The Boy || Pt.4 ||

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  "Do, per dirla in modo semplice e simpatico: non credo a una sola parola delle tue cazzate. Sbrigati e soffocalo, sono stufo di sentire quella voce. Mi viene sotto la pelle come della cocaina sbagliata." 

Inizialmente inizia a combattere o ci prova in qualche modo tale da essere considerato tale. Con le braccia bloccate sui fianchi, poteva solo torcersi, strisciare e divincolarsi. E ha calciato Ahn più volte, in effetti. Forse quel fottutissimo stupido non l'aveva capito, ma dare calci all'uomo che l'avrebbe strangolato a morte non sarebbe mai stata una buona idea. Lo avrebbe fatto solo arrabbiare maggiormente. Quando i pantaloni e le mutande furono strappati, Jungkook fu certo di aver sentito Taehyung emettere un suono accanto a lui, come quello di un  respiro trattenuto. Ahn che lo aveva liberato dei vestiti glieli aveva messi come bavaglio. Jungkook era grato di questo perché impediva all'uomo di urlare, ma lo riduceva a produrre dei suoni strozzati. Forse capendo che questo era qualcosa che doveva essere visto, Lee e kim lo trascinarono indietro e lo costrinsero a stendersi sul tavolo, di schiena. Il suono della sua testa che sbatteva sul legno levigato fece sobbalzare Taehyung. Poi Ahn si china per afferrarlo alla gola con entrambe le mani.

Jungkook non aveva mai strangolato una persona fino alla morte, lo aveva fatto solo in modo minimo per piacere. Aveva sentito la morbida carne sotto i pollici quando li aveva affondati fino a quando non si era intromessa la resistenza piuttosto forte della trachea. Aveva provato quel meraviglioso battito del cuore contro i palmi delle sue mani e aveva sentito i respiri affannati che si trasformavano in ansimi bagnati non appena lui cedeva e lasciava entrare un po' d'aria. Ma Ahn non stava strangolando Do per piacere, lo stava facendo per ucciderlo. L'uomo era brutale ed inesorabile, non mostrava nemmeno emozioni mentre soffocava l'altro uomo. Nemmeno quando i suoi pietosi versi da sotto il bavaglio si fermarono e il suo viso iniziò ad assumere una bella sfumatura di rosso, e poi con sfumature piuttosto livide e viola intorno alle labbra e agli occhi. Jungkook voltò la testa per guardare Taehyung e vide che il novellino aveva le mani appoggiate ai lati della sua testa.

"Non distogliere lo sguardo", ordinò Jungkook. "Guarda." Sembrava che Thaehyung potesse semplicemente disobbedire a quell'ordine, con la testa ancora voltata dalla parte opposta a dove stava Do. Ma poi i suoi occhi scivolarono di lato per guardare la scena e Jungkook si trovò improvvisamente più interessato a guardarlo guardare lo strangolamento che l'atto stesso.
"Vedi questo, Taehyung?"

"Suh-Sì, Master Jeon."

"Questo è quello che succede quando vai contro Haedogje Pa. Se ci fai incazzare, se cerchi di farci del male, se causi qualche problema, questo è quello che succede, non farai niente del genere, vero?"

"Nuh-no, Master Jeon, mai."

"Bene."

Ahn tenne le mani serrate sulla gola dell'altro uomo finché Do non smise di muoversi e le tenne lì fino a quando Jungkook non chiese a Kim di controllare il polso. L'uomo controllò il suo polso e poi il suo petto prima di confermare che era davvero morto. Poi Ahn lasciò andare la sua gola e raggiunse la sua per sistemare la cravatta. Do era disteso sul tavolo, con le braccia distese da dove Lee e Kim le tenevano giù. La sua camicia era salita e si potevano vedere le sue cosce e i suoi genitali. Bene, erano stati la causa principale di questo fiasco piuttosto evitabile. Vedendoli ora, a stento pensava che valessero la pena.

Jungkook si allungò per posare una mano sul ginocchio di Taehyung senza pensarci troppo. Quello che sentiva era che tremava sotto al suo palmo, i muscoli che battevano contro la sua pelle. Chiaramente questo era stata la prima volta a cui aveva assistito ad un omicidio, il che aveva senso considerato il suo squallido passato lavorativo come scagnozzo di proprietà. Ma Taehyung si sarebbe dovuto abituare a quella vista molto rapidamente. Studiò il dorso della mano prima di sollevare lo sguardo lentamente per studiare il viso di Taehyung. Aveva ancora quell'ombra pallida, piuttosto cenerina adesso. Sembrava esserci una leggera lucentezza di sudore sulla sua fronte e stava fissando il corpo ancora disteso sul tavolo.

"Benvenuto a Haedogje Pa, Taehyung" disse Jungkook con un sorriso.


Spazio Mio

allora so che il capitolo è corto, ma finisce qui. Ho avuto dei problemi con Wattpad. Mi cancellava il lavoro, non lo salvava e questo mi ha fatto passare un pò la voglia. Però ora i problemi sembrano essersi in parte risolti e cercherò di portarvi un capitolo almeno due o tre volte al mese. Non ci sarà un giorno specifico, quindi state sempre attenti.

P.S. Grazie mille per le 1.1K di letture. love y'all.

Ora godetevi un pò di Jimin rosso

Ora godetevi un pò di Jimin rosso

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