6 • un ultimo bacio

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Giovedì 6 dicembre
2018

Quella mattina si sentiva particolarmente felice. Fece colazione con calma e uscì di casa col suo zaino dopo aver stampato un bacio sulla guancia della madre e un altro su quella del fratello, che lottò un po' -fallendo miseramente- per sfuggire dal suo affetto. L'avevano decisamente presa bene. Seokjoong aveva semplicemente fatto un sorrisetto chiedendogli chi fosse il ragazzo che gli piaceva. Mentre la madre, un po' confusa, gli fece notare che aveva un gran successo con le ragazze e che non avrebbe mai pensato fosse così anche coi ragazzi. Per lei questo non era un problema, semplicemente non lo aveva mai preso in considerazione e perciò si sentì un po' superficiale.

Aspettava il momento di poterlo dire anche a suo padre. Non sapeva come avrebbe potuto prenderla ma voleva dirglielo, stava iniziando a sentirsi libero di vivere come tempo prima, prima delle preoccupazioni. Il suo orientamento sessuale non doveva essere un problema degli altri e assolutamente non lo era. Lui stava bene così, non sentiva il bisogno di urlarlo al mondo, anche se non ci sarebbe stato nulla di male nel farlo. Voleva solo poter essere se stesso con le persone a cui teneva.

Salì in autobus non appena esso sostò alla sua fermata e si andò a sedere in un posto con due sedili liberi, tenendone come sempre uno occupato per Yoongi che sarebbe arrivato qualche fermata più avanti. A quell'ora era poco affolato e prendendolo abbastanza vicino al capolinea non c'era molta gente.

Dopo un po' vide il suo amico entrare dalle porte davanti e fece un ampio sorriso. Yoongi si chiese cosa diamine gli fosse successo per essere così felice di prima mattina, in un giorno scolastico. Gli si avvicinò e gli si sedette accanto togliendosi le cuffiette.

«Come mai così felice, hyungie?» chiese per poi sbadigliare. Era rimasto sveglio tutta la notte per leggere dopo un pomeriggio estenuante di partite ai videogiochi con suo fratello, e per un po' giocò con loro anche suo padre tornato da lavoro. Era davvero distrutto, lui aveva bisogno di dormire tutte le ventiquattro ore di cui era composto un giorno, e già parecchie era costretto a passarle "sveglio" per via della scuola. Però gli era piaciuto giocare con suo padre e suo fratello, sebbene facesse un po' pena ai videogiochi si divertiva ugualmente.

Jin sorrise ancora di più alla sua domanda.
«Non immagini cosa sia successo ieri!»
Okay, non era nulla di che, non aveva mica scoperto ieri cosa gli piacesse, ma aveva comunque fatto coming out con due terzi della sua famiglia. E lui era nato per brillare, non per stare nascosto.

Era talmente allegro che un po' di curiosità la provò seppur fosse mezzo addormentato. «Dai dimmi, ora sono curioso.» E Jin iniziò subito a parlare euforico: «Ieri sera, mentre stavamo cenando ho-cazzo...» e poi si morse l'interno della guancia. Va bene che ora si sentiva nuovamente libero da ogni oppressione sociale ma quello che aveva davanti non era sua madre o suo fratello. Quello era Yoongi. Non doveva saperlo, non serviva lo sapesse. Si diede dello stupido, voleva condividere il suo buon umore con lui ma si era imposto di non farlo. Stupido. Non poteva rovinare l'amicizia più importante che aveva in questo modo.

«Che ti prende ora?» chiese Yoongi con una faccia stranita. Proprio alle sette e mezza di mattina il più alto, doveva fare questi giochetti, costringendolo a mettere in moto il suo cervello?

«Ehm no niente... solo...», si guardò intorno nella speranza di trovare qualcosa di entusiasmante da dirgli, «mi hanno chiamato quelli del provino e mi hanno detto che ho superato la prima fase.»

Yoongi trovò vagamente sospetto il cambio di tono di Jin, la sua foga si era ammosciata di colpo. Da quando quel ragazzo era diventato così difficile da leggere per lui? «E non è una cosa bella?» chiese cercando di capire il suo comportamento, d'altronde si era impegnato tanto per quel provino e sperava anche lui che lo passasse.

•°sᴏғᴛ ɢᴜɪʟᴛʏ ᴄʜᴇᴇᴋs°• || YoonJin ||Where stories live. Discover now