Percezione millimetrica. (Thomas)

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"Il viso paffuto di un ragazzetto appena sedicenne contornato da lentiggini, una spalmata sulle gote, una spruzzatina sul naso, perfino una piccola parte sulle labbra; i capelli biondi, forse dorati, ricordavano minimamente il colore del grano, appiccicati al volto e al terreno circostante: stava girato su un lato, la bocca semiaperta indicava un riposo beato e due denti che spuntavano davano un tocco fanciullesco, due denti come quelli di un coniglietto, di quelli che aveva a sette anni, uno di quelli di suo padre, denti piccoli, bianchi di una delicatezza assurda.
Le mani, adagiate una sul petto e l'altra per terra a perfetto contatto con il secco terriccio, erano chiuse e stringevano un'emozione tra le nocche e le lunghe dita sporche di terra con le unghie rosse.
Il fresco sole di febbraio gli solleticava il collo e gli picchiettava sulla fronte, leggermente corrugata in un'espressione quasi arrabbiata, una di quelle che fanno i nonni quando dormono; il petto si gonfiava e si abbassava scandendo perfettamente i delicati sospiri di Thomas, chissà cosa sognava tanto beatamente. In mezzo si girasoli lui dormiva scandendo i battiti del cuore con il petto, cullato dal vento tiepido che ogni tanto distraeva la quiete. Potrei toccarlo, accarezzarlo, o dargli un bacio, magari. Ma forse lo sveglierei, peró a delle labbra morbide, sanno di zucchero di canna. Sarà un bacio breve.
Forse sono innamorata, Thomas.
Ti amo,
Buon compleanno."

-Diciotto anni, Thomas?-

-Sì- sussurra stringendo quel foglio a righe blu tra le mani, leggeva le ultime ultime righe senza fermarsi:

-Diciotto anni.-

Una descrizione impeccabile del ragazzo.

Una percezione millimetrica della situazione creatasi.

E forse lei c'era lì.

E forse io ci sono lì.

Thomas...

Ti amo...

Dovrei postarlo domani o a mezzanotte per il compleanno di Thomas ma so già che molto probabilmente dormiró quindi lo posto adesso, vi prego di prestare particolare attenzione a ció che ho scritto per il semplice motivo che Thomas è la persona a cui tengo di più tra tutti e quattro, la prima vera persona che mi ha fatto capire quanto per me una persona lontana possa diventare importante, è forse sono parole stupide ma lui è forse la persona che mi ha spinta ad amare quelli che sono i Måneskin. Non ringrazieró mai abbastanza loro e lui per tutto quello che hanno fatto è che stanno facendo.

Thomas...

Io ti amo.

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