22.La fatina Jimin è un'ottima voce della coscienza

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Era passata circa una settimana, ed Hoseok era molto felice di come stavano andando le cose.
La prima squadra che avrebbero affrontato, giocando in casa, sarebbe stata la nazionale under 21 della Cina.
"Ragazzi, mi raccomando. La formazione cinese gioca molto sull'attacco, quindi mi aspetto una difesa eccellente ed un buon contropiede."
Seokjin annuì. "Nessun problema, mister. Anzi, ho trovato nello spogliatoio questo sketchbook e ci sono un sacco di tipologie di schemi sulle quali lavorare. Non so di chi sia, ma è semplicemente geniale."
Hoseok prese la parola, desideroso di informare i suoi compagni. "Quello è di Yoongi-hyung, è pieno di informazioni utili."
Il ragazzo appena nominato arrossì, mentre tutta la squadra gli faceva i complimenti per l'ottimo lavoro che aveva fatto.
"Grazie ragazzi, davvero. Spero che ciò che ho scritto possa essere in qualche modo d'aiuto."
Il rosso era felice che il suo amico stesse ricevendo attenzioni dai ragazzi, se lo meritava decisamente. Sapeva che per lui il calcio era importante, e non potendo giocare quello era un contributo considerevole.
Mentre si allenavano, Hoseok e Jimin discutevano ampiamente a proposito di tutto e di più.
"Allora, fammi capire, tu pensi di piacere a Jungkook, giusto?"
La fata del campo annuì. "Esatto..."
Hoseok sorrise, comprensivo. "E tu?"
"Io... Io cosa?"
"Dimmi, che cosa provi?"
Jimin arrossì fino alla punta delle orecchie, ma la sua voce era molto seria. "Assolutamente nulla, hyung. Mi è indifferente, è solo un amico."
Il rosso sospirò. "Fingerò di crederti."
Il ragazzo dai capelli rosa annuì. "Ed io fingerò che tu e Yoongi-hyung siate semplicemente amici. Perchè dai; si vede lontano un miglio che lui ti piace."
Fu il turno di Hoseok di arrossire.
"N-non mi piace, okay?"

Eppure... quello che gli aveva detto Jimin continuò a tornargli in mente per tutta la durata degli allenamenti, ed anche la sera, sembrava la voce della sua coscienza.
"Hobi, sei silenzioso. Va tutto bene?" Yoongi era preoccupato, così gli chiese se aveva voglia di fare un giro fuori.
"Cosa ti rende così pensieroso?"
Il minore si morse il labbro. "Veramente, non mi sta succedendo niente di che... come mai?"
"È che di solito sei sempre così carico, stasera sembri giù di morale."
Hoseok sospirò, pensando a quale scusa poter inventare.
"Sono in ansia per la partita." Si giustificò, ed era in parte anche vero. "È il primo torneo continentale dove gioco da capitano, sai hyung?"
Yoongi annuì. "Hobi, andrà tutto bene. Oh... Joonie mi ha mandato un messaggio, chiede se possiamo comprare alcune cose che mancano in dispensa, poi ci ridanno i soldi che abbiamo speso."
Il rosso annuì. "Volentieri. C'è un negozio qui vicino, possiamo comprare tutto lì."
Era una serata tranquilla, la strada era illuminata da qualche lampione qua e là, e la presenza dello hyung lo rassicurava in modo incredibile.
Yoongi sembrava stare bene, anche rispetto al suo disturbo, ed infatti scherzarono e risero per tutta la strada verso il supermercato.
"Lo sai qual'è il colmo per un giapponese innamorato che si fa male cadendo?" Domandò ad un certo punto il maggiore, mentre compravano quanto serviva loro.
"Oddio... non so se voglio davvero saperlo, Yoongi-hyung." Era certo che quella sarebbe stata una delle battute del solo ed unico Kim Seokjin.
"Dire 《ai》."
"YOONGI!" Hoseok lo colpì al braccio con un pacchetto formato famiglia di riso.
"Hey, Hoseokie, niente violenza sui più grandi." Lo redarguì ridendo l'amico.
"Vorrai dire anziani."
"Prima o poi un calcio in culo non te lo toglierà nessuno..."
Ah, i calci in culo di Yoongi. Probabilmente, la sua prima parola doveva essere stata proprio Calci, o magari culo... non poteva saperlo.
"Aish, andiamo a pagare. Riso, uova, latte..." il rosso elencò i vari prodotti. "Abbiamo preso tutto." Disse Poi, trascinandolo verso le casse.
L'impiegata, una giovane ragazza che stava facendo tirocinio, lo riconobbe. "Scusi... lei è Jung Hoseok, il capitano della nazionale under 21?
Il ragazzo annuì. "È un piacere. Non hai bisogno di darmi del lei, come ti chiami?"
"Hanlee. Io e il mio ragazzo siamo grandi fan della squadra, buona fortuna per l'incontro per la Cina e... oh, ecco il resto. Passate una buona serata."
Il rosso annuì, salutandola e ringraziandola di tutto.
"Che cosa carina, condividere l'amore per uno sport con la persona che si ama." Sospirò Yoongi.
Proprio bello pensò Hoseok, ma si limitò ad annuire, tenendo tra le mani le borse della spesa. Non voleva che fosse il maggiore a portarle, era desideroso di assumersi le proprie responsabilità in quanto capitano.
La strada non era molto trafficata, passava solo qualche auto di tanto in tanto, lasciando dietro di sè qualche scia grigia che andava ad inquinare l'ambiente vicino a loro: belle villette con alberi (molti di essi sempreverdi) che ne decoravano i giardini, tutto sommato un bel quartiere.
"Dici che facciamo in tempo per cena?" Il rosso era dubbioso.
"Sì, direi che possiamo farcela. Dopotutto eravamo a fare una commissione, mica a scopare come staranno facendo Jungkook e Jimin."
"Cosa?!" Hoseok rimase un momento a guardare l'amico.
"Scherzavo, dai."
"Ma... Jimin mi ha detto che secondo lui, Jungkook si è interessato alla nostra fatina."
Yoongi sospirò. "Io non posso dire niente, mi dispiace." Rise, facendo l'occhiolino ed un sorriso tenerissimo.
Il rosso annuì. "Va bene, va bene, ma prima o poi secondo me si metteranno insieme, sono sicuro che Jiminie ricambia."

Ad un certo punto, un cagnolino si fece vedere dall'altra parte della strada.
"Che carino!" Hoseok aveva gli occhi lucidi per la felicità. "Secondo te si è perso? Magari è un trovatello." Suppose, incerto.
"Magari abita in una di queste case qui... ma ne dubito, altrimenti come mai sarebbe in giro da solo? Le cancellate sono troppo alte per scappare." Aggiunse Yoongi.
"Hyung, sono sicuro che è un randagio. Potremmo portarlo con noi alla sede, così per avere una mascotte!"
Prima che il maggiore potesse dire nulla, l'animale stava già arrivando verso di loro.
"Credo ci abbia sentiti, sai hyu-" Hoseok si accorse solo in quel momento che il cucciolo era in pericolo. Una macchina lo stava raggiungendo a grande velocità, il cagnolino era ancora in mezzo alla strada e si sarebbe fatto del male.
"Potrei correre, sono abbastanza veloce... riuscirei a salvarlo."
"Hoseok ma che cazzo fai-"
Non ci pensò due volte, e quando sentì il cucciolo stretto tra le sue braccia, tutto si fermò.
Sentì il dolore dell'impatto cadendo a terra, attutito dal giubotto che indossava, e l'animale che guaiva spaventato.
Non vide nulla, sentì solo che qualcuno stava urlando il suo nome: Yoongi.
Poi, perse completamente i sensi.

Spazio autrice sadica :D

Hello ladies and gentlemaaaaan...
Okay, forse finire così è da cattivi!
Ricordate i pensieri e i sogni di Yoongi che finivano in tragedia?😂 Ah, la mia crudeltà a proposito di questo non finirà mai~
Cosa sarà successo al nostro piccolo sole?
~Ely❤

𝐓𝐡𝐞 𝐜𝐮𝐫𝐞-𝐘𝐨𝐨𝐧𝐬𝐞𝐨𝐤 ✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora