8- Passaggi

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-Ok- disse semplicemente, non poteva rifiutare davanti a Cesare o lui avrebbe capito che c'era qualcosa che non andava.

-Ciao Cesare, grazie del pranzo- salutò Dario

-Ciao, allora ci vediamo giovedì per le riprese-

-Ciao, buona serata- disse Tonno

-Ah Tonno, mi raccomando ricordati di accendere le luci quando arrivi a casa-

-Fottiti!- rispose chiudendosi la porta alle spalle.

Poi calò il gelo. Tonno superò Dario e iniziò a scendere silenziosamente le scale.

-Perché Cesare ti ha detto di accendere le luci?- chiese curioso Dario una volta arrivati al piano terra.

Tonno fece un respiro profondo per non urlargli contro -Perché ho dovuto dirgli di aver sbattuto contro uno stipite per non aver acceso la luce- disse poi arrabbiato.

-Mi dispiace. Davvero.- disse con voce flebile mentre uscivano in strada, pioveva leggermente.

Tonno non disse nulla per minuti interi, stava semplicemente aspettando che Dario si avviasse verso la macchina, ma non lo fece.

-Senti scusami, ok?- disse invece -È che tu mi hai baciato e io non sapevo che fare...-

-Cosa?- Tonno si voltò di scatto verso di lui e lo guardò fisso negli occhi -No, io non ti ho baciato. Sei tu che hai baciato me-.

Dario corrucciò le sopracciglia -No, non è vero- disse, più a se stesso che a Tonno, scuotendo leggermente la testa.

-Certo, come ti pare- Rispose lui voltandosi esasperato e avviandosi nella direzione di casa sua.

-Aspetta! La macchina è da quest'altra parte- ma Tonno non si voltò, anzi iniziò a camminare più velocemente, nonostante la pioggia che aumentava.

Dario inizialmente pensò di lasciarlo perdere, ma poi gli corse dietro per raggiungerlo e lo prese per un braccio facendolo voltare verso di lui -Non fare il bambino, ti accompagno io. Sta anche piovendo- Dario accennò un debole sorriso

Bambino?! -Vaffanculo!- Tonno per tutta risposta lo spinse violentemente indietro, Dario rischiò di cadere ma riuscì a mantenere l'equilibrio.

-Lasciamo stare tutta questa storia, è stata solo una cazzata. Se continuiamo così la nostra amicizia si rovinerà- Il tono di voce di Dario era serissimo -Dai andiamo- disse avviandosi verso l'auto. Tonno era combattuto, ma alla fine decise di seguirlo.

In meno di dieci minuti, dopo un viaggio di silenzio totale, arrivarono sotto casa di Tonno.

Dario accostò, la pioggerella di poco prima si era trasformata in un temporale -Ti conviene aspettare che spiova un po'- disse voltandosi verso Tonno.

Lui guardò fuori, se fosse sceso si sarebbe completamente bagnato, ma dall'altra parte non poteva sopportare di stare in macchina con Dario un secondo di più.

Fece scattare la maniglia della portiera, ma non aprì -Credo che ormai la nostra amicizia sia già rovinata- confessò guardandosi le mani.

Sentire quelle parole fece male ad entrambi.

-Tonno dai! Te l'ho detto, mi dispiace. Perdonami- furono parole dure da pronunciare e per lui era difficile da ammettere, ma ci teneva molto alla loro amicizia e non voleva perderla.

-Non è per il pugno, non mi frega un cazzo del pugno ok?- Tonno si voltò verso di lui e lo guardò intensamente; poi sentì i suoi occhi bruciare ed inumidirsi leggermente allora si voltò e spalancò la portiera, non avrebbe pianto davanti a lui.

-Scusa- disse semplicemente con un filo di voce scendendo dall'auto. Richiuse la portiera e corse verso l'entrata del palazzo.

Dario rimase a fissarlo finché non sparì dietro il portone che si chiudeva. Sbatté i pugni sul volante e ci appoggiò sopra la fronte, poi venne assalito da una tristissima consapevolezza.

Le cose tra loro due non sarebbero più state le stesse.

Non erano più amici.


NDA

Pensavate che in questo capitolo ci sarebbe potuto essere del tenero tra i due, vero?

E invence no, neanche per sbaglio. Solo e unicamente DRAMMI...

ma non demordete e abbiate fiducia ❤️❤️

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...ma non demordete e abbiate fiducia ❤️❤️

In Deep Space (Space Valley)Where stories live. Discover now