Scandalo. (Thomiano)

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Già dal titolo avete capito, attenzione: maneggiare con cura🔥







La fine del concerto portava le sue conseguenze sulle fronte intrise di sudore dei ragazzi appena usciti per tornare nella loro amata Roma. Arrivati e sistemati Damiano andó sul balcone ad accendersi una semplice sigaretta, un'abitudine che aveva era quella di accendersela sempre a fine concerto ma con il finestrino basso e il vento tra i capelli:

-Non dormi?- La domanda di Thomas fa sobbalzare Damiano che tra l'altro era in canottiera, a novembre poi:

-Non ho sonno.- la presa stretta del biondo da dietro stupisce Il moro che si affretta ad ignorarla e a continuare imperterrito a guardare avanti, la sua Roma illuminata:

-Neanche io.- Thomas sorride, Damiano riesce a sentirlo.

Tempo qualche secondo, sarà una manciata di secondi, brevissimo tempo, i due erano in una camera illuminata da una lampada di sale che conferiva alla stanza un colore arancio:

-Non hai ancora sonno?- Chiede il ragazzo corvino a Thomas, intento solo a gemere e urlare il suo nome:

-No...Non ancora...-Era un urlo spezzato dal gemito frenetico di Thomas che tra graffi e morsi stava impazzendo:

-Se resisti oggi, resisterai per sempre, Thomas.-

Damiano si stacca dal suo petto violaceo solo per guardarlo negli occhi e sussurrargli qualcosa all'orecchio:

-Stenditi Thomas.- una proposta indecente fuoriuscita dalle labbra di un ragazzo che sembrava innocente mentre fumava la sua sigaretta, Thomas non ci pensa due secondi ad eseguire il suo ordine; avvantaggia il lavoro di Damiano slacciandosi la cinghia dei jeans, liberando l'erezione evidente e lasciando poi che la mano del compagno lo toccasse in tutti i modi, in tutti i punti:

-Lunga vita al re...- prova a dire gemendo, ma due labbra soffici, calde e vogliose della sua pelle lo bloccano.

I Made You A Playlist [short stories]Where stories live. Discover now