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Simona's pov

In ogni caso non è un buon segno che mia madre si preoccupi per me.
Ho paura di ritrovarmela in giro.
Che poi in realtà lei non ha fatto niente, ma è proprio per questo che ce l'ho con lei più che con mio padre.
Come fai a vedere tuo marito picchiare vostra figlia senza muovere un dito? Come si fa a non combattere una cosa del genere e a tacere quando di mezzo ci sono anche le autorità? Come? Quale genitore farebbe una cosa simile?
Mi sdraio sul dondolo fuori casa e inizio a fissare il cielo.
Cosa centro io qui?
Vivo in una casa di ricchi quali sono i miei nonni, il mio migliore amico è assai lontano e non ho neanche da fumare.

"Piccola perché piangi?" Mi siedo facendolo sedere accanto a me

"Sai la zia mi ha richiamata anche oggi" dico io asciugando le lacrime

"Non devi più avete paura di loro, sei al sicuro con noi "

"Ma il fatto è che loro sanno dove trovarmi, non sarò mai al sicuro finché sono rintracciabile per loro" dico io

"O meglio non mi ci sentirò" aggiungo guardando negli occhi il nonno

"So che con voi sto al sicuro, ma in fondo sono stata troppi anni con loro"

"Tranquilla, per qualsiasi cosa tu chiamami, ti risponderò sempre" mi dice sorridente

"Ti va di mangiare?" Sa che in certe situazioni non riesco a mangiare...

"Mi viene da vomitare al solo pensiero"

"Allora vai in camera a fare i compiti" mi alzo, gli do un bacio sulla guancia ed entro in casa.

Saluto la nonna, prendo le scale e apro la porta di camera mia.
Che cazzo ci fa qui?

"Chi ti ha fatto entrare?" Chiedo acida

"Tuo nonno, mi sta simpatico sai"

"Non mi va tanto a genio come mi hai trattato prima in classe, sai?" Mi dice lui severo e di tutta risposta io sbuffo

"Che vuoi?" Dico

"Chiedimi scusa" dice ed io lo guardo male

"Okay okay non sei una ragazza normale tu, lo sai?"

"Okay basta guardarmi male, lascia lo zaino giù ed usciamo" dice

"Va bene" dico io, forse mi farà bene distrarmi un po' con Andrea

Scendiamo dalle scale e guardo mio nonno che mi sorride complice, io faccio roteare gli occhi e gli mando un bacio, poi esco di casa con il ragazzo.

"Sai è strano che ti abbia fatto entrare mio nonno" dico mentre mi siedo sulla panchina mia e di Marco...

"Perché?"

"Marco non gli piaceva, diceva che mi portava sulla brutta strada, non l'ha mai fatto entrare" dico

"Questo è il fascino di Shiva" dice lyu ammiccando

"Shiva?" Chiedo io

"Sì, io" dice fermandosi un attimo per poi fissarmi

"Ecco io rappo e Shiva è il mio nome d'arte" dice tutto d'un fiato per poi girarsi dall'altra parte

"Con me non devi mica vergognarti, anzi perché non me l'hai detto prima?"

"Non lo so mi sembravi una così snob"

"Tu stai dando della Snob a me?" Dico ridendo e anche lui scoppia a ridere

"Dai fammi sentire come te la cavi allora" dico subito dopo

"Sto ancora registrando i primi pezzi" dice con un sorriso strano

"Tu non mi pigli per il culo, dai non vergognarti" dico io iniziando a fargli il solletico come ai bambini piccoli

"Farmi il solletico non mi farà cambiare idea" dice lui

"Cosa ti farebbe cambiare idea?" Chiedo io

"Non saprei" dice lui poco prima di appoggiare le sue carnose labbra sulle mie dando vita ad un bacio passionale, che ci travolge entrambi

"Scusa non dovevo" dice lui staccandosi da me e andandosene via

"Dove cazzo vai?" Gli urlo contro seguendolo

"Lontano"

"Non dire minchiate, l'hai detto anche tu io non sono come le altre, non provare ad andartene" dico incazzata

"Appunto non sei come le altre" le nostre labbra si uniscono di nuovo, gli metto le mani tra i capelli e lui con una mano mi stringe la vita e con l'altra mi accarezza il collo.

"Non sei come le altre" sussurra sulle mie labbra

"Non lo sei affatto" mi dice ancora

"Cosa sta succedendo?" Chiedo io poco prima di vedere tutto sfocato.

La solitudine che mi accompagna // ShivaDonde viven las historias. Descúbrelo ahora