3 - all mimsy were the borogoves,

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"Importantissima" nota autrice:

Assicurati di aver ammirato a dovere il mio disegno del Jabberwocky lassù prima di iniziare a leggere il capitolo...
Ammirato?
Per sicurezza ammiralo un'altra volta.
...Fatto?
Ok, ora puoi iniziare... Anche se in realtà ti consiglierei di ammirarlo di nuovo... Giusto per sicurezza...

(Alla faccia della modestia... Vabbè, ora ti lascio al capitolo.)

~

- Ehi, che fate di bello? -

Chiese Akane affacciandosi nel salone del centro e rivolgendo ai presenti un sorriso raggiante.

Era solita fare visita agli amici ogni singola domenica, così ormai i medici, gli infermieri e i vari responsabili si erano abituati alla sua presenza, quasi fosse anche lei una dei pazienti. Quel giorno però non era domenica, ma venerdì.

Così la bambina rimase ferma lì, sulla soglia, in attesa che qualcuno dicesse qualcosa del tipo: "ehi Akane, ma che bella sorpresa! Cosa ci fai qui oggi?" o "Akane, è successo qualcosa? Com'è che sei qui?" o comunque qualcosa del genere.
Invece nessuno disse nulla.
Giusto Kazuto e Shun si degnarono di voltarsi verso di lei e rivolgerle un piccolo cenno di saluto con la mano.

Gli altri invece rimasero in silenzio, quasi non avessero neanche fatto caso alla sua presenza.

E un po' in realtà se l'era aspettato che gli amici fossero così privi di orientamento temporale da non sapere neanche quale giorno della settimana fosse quello, ma almeno da parte di Usaro se la sarebbe aspettata un po' di sorpresa, invece l'albino non era neanche presente.
Al suo posto, sul tavolino al centro della sala c'era un piccolo orologio da polso. Sembrava essere proprio quello che il Withe Rabbit si portava sempre dietro, ma una cosa del genere era impossibile dato che lui non se ne sarebbe mai separato, neanche per un solo istante.

- Certo che questo posto è diventato un vero mortorio... - Borbottò la Dormouse incrociando le braccia al petto e storcendo il naso indispettita. - Oh beh, significa che mi toccherà andare via. E dire che ero certa vi interessasse sapere cos'è successo di recente a Satoshi, ma se non è così... -

Neanche avesse tirato fuori un megafono per dire quell'ultima frase o premuto un qualche tipo di interruttore, nell'istante in cui pronunciò il nome "Satoshi", si voltarono tutti verso di lei.

- Cosa? -

Chiese Takeshi.

- Eh? -

Replicò la ragazzina, rimasta sorpresa dal ritrovarsi tutto d'un tratto con così tanti occhi puntati contro.

- Satoshi. -

Disse Kazuto.

- Cosa gli è successo? -

Aggiunse Shun.

- Oh, giusto... Ecco, ieri le mie mamme se lo sono ritrovato alla centrale di polizia. - A quel punto era davvero riuscita a catturare l'attenzione di tutti i presenti, così aggiunse: - Pare che abbia aiutato un tipo a rubare delle cose da un konbini, ma li hanno catturati subito. -

- E perché avrebbe dovuto fare una cosa del genere? -

Replicò Ren.

E al tempo stesso Akane notò come gli angoli delle labbra di tutti si stessero lentamente sollevando verso l'alto.

- Pare che si sia fatto prendere dal panico o qualcosa del genere. -

Spiegò la ragazzina con un'alzata di spalle.

The JabberwockyOnde as histórias ganham vida. Descobre agora