Think Of It Like An Army || Pt.1 ||

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Aveva un hamburger in una mano e un telefono usa e getta nell'altra. Taehyung li stava tenendo di fronte a sé come se le stesse pesando, considerando le sue opzioni correnti. In quel momento doveva scegliere, una o l'altra, ed era indeciso. Seduto sul marciapiede, le gambe piegate di fronte a sé facevano in modo che pantaloni del suo smoking si erano sollevati mostrando le sue caviglie, poteva sentire che stava attirando molto attenzione. Era sicuramente giustificata per via del suo abbigliamento ma non poteva sedersi dentro al fast food perché era troppo il rischioso. Troppe possibilità di essere ascoltato. Forse era semplice paranoia, non lo sapeva. Tutto ciò che sapeva era che fosse passato solo un giorno e non poteva rischiare di mandare tutto a monte così in fretta. Essere beccato a parlare al dipartimento con il grasso sulle labbra mentre uno spacciatore sede va due tavoli più in la e lo guardava non era consigliabile, Taehyung lo sapeva che se qualcuno avrebbe fatto un errore elementare quel qualcuno sarebbe stato lui. Quello era il motivo per cui stavo seduto sul marciapiede vicino alla fogna come senza tetto mentre venivo a fissato da tutti passanti.


Il giorno prima dopo essersene andato dalla riunione, gli era stato ordinato di vivere in una piccola stanza per quel periodo. E quella era il posto dove sarebbe dovuto rimanere fino al nuovo ordine, in quell' edificio che ricopriva il ruolo di pensione. La stanza non era altro che una stanza merdosa di un motel qualsiasi, ma non gli importava. Era il luogo dove poteva nascondersi per il resto della giornata, per far chiarezza nella sua mente e per sistemare ogni tipo di piano. La prima cosa che aveva fatto quella mattina appena aveva lasciato l'edificio era camminare per le strade sconosciute di Mapu-Gu. Aveva avuto bisogno di localizzare due cose, un supermercato e un fast food. Doveva mettere le mani sul telefonino econimico e monouso che doveva usare solo una volta e poi buttare via come un preservativo. I costi di questi telefonini erano coperti dal dipartimento, ma non costavano molto. Quindi ne aveva comprato uno ed era andato a prendere del cibo, ma era il momento di mettere in atto il piano.


Eppure Taehyung aveva paura di farlo, era troppo paranoico. C'erano delle cose di cui doveva far rapporto, ma non sapeva cosa dire, come dirle.


Taehyung posò il telefono sul suo grembo per un momento prima di prendendere l' hamburger in modo da dargli un morso. Era così caldo nella sua bocca che scottava ed era salato, la carne bruciava la sua lingua. Non gli era nemmeno passata per la testa l'idea di fare una colazione salutare in quel momento. Quello che voleva non era salutare o piacevole, ma caldo e ripieno di tanto zucchero e grasso da farlo sentire pieno. Quale scelta migliore di un pezzo di carne fritta spalmata su del formaggio con salse e insalata; un vero e proprio infarto ambulante. Il tipo di pasto che namjoon gli diceva che avrebbe ostruito le sue arterie se fosse rimasto dietro ad una scrivania il giorno intero. Ma non gli importava di quella roba in quel momento. Dopo aver passato l'intero pomeriggio e la sera del giorno prima troppo nervoso per mangiare il suo stomaco era vuoto e faceva male sotto le sue costole. Era stato troppo difficile mangiare quando tutto ciò a cui riusciva a pensare era ciò che era successo alla riunione. Il solo pensiero era stato abbastanza per agire agitare il suo stomaco, e farlo sentire scivoloso e libero quasi come se potesse guizzare fino alla sua bocca.


Fanculo la salute, stava vivendo di tempo preso in prestito ora. Se avesse fatto un casino e sarebbe stato strangolato, allora pensò che un cheeseburger per colazione non significava nulla nel grande schema di come stavano le cose.


Aveva vomitato diverse volte il giorno prima, anche quando il suo stomaco era vuoto, tirando su nient'altro che bile che bruciava e aveva un sapore disgustoso che faceva pizzicare i suoi occhi e il suo naso. Come risultato Taehyung si era risvegliato sul pavimento del bagno quella mattina, freddo con la testa e lo stomaco che gli facevano male. I suoi capelli erano coperti di sudore e la sua camicia era bagnata, attaccata in modo disgustoso alla sua pelle. Lavare il tutto nel piccolo cubicolo della doccia era stata una benedizione, anche quando il calore lo faceva sentire intontito e debole. Poi aveva preso i vestiti da indossare dalla piccola borsa da viaggio che Lim gli aveva suggerito di portare con sé. Taehyung non era stupido. Sapeva che la borsa era stata perquisita mentre gli era stato ordinato di stare in piedi nel giardino come bestiame all'asta. Sarebbe stata perquisita per qualcosa che poteva diventare un'arma, che poteva essere un segno che non fosse che diceva di essere. Chiunque l'aveva perquisita non aveva trovato altro che pantaloni e camicie piegate, paia di mutande e calzini arrotolati, e una piccola trousse con degli articoli da toilette. Taehyung non sapeva quanto tempo sarebbe dovuto rimanere in quella pensione, con il resto delle reclute. Tutto ciò che sapeva era che ci sarebbe dovuto rimanere a meno che qualcuno non avesse avuto dell'interesse per lui e l'avesse tirato fuori da lì.

House of Cards || ITA || sugaminsWhere stories live. Discover now