16- Postumi

2.5K 98 30
                                    



Il resto della giornata fu insostenibile per entrambi.

I minuti sembravano durare ore. Ogni passo, ogni gesto, ogni parola, ogni respiro risultava pesante, difficile, quasi come dopo una sbronza. Avevano le menti bloccate alla sera prima e niente riusciva a fargli distogliere il pensiero.

Tonno arrivò a casa e ci si rinchiuse praticamente dentro.

Passò tutto il giorno in balia dei suoi pensieri e di mille domande. Ripercorse mentalmente le ore precedenti, non riuscendosi quasi a capacitare di quanto belle fossero state, di quanta sincerità, naturalezza, apertura aveva condiviso con Dario.

Si chiese come fosse stato possibile sentirsi tanto felice, talmente tanto da sentirsi il cuore scoppiare, come se quella felicità fosse troppa da sostenere tutta insieme. Non riuscì a fare a meno di chiedersi quando sarebbe successo ancora o se sarebbe successo ancora.

E si chiese come fosse possibile essersi sentiti così bene, e poi subito dopo sentirsi tremendamente male. Si, perché da quando lui e Dario si erano separati, era stato assalito da un senso di solitudine mai provato prima. Si sentiva talmente solo da provare quasi un malessere fisico, un vuoto allo stomaco, una specie di hangover.

Quell'insopportabile solitudine era forse la conseguenza da pagare per aver provato una quantità così enorme di felicità?

*****

Dario, invece, tornò a casa per cambiarsi e poi andò al pranzo con la famiglia.

Si comportò praticamente come un automa; era lì, seduto in quel ristorante insieme ai suoi parenti, ma la sua mente era da un'altra parte, con un'altra persona.

Tutti intorno a lui parlavano, mentre lui era completamente silenzioso. I camerieri continuavano a portare cibo che lui mangiò in modo meccanico, senza nemmeno fare caso a ciò che metteva in bocca. Sembrava che la vita intorno si muovesse troppo velocemente rispetto a lui che era come bloccato nei suoi pensieri, ovattato nella sua mente, isolato dal mondo esterno.

Sospeso tra la sensazione di completezza che aveva provato insieme a Tonno e l'inaccettabile vuoto che gli provocava la sua assenza.

Gli sembrava di avere i postumi di una brutta ubriacatura; come se tutte le sensazioni magnifiche provate la notte prima, adesso, gli presentassero il conto con gli interessi. Pensò fosse una questione di equilibrio che deve essere mantenuto e che, forse, non è possibile essere così tanto felici senza poi sentirne il contraccolpo.

Eppure quel vuoto non riusciva ad accettarlo, non voleva accettarlo.

E decise che non lo avrebbe mai accettato.

Perché in fondo si sa, che uno dei modi migliori per smaltire i postumi di una sbornia è continuare a bere.


NDA

In questo periodo ho davvero poco tempo libero, infatti scrivendo il capitolo precedente ho pensato che sarebbe anche potuto essere l'ultimo. Ma sono troppo buona e non potevo lasciarvi, e soprattutto lasciare loro due, in quel modo.
Quindi ho deciso di andare avanti, anche se non so quanto spesso riuscirò ad aggiornare (spero settimanalmente).
Perciò eccoci qui, spero che questo capitolo vi piaccia nonostante sia un po' corto.❤️❤️

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 18, 2018 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

In Deep Space (Space Valley)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora