Chapter Five

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Non appena Roger torna in macchina con due cartoni di pizza fumanti, li prendo fra le mani, reggendoli mentre si siede al posto di guida e fa partire l'auto, inserendosi nuovamente in carreggiata, dirigendosi verso casa mia.
Inspiro il profumo proveniente dal primo cartone.
Mh, sembrano patatine fritte!
Giunti davanti alla mia abitazione, parcheggia l'auto con attenzione ed afferra la mia borsa dai sedili posteriori mentre io mi accingo ad uscire dalla macchina, chiudendo la portiera con il mio fondo schiena, sotto il suo sguardo. Arrossisco lievemente sulle goti, avviandomi verso la porta di casa. Gli porgo le pizze, cercando nelle tasche del mio cappotto le chiavi di casa, prendendo quella giusta per far scattare la serratura e l'altra per sbloccare l'allarme.
Entrati in casa, mi appresto velocemente ad accendere le luci per farlo entrare, dopodiché, chiusa la porta alle sue spalle, mi dirigo al piano di sopra, esclamando un '' Seguimi!'.
Ho pensato sia meglio mangiare in camera mia perché non voglio che le mie coinquiline lo vedano e comincino a far domande inutili o che addirittura ci provino spudoratamente, come Clarissa.
Apro velocemente la porta della mia camera, sospirando sollevata quando mi accorgo di aver lasciato la mia camera in ordine.
In momenti come questi, mi amo!

'' Posa le pizze sulla scrivania, se ti va. Il giubbotto puoi lasciarlo sulla poltrona. ''

'' Già mi chiedi implicitamente di spogliarmi? Corri un bel po', eh? ''

Sbuffo, dandogli le spalle, privandomi del cappotto e della sciarpa, posandole ordinatamente sulla poltrona, per poi voltarmi velocemente verso di lui, notandolo con sorpresa senza giacca. Osservo il suo outfit: una camicia verde petrolio, sbottonata fino al petto, mostrandone gran parte, sfoggiando le sue collane, abbinato il tutto a dei pantaloni e sneaker nere.
È nuovamente di fronte a me.
Mi fissa.
Dannazione, perché lo fa? Ama mettermi a disagio?

" Ho pensato che una pizza con wurstel e patatine potesse piacerti. "

Inumidisco le labbra con la punta della lingua e sembra che Roger sia attratto da questo scena, ma cerco di non provocare delle azioni indesiderate. Mi allontano dal suo corpo e mi avvicino alla scrivania, aprendo la prima scatola, trovandoci una pizza con funghi e prosciutto.
Sarà sicuramente la sua.
Gliela porgo, dopodiché afferro la mia scatola e dei tovaglioli presenti sul ripiano, decidendo di dirigermi a letto, poggiandomi con le spalle allo schienale, distendendo le gambe sul materasso.
Apro il cartone, sorridendo appena nel vedere la mia pizza, pizzicando delle patatine, mangiandole con gusto, mugolando contenta ed affamata.

" Beh, per me è buona! "

" Ovvio che lo è, l'ho scelta io! "

Okay, dovevo aspettarmi questa risposta.
È da Roger Taylor.
Con la coda nell'occhio, lo vedo avvicinarsi al mio letto, sedendosi al mio fianco nella medesima posizione. Sollevo lo sguardo verso di lui, corrucciando la fronte in un'espressione di rimprovero.

" E tu che ci fai nel mio letto? Per te, c'è la scrivania. "

Schiudo le labbra, quando non ricevo alcuna risposta, anzi, si sporge verso di me per rubare delle patatine dalla pizza.

" Mangia, si raffredda. Mh, sono buone! Avrei dovuto prenderla anch'io così!"

Ribadisce, per poi concentrarsi sulla sia pizza senza sollevarsi dal letto, cominciando a mangiare e gustarsi il primo trancio. Decido di imitarlo solo per evitare che la pizza diventi gelida.
Diamine, è ottima!

-

Dopo una decina di minuti, mi ritrovo immobile sul letto con una mano sul ventre, sentendomi ufficialmente sazia, posando, quindi, il cartone vuoto sul comodino, sospirando felicemente.
Mi giro verso Roger, osservandolo alle prese con il cellulare, per la precisione sta scrivendo a qualcuno. Chi?
Oh, ma che mi importa??

Sweet LadyWhere stories live. Discover now