Chapter Fifteen

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Senza rendermene conto, giungo frettolosamente al parco, l'unico luogo, oltre la mia camera, in grado di trasmettermi calma e tranquillità. Afferro un fazzoletto dalla mia borsa, notando il cellulare vibrare.
Una chiamata.
Holland.
Dopo aver pensato cosa fare, decido di rispondere, cercando di non far notare il mio tono post pianto nervoso e disperato, come lo chiama la rossa.

'' Holl, scusami, ma non mi sono sentita bene. ''

'' Pensi, sul serio, che io ti creda? ''

'' Ti prego, fallo. ''

'' E per Darla e Roger, vero? Sono sola, dimmi cosa è successo! Ti raggiungo! ''

'' No, hai ospiti! Roger Taylor, per me, è morto. E' uno stronzo manipolatore! Ed io non voglio avere nemmeno mezza relazione con una persona del genere! Ora, ti prego, voglio stare sola, scusami. Ciao, Holl. ''

Termino la conversazione senza aspettare la sua risposta, per poi osservare lo schermo, non trovando nessuno messaggio di Roger.
Ha trovato pane per i suoi denti!
Inserisco il cellulare in borsa, assorbendo le lacrime con il fazzoletto, cercando di salvaguardare quel poco mascara rimasto, per poi guardarmi nel riflesso di uno specchietto che porto sempre con me, constatando che tutto era in ordine, fortunatamente.
Come ha potuto trattarmi così?
Pensa di usarmi e gettarmi, così?
Perché riempirmi di belle parole?
Perché aveva deciso di non sfiorarmi minimamente?
Perché voleva sentirsi dire che lo amo?
Per spezzarmi il cuore in questo modo?
Un momento, lo amo?
Dannazione, forse sì, ma non lo saprà mai! Mi rifiuto di pensare di dirglielo.

'' Alena? ''

Mi volto verso la direzione della voce, scorgendo Caine, sorridendogli appena, salutandolo, osservandolo mentre si avvicina.

'' Che ci fai qui, a quest'ora? ''

Sollevo il braccio, dando un rapido sguardo al mio orologio.
Le 16:18.

'' Una semplice passeggiata, e tu? ''

'' Lo stesso. Mi piace venire qui quando sono ansioso o devo prendere una decisione. La natura mi rilassa. ''

Annuisco, abbassando il capo, cominciando a camminare con Caine al mio fianco, uscendo lentamente dal parco, per poi avvertire la sua mano sul mio braccio, fermandomi delicatamente.

'' Ti è successo qualcosa? Sei molto silenziosa. E' per Roger, il ragazzo biondo di qualche sera fa?''

Sollevo il capo, incrociando il suo sguardo, annuendo ancora una volta, mordicchiandomi il labbro inferiore, cercando di trattenermi dal piangere, lasciandomi stringere, poi, dalle braccia di Caine.

'' Lui non mi piace, ma cercherò di essere oggettivo. Raccontami tutto. ''

Sorrido dolcemente alle sue parole, per poi cercare le parole giuste, sciogliendo la presa dal suo corpo, cominciando a raccontargli tutto da principio, evitando i dettagli intimi, parlandogli di come ci eravamo disgraziatamente conosciuti fino all'ultimo episodio accaduto qualche ora prima.
Nel frattempo, usciamo dal parco, dirigendoci verso casa mia mentre siamo nel pieno della conversazione, apprezzando infinitamente la sua pazienza e la sua attenzione alle mie parole.

'' Hai un bel caratterino, tu! ''

Mi ruba una piccola risata, distogliendomi dal racconto, per poi riprendere da dove mi ero fermata, constatando che manca qualche isolato alla mia abitazione.

'' Voi due vi volete, è chiaro, lui è incomprensibile. Perché andare in camera con la tipa? ''

'' Non lo so, Cai. Non oo voglio più sapere, per ora. Piuttosto tu, quale decisione dovevi prendere? ''

Sweet LadyWhere stories live. Discover now