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Era notte inoltrata quando Yoongi decise di uscire dal dormitorio che condivideva con i ragazzi per fare una passeggiata. Come ogni sera non riusciva a prendere sonno, erano ormai settimane che non riusciva a farsi una dormita decente. Non sapeva esattamente perché non riuscisse a dormire, ma sapeva che c'era una e una sola parola, anzi nome, nella sua testa: Jimin.

Erano settimane ormai che non faceva altro che pensare al minore, a come lo stesse provocando con quei suoi modi così felini, da farti eccitare con uno sguardo, ma anche cosi mambineschi da farti sciogliere come gelato al sole.
Era consapevole che avrebbe passato un'altra notte insonne solo a pensare a quel ragazzo, a pensare alle sue labbra morbide, a quel sorriso cosi raggiante, alle sue guance paffute e a quel corpo così spettacolare che aveva intravisto solamente durante le prove, sotto a una maglia bianca.
Aveva sempre saputo che Jimin non gli fosse indifferente, ma fino a quel momento aveva deciso di tenere i suoi pensieri lontani da quel ragazzo dalla chioma bionda, ma, a quanto pare, non ci era riuscito così facilmente.

Decise di rientrare, erano le tre passate e incominciava a fare freddo, oltre tutto lui era uscito di casa solo con il pigiama, che in quel momento comprendeva un pantalone di una tuta e una maglia a maniche corte; entrò in casa e si diresse nella stanza che condivideva con Seokjin per cercare di dormire o, almeno, di riposare quel poco per avere le energie per rialzarsi dal letto il mattino seguente. Apri la porta della stanza e, certo di fare meno rumore possibile, si rimise nel suo letto.
Prima di chiudere gli occhi per cercare di dormire vagò un poco lo sguardo per la stanza e su Jin che, in quel momento, dormiva con una delle felpe di Namjoon.
Yoongi si chiedeva come le persone non si rendessero conto che quei due si amassero. Si lascio trasportare da pensieri futili e senza senso quando finalmente chiuse gli occhi sentendo le palpebre pesanti, giusto quando il sole stava sorgendo.

L'incessante rumore della sveglia risuonò per tutta la stanza svegliando sia Yoongi che Jin dal loro sonno.

Perfetto, anche oggi ho dormito due ore. Tutta colpa di quel Mochi del cazzo.

Pensò Yoongi non appena vide che erano le sette di mattina. Si alzò da sul letto controvoglia notando che Jin già si era svegliato da un pezzo.

"Come fai a essere cosi energico la mattina, io, ancora non me lo spiego" disse di getto Yoongi a Jin che già stava uscendo dalla stanza per andare a preparare la colazione.

"Se non fossi così energico la mattina stai sicuro che non fareste colazione" e uscì dalla stanza chiudendo la porta alle sue spalle.
In effetti non aveva tutti i torti, senza di lui i ragazzi sarebbero morti di fame.

Yoongi si stiracchiò nel suo letto godendosi per altri due minuti il tepore delle coperte e pensando alla faticosa giornata che li attendeva. Si alzò e uscì dalla camera per andare in cucina, da cui proveniva un profumo invitante.

"Jin che stai preparando?" A porre la domanda fu Hoseok, che aveva ancora la voce impastata per il sonno.

"Spero sia qualcosa di dolce, ho bisogno di zuccheri" questa volta a parlare fu jungkook, seguito da un Namjoon, con il quale condivideva la stanza, che si stropicciava gli occhi ancora rossi per il sonno.

"Sto cucinando i waffle, cinque minuti e sono pronti, andate a chiamare a Chim e Tae, immagino stiano ancora dormendo" urlò Jin dalla cucina ai ragazzi che si trovavano nel corridoio dove c'erano tutte le stanze.

"Veramente io sono sveglio" un Tae selvatico sbucò da dietro la porta del bagno, già vestito e preparato.

"Wow, wow, wow... ALLARME, ALLARME, RIPETO, ALLARME, STA PER ACCADERE UNA CATASTROFE, TAEHYUNG, RIPETO, KIM TAEHYUNG È GIÀ PRONTO. RIPARATEVI" Urlò kook correndo verso la cucina. In tutta risposta ricevette una ciabatta dietro la testa da tae che aveva incominciato a rincorrerlo per tutta la cucina.

《YOONMIN》-ONE SHOT-Where stories live. Discover now