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Simona's pov

Arrivo a casa, mia nonna non c'è, è a fare la spesa, entro in sala e vedo mio nonno seduto sulla poltrona con la pipa, non sapevo fumasse la pipa.

"Ciao" gli dico per poi dargli un bacio sulla guancia

"Ha chiamato la scuola poco fa" mi guarda severo

"Domani sei sospesa"

"Raccontami tu la verità, fatto sta che non dovevi scappare così prima, a tua nonna non racconteremo nulla" gli sorrido, è sempre stato comprensivo con me

"Beh era la seconda ora, non ce la facevo più così " mi blocco, in pratica mio nonno scoprirà che fumo così...

"Così sono andata sulle scale antincendio, ho visto un mio amico e abbiamo fumato una sigaretta assieme"

"Non devi preoccuparti, è un po' che abbiamo capito che fumi, volevamo solo saperlo da te"

"Temevo ti saresti arrabbiato" dico

"Ma questo è lo stesso con cui poi sei scappata da scuola nel rientro?"

"No, non sono scappata assieme a lui, semplicemente un altro ragazzo mi ha seguita, ma non so chi sia"

"Dai vieni qui" dice aprendoni le braccia e subito mi fiondo tra di esse.

Gli voglio un bene davvero immenso, non so cosa farei senza di lui.

"Facciamo così, alla nonna, non raccontiamo nulla" e mi fa l'occhiolino, poi fruga nella tasca dei pantaloni e mi da una delle sue solite caramelle alla menta, gli sorrido, la prendo e vado in camera a fare i compiti.

Entro su Whatsapp dopo diverse volte che mi vibra il cellulare, Marco ha bisogno di me.

"Nonno stasera esco" dico mentre apparecchio la tavola e lui annuisce

"Massimo alle 23:15 a casa" mi dice la nonna

"Va bene" dico io

***

Sparecchio la tavola dopo di ché vado in bagno, mi faccio la doccia e mi vesto con le prime cose che trovo, poi esco.
Arrivo al solito parchetto, sulla solita panchina e mi accendo una sigaretta in attesa del mio amico.

"Ciao piccola" mi dice vedendomi

"Che succede?" Gli chiedo io

"In realtà nulla, volevo solo vederti ancora un po' " dice

"Sai che ci tengo particolarmente a te" aggiunge poi

"Cosa sta succedendo?" Non è mai stato così esplicito con me, noto i suoi occhi arrossati, ma non per le canne, ha pianto.

"Devi dirmi qualcosa" ripeto poi

Lui scoppia a piangere e mi abbraccia.

"I miei hanno deciso di trasferirsi, andremo a Treviso" dice tra un singhiozzo e l'altro

"Cosa?" Dico io incredula stringendolo più forte  me

"Come faccio senza di te?" Chiedo poi.

È l'unica persona che mi sia realmente restata accanto, non voglio perderlo, per niente e poi adesso mi tocca anche cercare qualcun'altro da cui comprare.

"Appena posso tornerò da te, te lo prometto e poi per qualsiasi cosa tu puoi chiamarmi, sai che per te ci sarò sempre, non può separarci nulla" dice sorridendo

"Quando parti?"

"Domani dopo pranzo"

"Allora stasera festeggiamo" dico io sorridente, poi gli prendo la mano e lo porto verso il solito bar a bere qualche drink.

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Spazio autrice
Quando inizi a scrivere una storia poi diventa quasi una dipendenza, non puoi farne a meno. Forse è perché mi fa star meglio, non lo so.
Spero che anche questa volta sarete in molti a leggerla.
Volevo dirvi che ad ogni commento mi fate felice, quindi se avete da dire qualcosa esprimete pure la vostra idea, non abbiate paura.
So che come inizio non è un granché, ma presto rimarrete esterrefatti.
Simona 🖤

La solitudine che mi accompagna // ShivaWhere stories live. Discover now