House of Cards || ITA || sugamins

Think Of It Like An Army || Pt.2 ||

ATTENZIONE SCENE SMUT IN ARRIVO. SO CHE SIETE QUI SOLO PER QUESTO ;)

Era veramente brutta merda? Farsi scopare da Jungkook poteva essere classificata come brutta merda?

Taehyung morse il suo labbro inferiore mentre girava l'angolo per prendere la strada. Non era qualcosa a cui avrebbe pensato. In realtà avrebbe dovuto smettere di pensare che certe cose sarebbero potute succedere. Tutto ciò a cui avrebbe dovuto pensare era tenere un profilo basso e rimanere al sicuro mentre faceva le giuste conoscenze e connessioni. Finché non avrebbe rivisto Jungkook non avrebbe neanche dovuto pensare a lui. L'erede era probabilmente dall'altra parte della capitale in quel momento, fuori dalla sua vista e fuori dalla sua mente.

Un po' di strade più avanti che trovò il senzatetto. Era seduto dove lo aveva visto quella mattina, non si era spostato di un millimetro da quando lo aveva superato prima. Nella fredda brezza invernale si sarebbe congelato a morte, la leggera copertina che aveva addosso non lo teneva al caldo. Taehyung rallentò il passo mentre si avvicinava all'uomo, immediatamente riflettendo se quella fosse una buona idea. Qualcosa nella sua mente gli diceva che avrebbe potuto offendere l'uomo offrendogli assistenza. I passanti l'avrebbero fissato, e senza dubbio avrebbero pensato cose crudeli sul suo conto. Ma poi Taehyung si ricordò di Do. Quello fu ciò che finalmente lo fece fermare di fronte all'uomo. 

"Non e' molto ma uh..."  Taehyung si bagnò le labbra imbarazzato mentre poggiava la busta e il contenitore del caffè per terra. Evitò lo sguardo di quell'uomo e portò la mano sul suo collo per grattarlo goffamente. Poi si ricordò dei soldi che aveva nella tasca della giacca. Il resto del fastfood. Quindi infilò una mano nella tasca e buttò le monete nel piccolo contenitore accanto al ginocchio dell'uomo. "Voglio aiutare un fratello, capisci?"

"Dio ti benedica, figliolo," disse l'uomo e Taehyung sollevò gli occhi per guardarlo per un momento. Era difficile dire che età avesse, forse quella di suo nonno. Comunque sia i suoi capelli neri erano grigi nella maggior parte dei punti e la sua pelle rugosa aveva diverse linee come una mappa, una serie di rughe e pieghe che non si sarebbero mai stirate. Le sue labbra si sollevarono per mostrare un paio di denti mancanti. La vista avrebbe rovinato il suo sorriso ma Taehyung l'aveva trovato molto più amichevole e bello da vedere dei falsi denti perfetti dei mafiosi. 

Stava pensando che cosa quell'uomo e Dio avrebbero pensato conoscendo ciò in cui si era fatto coinvolgere in quel momento. Entrare in Haedogje Pa, pronto a fare molta brutta merda per fare del bene alla città. Stava pensando se solo quell'uomo avesse saputo che l'unico motivo per cui l'aveva fatto era perché si sentiva in colpa per la morte di Do del giorno prima. Forse non l'aveva strangolato a morte con le proprie mani ma si sentiva comunque come se avesse avuto una parte in tutto quello, e il senso di colpa che provava a causa di tutto ciò. Ma non aveva detto nulla ovviamente. No, aveva semplicemente sorriso, con il suo sorriso finto che aveva ripassato varie volte, all'uomo.

Dopotutto avrebbe dovuto fare l'abitudine a tenere quel sorriso sulla faccia molto velocemente.

"Ma... Master mi fa sentire così fotuttamente bene." 

Jungkook spinse i suoi fianchi in avanti un po' più forte, scivolando più profondamente in lui. Jimin era caldo e bagnato intorno al suo pene da una miscela di lubrificante e sperma e ogni singola spinta causava un lento bruciore nella profondità del suo stomaco. Non poté far altro che bilanciare il suo peso su una mano in modo da poter giocherellare con la piccola sporgenza di metallo che si trovava tra le sue scapole. Poco più di qualche millimetro ma abbastanza per poterci giocare. Mentre le sue dita toccavano la catena le altre dita si piegarono per stringere le lenzuola.