friends don't do this ° vkook

004 || parte 1

|| jungkook ||

Jungkook si sentiva osservato, ma non quel tipo di osservazione normale, poteva persino sentire una specie di lama che gli affondava direttamente nello stomaco e si girava nello stesso punto. Era strano.

Erano passate circa due settimane, un giorno e sedici ore nell'essere in accordo con Taehyung del non parlare più di quel momento tra i due; tuttavia, il suo migliore amico era più anormale del normale. Okay, lui per natura non permetterebbe mai a Jungkook di vedere il nuovo capitolo di One Piece da solo, ma quando lo chiamò per ospitarlo a casa sua, Taehyung disse come scusa qualcosa di molto sciocco nel suo parere: "Mi dispiace, Kook... ho lasciato gli anime, sono cose del diavolo."

In un'altra occasione invece, Jungkook ebbe un tremendo desiderio di andare a vedere The Avengers: Infinity War, e quando cercò di invitare il maggiore, la sua chiamata fu appesa entro cinque secondi. Ancora, strano.

E per completare il tutto, in classe non potevano più parlare perché il coglione aka Kim Taehyung, decise di sedersi il più lontano possibile dal più giovane, iniziando dal nulla un'amicizia stretta e molto dolce con Park BoGum. Il bellissimo Park Sorriso Perfetto Bogum, quel ragazzo era pieno di disgusto da parte di Jungkook, nessuno sulla terra era 'brillante' come il ragazzo dai capelli scuri.

"Kook, e Tae?"

I nervi del minore si contrassero, Jisoo lo guardava confusa, era cosi incazzato che quasi quasi si vedevano le nubi nere formarsi intorno a lui. Cosa aveva fatto di sbagliato?

"Taehyung," cominciò a parlare Jungkook, tenendosi le mani strette. "Taehyung, mi odia, Jiss."

"Cosa?"

"Ve-"

"Jungkook, non scherzare!"

"Mi dispiace." cadde come una massa di escrementi sul pavimento. Jungkook alzò lo sguardo e si inchinò, piccole lacrime che uscivano dagli angoli dei suoi occhi obliqui. Odiava essere incapace di parlare con il suo quasi fratello.

Gli mancava cosi tanto.

"Io mi preoccupo." la ragazza dai capelli scuri si accovacciò sul pavimento, massaggiando delicatamente la testa del suo ragazzo. Ah, era così triste e divertente vederlo in quel modo, sembrava una scena di un anime comiche.

Lovely Complex.

"Jisoooooooooo!" estese il nome della ragazza, facendo una specie di capriccio. Voleva indietro il suo migliore amico. "Mi odia così tanto! È perché sono migliore di lui in tutto?"

"No, Kook."

"Sono colpevole di essere nato cosi perfetto in tutto?"

"Beh.. ti manca la modestia?"

"Dimmi Dio!" Jungkook balzò in piedi correndo verso la finestra della sua stanza, agitando le braccia freneticamente, "Perché mi hai fatto nascere così bello e bravo in tutto?! Cosi umile, così intelligente, così talentuoso, così sexy!"

Jisoo roteò gli occhi, sbuffando, "Jungkook, non essere così drammatico. Non hai pensato di andarne a parlare con Taehyung?"

"Jisoo, ho provato a parlarci," si girò per affrontare la sua compagna, "Non vuole parlarmi e la cosa peggiore è che non ho la minima idea del perchè del suo atteggiamento."

"Vi siete picchiati?"

"Non che io sappia."

"Mh.."

"Taehyung sta agendo in questo modo da due settimane, un giorno, sedici ore e quarantacinque minuti."

"Li hai contati..."

"Ovvio, qualsiasi persona che non parla con il suo migliore amico fa cosi, tu no?"

"Quando Momo si arrabbia, aspettiamo che uno delle due si calmi e poi cerchiamo un posto dove incontrarci." Jisoo scrollò le spalle, alzando gli angoli delle labbra. "Devi fare il primo passo da solo, chiamarlo dal telefono di qualcun altro e cercare di non fargli attaccate la chiamata."

"Non funzionerà, mi odia."

La ragazza chiuse gli occhi per un momento, i due si stavano comportando come due bambini infantili. Entrambi erano amici d'infanzia, purtroppo anche idioti.

"Lo chiamerò io."

"Che? No!"

Ma era troppo tardi, perché Jisoo aveva l'orecchio incollato al cellulare, che parlava animatamente con il suo migliore amico. Era Taehyung, oh dio, Jungkook lo avrebbe visto dopo giorni!

Stava per pisciarsi sotto dall'ansia.