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-Ragazzi, allora domenica tutti a pranzo da me per la riunione!- Era Cesare che scriveva sul gruppo WhatsApp di Space Valley.

-Ok, perfetto. Verso che ora?- chiese Nicolas

-Bene, pranzo della domenica scroccato!- aggiunse Nelson.

-Diciamo verso le 12.30, ma poi fate come vi pare, tanto sono a casa-

-Per me nessun problema- confermò Frank

-Ok- scrisse incerto Dario. Tre giorni e avrebbe dovuto rivedere Tonno, ma che altro avrebbe potuto fare? Space Valley era diventata una cosa seria, un impegno, un lavoro. Doveva andarci.

-Ragazzi scusate, ma io non credo di farcela, devo aiutare i miei per una cosa- e questa fu la scusa di Tonno.

-Tonno, ma che cazzo! Dobbiamo discutere di un sacco di cose. Lo sapevi che ci eravamo tutti organizzati per domenica.- scrisse Nelson.

-Lo so, mi dispiace.- Tonno si sentì una vera merda, ma non voleva rivedere Dario, e poi come avrebbe spiegato del livido che sicuramente gli si sarebbe formato in faccia.

-Fa come vuoi...-

Poi il suo telefono iniziò a squillare, era Cesare.

-Pronto-

-Scusa ma qual'è il problema per domenica? Che devi fare di tanto importante?-

-Cesare scusa, ma ora non è il momento- rispose con voce flebile. Odiava mentire in generale, figuriamoci ai suoi amici.

-Che cos'hai? Ti senti bene?- Cesare si preoccupò.

-No, tranquillo sto bene- Bugia -Ho solo mal di testa- Altra bugia

-Sei sicuro?-

-Si, ho solo bisogno di riposarmi un po'- Bugia, bugia, bugia.

-Ok. Ma domenica devi esserci, non puoi mancare ci sono molte idee di cui dobbiamo parlare e tra l'altro ci saranno anche le lasagne di mia madre.-

-Vedrò cosa posso fare. Ci sentiamo- anche se l'unica cosa che voleva fare in quel momento era sotterrarsi.

-Ok, ciao-

*****

Sabato sera Dario andò al pub con degli amici e solo dopo due boccali di birra riuscì a rilassarsi un po' e a distogliere la mente per la prima volta da quando lui e Tonno si erano baciati.

Probabilmente fu solo grazie all'aiuto dell'alcool che gli inviò un messaggio.

-Domani devi venire.- Niente ciao, niente come va, niente emoji. Solo quelle tre parole.

Tonno era già a letto, ma non dormiva. Vide illuminarsi lo schermo e lesse il messaggio dall'anteprima.

-Fanculo- mormorò da solo e spense il telefono senza nemmeno aprire il messaggio.

Era facile per lui; non aveva un livido viola sotto l'occhio, non avrebbe dovuto dare nessuna spiegazione, non avrebbe dovuto inventarsi mille bugie.

Ci mise quelle che probabilmente dovevano essere ore per addormentarsi, ma la mattina successiva si svegliò comunque verso le 10.00. Rimase però nel letto a fissare il soffitto, non aveva voglia di alzarsi, ne di accendere il cellulare e vedere quel messaggio.

Poi suonò il citofono che lo fece trasalire, ma comunque non si alzò.

Suonò nuovamente, poi una terza volta e poi ancora in modo continuo. Allora dovette alzarsi.

-Chi è?- disse arrabbiato.

-Allora sei vivo! Sono Cesare!- Tonno rimase di sasso, cosa diavolo voleva? -Dai apri!- lui obbedì ma con disappunto.

Poi suonò alla porta e Tonno aprì anche quella fissando il pavimento.

-Buongiorno eh!- lo salutò Cesare

-Ciao- mormorò alzando leggermente la testa

-Cosa cazzo ti è successo?!- disse alzandogli il mento con la mano.

-Niente, è che in questi giorni ho avuto l'influenza- Davvero? L'influenza? Come poteva essere così stupido.

-Si certo come no, e l'influenza ti ha preso a pugni?-

-Ehm, a questo?- disse Tonno indicandosi la faccia. -No non è niente, non ti preoccupare-

-Tonno hai un occhio nero! Dimmi come cazzo te lo sei fatto?-

-Ehm, ecco io...Ho sbattuto, si ho solo sbattuto-

-Mi prendi per il culo? Dici sul serio?- Cesare non riusciava proprio a capire cosa stesse succedendo.

-No! Te lo giuro, qualche notte fa mi sono alzato per andare al bagno, non ho acceso a luce e ho sbattuto contro lo stipide della porta- Cesare lo scrutò, poi alzò un sopracciglio e alla fine scoppiò a ridere. L'aveva bevuta.

-Non ci credo! Ahahah! Che coglione che sei!! Ma non dovevi fare qualcosa con i tuoi oggi?- Tonno sbiancò, doveva mentire ancora.

-Oh, no. Alla fine è saltata- improvvisò lui.

-Ah perfetto allora! Dai vatti a vestire, così non ti perdi la riunione- Cavolo la riunione! Non ci aveva pensato. Che deficiente!

Ora non aveva più scuse per mancare.

Avrebbe rivisto Dario.


NDA

Secondo me Cesare è davvero una persona dolcissima; quindi in questa storia sarà l'amicone di turno. E si lo so che tutti shippano Tonno e Cesare, ma io ho una crush assurda per lui, quindi niente...

Melodrammatica anche nelle note, si sono un caso perso lo so...ciao.

Ah si, commentate!!! ❤️❤️❤️

In Deep Space (Space Valley)Where stories live. Discover now