·•Sigarette•·

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Aveva preso una certa confidenza con quel suo nuovo hobby. Gli permetteva di dimenticare e di abbandonare tutti i suoi problemi e dolori. Era diventato quasi bravo, ma continuava a perdere contro Hinata nelle gare di velocità. Il padre non si era mai accorto di nulla, poiché solitamente, prima che lui iniziasse ad uscire, Tadashi si chiudeva in stanza e non si faceva mai vedere dal padre, quindi uscire dalla finestra si mostrò un metodo efficace. Stringere amicizia con Hinata è stato davvero facilissimo, dato che i due passavano tantissimo tempo insieme, ed anche il fatto che i loro caratteri non fossero uguali permetteva di istaurare, anche se si potrebbe pensare il contrario, un bel rapporto. Gli era raro parlare con Tobio, anzi credeva  che quello quasi lo odiasse date le continue occhiatacce che riceveva ogni volta che stava con Hinata. Il lentigginoso pensava fosse parte del suo carattere. Con Tsukishima invece, c'era uno strano rapporto. Passavano un bel po' di tempo insieme da soli, subito dopo che l'altro duo se ne andava non si sa dove. E nonostante parlassero davvero pochissimo, Tadashi la definiva come la parte migliore della giornata. Soprattutto quando il biondo lo riaccompagnava a casa in motorino oppure quando lo aiutava ad arrampicarsi sul balcone. Fu così che Kei scoprì che il suo nuovo amico era tremendamente sfacciato e di un ansioso incredibile. Yamaguchi non aveva mai spiegato a Kei perché dovesse entrare dalla finestra, e il biondo non ci dava molto peso all'azione in sè. Bensì alla quantità, forse eccessiva, di ansia che andava ad accumulare il lentigginoso, tanto che spesso quasi tremava, e non per il freddo. Il moro non voleva che l'altro venisse a sapere della sua situazione famigliare temendo in qualche tipo di rifiuto da parte del più alto. Come se non volesse essere più suo amico. Un pomeriggio fece per l'ennesima volta lo stesso tragitto per recarsi nella stesso posto. Notò subito l'assenza dello strano duo, difatti al punto d'incontro c'era solo il biondo che aveva poggiate sulle orecchie le sue amate cuffie. Ogni tanto si chiedeva cosa ascoltava con così tanta attenzione e premura, ma sapeva non avrebbe avuto una risposta dato il carattere chiuso del ragazzo.
《Hey》
Nessuna risposta, solo un leggero sottofondo di musica, ma non si capiva che canzone fosse.
《Hinata e Kageyama dove sono?》
《A fare i loro lavori, oggi non vengono》 rispose l'altro togliendosi le cuffie e prestando attenzione al più basso.
《I loro lavori? Che significa?》
L'altro ripose le cuffie nello zaino non  rispondendo. 
《Hai voglia di fare qualcosa in particolare?》 propose.
《Niente di particolare dimmi tu》
Allora cominciarono a camminare verso il parchetto, che ormai era diventato praticamente il loro parchetto. La solita altalena e il solita lattina di pepsi. Passarono svariati muniti così, a godersi il rumore del vento ed a dondolare un poco. Tadashi amava stare con il suo nuovo amico, sembrava si conoscessero da sempre. Nonostante questa sensazione però, sapeva che di Tsukishima Kei effettivamente, conosceva ben poco. Ad un certo punto il biondo prese dal suo zaino un pacchetto di sigarette, ne prese una, e l'accese portandosela alla bocca. Tadashi lo guardò quasi stupito, non sapeva che l'altro fumasse, anche se da un mese a questa parte i due uscivano tutti i giorni.
《Fumi?》 Disse allora Tadashi. L'altro dopo aver cacciato il fumo e guardato il compagno rispose《Solo per passatempo, quando mi va, non sono così stupido da cadere nel vizio.》
《Ah capito...》 rispose Tadashi giocando con i sassolini che si trovavano per terra.
《Non hai mai provato?》
《No, non sono esattamente il tipo da fare queste cose》
《Ma se hai rubato più tu in 2 mesi di me in 3 anni!》 rispose l'altro quasi ridendo. 《Dai prova, ti giuro che non muori.》
Yamaguchi titubante prese la sigaretta e, tenendola in modo impacciato, fece il primo tiro della sua vita. Ovviamente non andò esattamente bene dato che fece uscire il fumo dal naso procondandogli bruciore, non contando la tosse che lo colpì per i secondi successivi. Il biondo comincio a ridere: Tadashi era improbabile in questo contesto, e non poco. Il moro, ormai tutto rosso in viso, rimase incantato di quella risata dell'occhialuto, così rara, e per questo, così speciale. Era come se avesse registrato quel bellissimo suono nel suo cuore.
《Oddio, mi fai morire a volte》 finì Tsukishima asciugandosi le lacrime per la risata.
《Smettila...》 si ribellò Yamaguchi con lo sguardo rivolto chissà dove.
《Io il mio primo tiro l'avrò fatto a 14 anni》disse il biondo.
《Già fumavi?》chiese il moro.
《Si, lo facevo per apparire, ai tempi credevo fosse l'unico modo per farmi degli amici...I miei genitori una volta scoperto mi stavano quasi per uccide. Compreso mio fratello》
《Hai un fratello?》 Kei, buttò la sigaretta mezza fumata e fece per spegnerla. 《Si, è più grande di me. L'ho sempre visto come un esempio da seguire e come ancora di salvezza...》 fece una pausa《ma alla fine si è rivelato come tutti gli altri》 In quelle parole Tadashi riuscì a percepire una linea di amarezza. Molto probabilmente il fratello lo aveva fatto star male, e forse è proprio per questo che il biondo è così chiuso e freddo con tutti. Yamaguchi sentiva il bisogno di volerne sapere di più, era curioso, voleva diventare la persona di cui Tsukishima Kei poteva fidarsi completamente. Anche se sapeva che ci avrebbe messo tantissimo tempo. 《In che senso si è rivelato come tutti gli altri?》 Quindi domandò. L'altro fece un profondo respiro. Non capiva nemmemo lui perché si stesse aprendo con il ragazzo. 《Semplicemente mi ha mentito, mentito su tutto ciò che mi raccontava, ogni cosa. Si era giustificato dicendo che lo faceva per proteggermi...ero arrabbiatissimo quando ho scoperto che il fratello che credevo di avere era tutta una menzogna. Ed è parte motivi per cui adesso passo le mie giornate a fumare sigarette, rubare, senza esattamente avere una casa.》 Stava prendendo le cuffie, per poter affogare in quei suoni che tanto lo aiutavano a sopportare tutto, ma l'altro non glielo permise facendogli altre domande 《Quindi sei scappato di casa?》
《Si》
《Dove abiti adesso?》
《In una roulotte》  rispose mettendosi le cuffie. Mise la musica a tutto volume e decise di accendere un altra sigaretta. Tadashi si mise a girare sull'altalena piuttosto  pensieroso con lo sguardo rivolto verso il basso.
《Fammi fare un altro tiro》disse guardandolo. L'altro si tolse una cuffia e cominciò a ridere 《Dopo avermi fatto l'interrogatorio vuoi anche un tiro?》
《Uffa》 sbuffò il più basso.
《Dai su prendi》
《Grazie Tsukki!》 Ringraziò solare il moro. Kei a quel soprannome lo sguardò stranito, Tadashi essendosi accorto di ciò che aveva fatto si scusò subito dopo.
《Scusa...》 tuttavia continuò《posso continuare a chiamarti così? È più carino e corto》chiese sorridendo. 《Se proprio ci tieni》 disse Tsukishima volgendo lo sguardo da un altra parte e porgendogli la sigaretta.
E fu questo l'inizio di uno dei rapporti più belli che Tadashi ebbe mai avuto, o forse anche l'unico rapporto in tutta la sua vita. Stessa cosa però, valeva per il biondo che, dopo tanto tempo, riuscì a essere se stesso con qualcuno.

Questo capitolo fa schifo.
Aggiornerò tra dieci anni.
Siamo arrivati a 500 letture vi amo.
Forse questo Tsukki è troppo diverso dall'originale, ma suvvia.
Non ce lo vedo Tadashi a fumare lol. Se ci sono errori perdonatemi faccio schifo anche io.
Ciao.

𝐃𝐞𝐚𝐝 𝐭𝐨 𝐦𝐞🌸||𝘛𝘴𝘶𝘬𝘬𝘪𝘺𝘢𝘮𝘢Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora