Capitolo 8. Omicidi, oggeti scomparsi e ragazzi snervanti

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Alla fine intervista speciale ad Arsené Lupin!
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Il carrilion era scomparso! Era scomparso maledizione!

Teoricamente potevano averlo tranquillamente comprato, però sembrava troppo costoso, e per l'acquisto di qualcosa del genere ci sarebbe voluto minimo una mezz'oretta buona per firmare tutti i documenti...

Poi un'omicidio in pieno giorno! Poteva commetterlo solo un pazzo! La confusione regnava sovrana nella mia testa, impedendone di pensare lucidamente.

Ora devo solamente...

- No!

Ecco...

- Ascoltami...- cominciai stando appoggiata all'uscio della porta

- Ascoltami tu! Vuoi dire che per ben 5 anni ci hai lasciati come dei merluzzi a Londra, e invece con quel emerito ignorante del cavolo, passeggiavi per la cittá?!- diciamo che mi immaginavo un'esplosione di nervi ed insulti molto piú...da Sherlock

- Ti vuoi calmare? Il fatto che io sia stata insieme a lui...- mi morsi la lingua accorgendomi di quello che avevo appena detto

- INSIEME?! Stai scherzando spero?- Sherlock stava camminando nervosamente avanti e indietro per la stanza come un ossesso

Roteai gli occhi.

- Questo non é importante...o almeno non a confronto a una cosa che sará "fantastica" per te...- dissi cercando di mantenere la calma

In quel mmomento stavo conversando con William Sherlock Holmes, che avevo trovato, a differenza del francese, in camera sua. Lupin invece era a fare due passi, per cito le parole di Sherlock "Fare evaporare il fumo dalle orecchie".

Frase strana anche per Sherlock, non credete?

Il ragazzo si giró di scatto verso di me, come colpito da un fulmine. In faccia aveva stampato un sorrisetto malizioso.

- Non mi dire che...

- Sí abbiamo un caso caro mio- dissi cercando di liberarmi dal suo strito-abbraccio

Mi alzó da terra e cominció a farmi volteggiare per la stanza. In faccia aveva stampato un sorriso sornione

- Oh Irene! Finalmente hanno amazzato qualcuno! Che bello!-

Invece io avevo lo stomaco in subbuglio, e il mio amico lo dovette notare perché mi fece toccare subito i piedi per terra.

- Di che si tratta?-

- Io e Paul...- comiciai

- Ma si puó sapere perché quel tipo è SEMPRE dove ci sei tu? Non ti sembra ehm...strano?-

Sbuffai contrariata cercando di non peggiorare la situazione mentale in cui si trovava Holmes.

- Va bene va bene...la smetto! Quindi? Chi è morto?-

- Hai presente la bottega in cui siamo entrati stamattina?- il ragazzo annuì -Il direttore è stato assassinato-

Lui boccheggió per qualche secondo. Sembrava che per la prima volta nella vita non sapesse cosa dire o obbiettare, come in genere faceva molto spesso, anzi sempre.

- Ma la cosa più strana...e che non so se è importante per il caso...- un dubbio mi assalí ancora una volta

- Cosa?

- C'era un carrilion quando eravamo entrati lì insieme, ma quando è stato trovato morto, non c'era più-

- Strano, veramente strano Irene...sembrava abbastanza costosa come cosa...ma a chi poteva interessare?- mormorò sedendosi pensoso sul letto

Sherlock, Lupin e io. Quando qualcosa ritornaWhere stories live. Discover now