia con lui. E voi avete solo 16 anni, non sapete cosa succederà da qui a dieci anni, non sapete se starete ancora insieme o se i vostri progetti saranno cambiati o se... La tua testa produceva pensieri su pensieri che si incastravano tra di loro e rendevano il tutto semplicemente più confuso. Non riuscivi a mettere insieme una frase di senso compiuto che ti tirasse fuori dai pasticci. Ogni cosa che ti veniva in mente sembrava troppo stupida e finivi per ingarbugliarti con altre frasi che erano solo stupide precisazioni o supposizioni che di sostanza avevano ben poco. Ma ci pensò il biondo a salvarti. Axel ti conosceva, sapeva come certe volte tu potessi essere decisa e battagliera, ed altre volte neve che si sta sciogliendo al sole. -E tu una mamma eccellente-, ti ha risposto, accennandoti un piccolo sorriso e portandoti a guardarlo negli occhi, cosa che avevi evitato di fare per tutto il tempo. Quel sorriso ti ha davvero sciolto. -Sì- hai mormorato, improvvisamente sollevata e prendendoli una mano, -Dopotutto i bambini mi amano- hai scherzato. Lui ha riso appena, e ti ha guardato dolcemente, -Beh, non so loro, ma io lo faccio di sicuro.-  Dopodiché, ti ha lasciato un veloce bacio a stampo che ti ha fatto il solletico e ti ha avvolto il braccio intorno alle spalle. Non potevi desiderare di meglio.




Note Autrice:

Ora mai avrete imparato: sono terribilmente incostante.

Vi invito però però seguirmi sul mio profilo instagram, dove cerco di farmi sentire tutti i giorni. E fatemi sapere che ne pensate di questo nuovo capitolo. Onestamente non è uno dei miei lavori migliori.

The fire of my heart~ _Axel type of boyfriend_Where stories live. Discover now