21 • eccoci

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Venerdì 7 dicembre
2018

Vedeva due sagome scagliate l'una sull'altra, non ne riuscì a definire più i contorni dal momento in cui calde lacrime gli appanarono gli occhi, supplicandolo di poter fuoriuscire da essi e correre finalmente libere sulle sue guance. Le lasciò fare, passivo, come lasciò fare quei due, anche lui avrebbe voluto correre via, libero dai suoi sentimenti, ma era immobile. Come si sarebbe dovuto sentire? Arrabbiato? Deluso? Tradito?

Non si sentì di certo arrabbiato, con chi sarebbe dovuto esserlo poi? Non ne aveva nemmeno il diritto. Namjoon poteva fare ciò che voleva, d'altronde non stavano insieme e non si conoscevano per nulla. Non avrebbe avuto senso avercela con lui. Mentre Yoongi... lui non sapeva nulla di ciò che provava Seokjin, gli aveva sempre tenuto tutto quello nascosto, e come poteva vedere, anche lui gli aveva nascosto qualcosa. Forse di questo era deluso, di non essere riuscito ad essere sincero con lui al cento per cento, e dedusse che l'amara conseguenza fosse proprio quella, per analogia anche Yoongi era stato poco limpido, e probabilmente aveva avuto bisogno di un aiuto che non aveva ricevuto da lui. Sarebbe dovuto stargli accanto e invece gli aveva mentito e si sentiva quasi come se fosse lui la causa dei possibili problemi di Yoongi.

Provò a fare un respiro profondo che uscì fuori spezzato a metà, esattamente come si stava sentendo anche lui. Forse era anche arrabbiato -ingiustificatamente- con Namjoon che non stava fermando Yoongi ma lo assecondava. Sarebbe dovuto esserci lui lì, ad abbracciare il suo migliore amico, accarezzargli ogni ciocca dei suoi soffici capelli neri e baciargli le morbide guance, confortarlo e farlo sentire al sicuro. Invece agli occhi di Jin, Namjoon si stava in qualche modo approfittando delle insicurezze di Yoongi, e questo non lo accettava, se voleva aiutarlo non aveva capito che quella non era la strategia giusta. Namjoon adesso era una persona un po' meno bella per lui, aveva giocato con i suoi sentimenti, probabilmente senza nemmeno accorgersene, e ora lo stava facendo con quelli di Yoongi. Perché si stavano baciando? Cosa cazzo passava per la testa del suo Yoongi? Perché non riusciva a capire il suo amico? Dio, era così frustrato e impotente.

Scosse la testa e si strofinò le maniche della felpa sul viso, eliminando ogni traccia bagnata sperando che quel gesto si riflettesse anche sui suoi sentimenti. Avrebbe smesso di dare la colpa a Namjoon. Però non riuscì a stroncare quel suo osservare ostinatamente i due, vide come Yoongi venne sbattuto al muro, in un gesto impulsivo. Strinse i denti, lui lo avrebbe trattato decisamente meglio, come quel pallido fiore meritava di essere curato. Non come un corpo da baciare egoisticamente, ma come l'anima bisognosa d'amore che era. Com'era possibile che Namjoon, pur guardandolo in quei teneri occhi, non lo avesse capito?

Le loro labbra si toccarono di nuovo e lo stomaco di Seokjin si contorse accartocciandosi su se stesso. Fece un passo indietro appoggiandosi al muro, suo unico sostegno in quel momento. Avrebbe dovuto baciare lui quelle piccole labbra e stringere quell'esile corpo al proprio. Lui sapeva come prendersi cura di Yoongi. Sentì nel petto riaffiorare quei sentimenti dimenticati -o meglio repressi- che provò anni prima. Forse erano sempre rimasti là, non lo avevano mai lasciato solo, li aveva semplicemente ignorati per più tempo possibile cercando di salvaguardare l'integrità della loro amicizia, e avrebbe fatto bene ad ignorarli nuovamente se non voleva perdere Yoongi. Avrebbe pure chiuso con Namjoon se il suo migliore amico ne fosse stato attratto in qualche modo.

Doveva reagire per una volta, non poteva stare lì a farsi ferire dai suoi occhi e dalle immagini che vedevano. Dovette fare appello a tutta la sua forza di volontà per uscire da lì e tornare al tavolo, nella speranza che i segni del pianto non fossero troppo evidenti. Ogni passo che faceva corrispondeva ad una lacrima segregata, così arrivò al suo posto e si sedette con la testa china.

«Seokjin-Hyung! Finalmente sei tornato, il cibo non è arrivato da molto» disse Jackson allegro, al ché Jin accennò un piccolo sorriso, «dove sono gli altri due?» chiese confuso.

«Oh... loro sono... sono ancora al campo, io ero a fare una telefonata, ora gli mando un messaggio per avvisarli» rispose Seokjin con la voce lievemente tremante. Jackson si accorse che qualcosa non andava, forse aveva ricevuto una brutta notizia in quella chiamata, pensò, voleva chiedergli cosa avesse ma era praticamente uno sconosciuto per lui, si stava preoccupando ma non voleva risultare indiscreto.

«Ehi Hyung, è tutto okay?» chiese Jackson gentile, in realtà non si aspettava grandi cose da una possibile risposta, se gli fosse successo realmente qualcosa di brutto di sicuro non lo avrebbe raccontato a lui. Seokjin gli sorrise posando il cellulare sul tavolo, apprezzava il suo genuino interesse. «No nulla di che, comunque li ho avvisati, staranno arrivando.»

Jackson non potendo far nulla per farlo stare meglio, cercò di distrarlo raccontandogli aneddoti imbarazzanti su "BamBam", il ragazzo che gli stava seduto accanto e che per questo continuava a schiaffeggiargli il braccio. Un po' la cosa stava funzionando ma non abbastanza da fargli smettere di sentire quelle tenaglie stringere il suo cuore affranto. Prese le sue bacchette e iniziò a mangiare mentre il ragazzo continuava a farlo sorridere. Ogni chicco di riso se lo sentiva scivolare dentro la gola e lo mandava giù a fatica, dimenticandosi di masticare.

Yoongi e Namjoon si apprestarono a tornare dagli altri. Yoongi prima gli aveva semplicemente mostrato il telefono per fargli leggere gli ultimi messaggi, non disse più nulla. Realizzò di aver baciato il suo compagno di squadra e se ne vergognava a morte. Sì, perché il suo non era assolutamente imbarazzo, era proprio vergogna. Un amaro e profondo turbamento che lo assalì dopo essersi reso conto di come avesse agito in modo impulsivo e sconsiderato. Aveva baciato un fottuto ragazzo, e la parte peggiore stava nel piacere che aveva provato nel farlo. Non importava tanto il fatto che fosse Namjoon, ad entusiasmarlo in quel modo fu il fatto di sapere che era un uomo come lui. Non capiva se era per semplice curiosità o altro. Tutto ciò lo spaventava, era così sbagliato che lui facesse certe cose con un ragazzo, ed era sbagliato anche il solo trovarle eccitanti o curiose. Era successo, aveva fatto una cazzata che non si sarebbe mai perdonato, ma era finita là. Non avrebbe più tentato nessun altro approccio con qualcuno del suo stesso sesso. Anzi, al momento gli stava rivoltando l'idea di un qualsiasi gesto o pensiero riguardante la sfera sessuale con chiunque.

Si sentiva sporco mentre prendeva posto vicino a Seokjin, lo aveva guardato appena accennando un sorriso poco convinto. La sensazione che provò al suo sguardo fu quella di essere giudicato, come se sapesse, come se tutti i presenti sapessero. Sapeva che Jin era un tipo aperto e questo lo rassicurò molto, ma non riusciva a fare a meno di sentirsi così inadeguato. Non spiccicò una parola ed era troppo indegno per guardare il suo Hyung. Baciare Namjoon era stata la cosa più stupida che avesse mai potuto fare e ne avrebbe pagato le conseguenze.

«Eccoci! Stavo stracciando Yoongi» abbozzò una risatina Namjoon sedendosi anche lui. Guardò Jin mangiare, era stupendo. Non si sarebbe più permesso di fare una cosa del genere, d'ora in poi avrebbe pensato unicamente a conquistare Seokjin.
















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Angolo dell'indecenza

Buonanotte piccoli semi di soia.

Non è più corto del solito, sono stati gli ultimi ad essere più lunghi lol. Apparte gli scherzi, è semplicemente giusto per ciò che volevo raccontare.

Non so sinceramente con chi io stia empatizzando di più. Voi siete #teamYoonnie o #teamJinnie?

Fatemi sapere che ne pensate!

Fatemi sapere che ne pensate!

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•°sᴏғᴛ ɢᴜɪʟᴛʏ ᴄʜᴇᴇᴋs°• || YoonJin ||Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang