5- Docce

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Tonno si guardò nello specchio dell'ascensore per la seconda volta nel giro di poche ore, però in quel breve lasso di tempo qualcosa era cambiato e non solo l'aspetto ormai tumefatto del suo volto. Se lo tastò piano, gli faceva male ma almeno il sangue si era fermato.

Fortuna che da poco era andato a vivere da solo, altrimenti non avrebbe proprio saputo come spiegare alla sua famiglia le condizioni del suo naso.

Appena arrivò si spogliò ed entrò nella doccia. L'acqua tiepida lavò via il sudore e il sangue, e gli fece dimenticare finalmente il dolore; ma non fu un bene perchè a quel punto cominciò a pensare a ciò che successo tra lui e Dario.

Ma che cosa diavolo era successo? Perchè era successo? E come cazzo era potuto succedere?

Lui e Dario si erano baciati.

Aveva baciato un ragazzo. Un ragazzo!

E quel ragazzo era Dario. Il suo amico Dario. Ora la loro amicizia si sarebbe rovinata, ne era convinto.

Ma perchè?! Per quale motivo si erano baciati?

Andò totalmente in confusione, mille pensieri affollarono la sua testa.

Quel caldo, quegli sguardi, quegli odori, quelle labbra...Quelle labbra.

E a quel punto il suo corpo ebbe proprio la reazione che meno si aspettava, ma quella che più incosciamente temeva.

-Cosa? No! No, cazzo! No!- Chiuse l'acqua calda e aprì quella fredda. Non era possibile, non poteva accadere, non voleva che accadesse, non poteva permettrselo.

Si sentì ancora più confuso, iniziò a pensare a tutta la merda che ne sarebbe derivata, si vergogno come non mai, si fece schifo addirittura.

L'acqua gelata riuscì a far passare gli impulsi del suo corpo, ma di certo non il flusso ininterrotto dei suoi pensieri.

*****

Dario guidò fino a casa con la testa totalmente nel pallone, dovendosi concentrare al massimo per evitare di finire fuori strada o tamponare qualcuno.

-Cos'hai?- gli chiese sua madre appena entrò a casa -Tutto bene? Sembra che tu abbia visto un fantasma-.

-Eh? C-cosa?- trasalì lui -No, è che sono solo un po' stanco, non preoccuparti. Senti, vado a farmi una doccia- .

Una volta sotto il getto d'acqua calda si lasciò andare alla sua mente.

Perché Tonno lo aveva baciato? E perché aveva detto che lui non aveva fatto nulla? O forse era lui che aveva baciato Tonno? Non lo sapeva. Non ne aveva idea.

Non riusciva a trovare una spiegazione a ciò che era accaduto. Era sbagliato? No, non lo era, nel ventunesimo secolo non può essere considerato sbagliato, ma forse nel loro caso si? Era un errore. Si, doveva essere un errore, un equivoco, una cazzata.

E perché lui aveva reagito così? Così violentemente. Perché gli aveva dato un pugno se non era colpa sua? Perché un pugno così forte? Perché non riusciva mai a controllarsi?

Si guardò le nocche della mano e poi diede un pugno leggero sulla parete della doccia, poi un altro poco più forte, e poi un terzo con il quale si fece un po' male. Scosse la testa, ma che diavolo di problema aveva? Perché doveva sempre comportarsi in modo così stupido?

Poggiò la fronte sulle piastrelle fredde e rimase immobile sotto l'acqua per un tempo indefinito, indefinibile.

Poi il suo cellulare iniziò a ricevere messaggi.



NDA

E questo è solo l'inizio...

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In Deep Space (Space Valley)Where stories live. Discover now