Katsuki Bakugou

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Ciaoo! Se siete qui vi meritate già il mio affetto perché nelle introduzioni non sono granché 😅
Ho pubblicato questo primo capitolo prima del tempo perché avevo bisogno di capire se fosse una storia interessante oppure no, se vi va fatemi sapere:)
Vi lascio alla lettura, ma sappiate che la storia ci mette un po' a partire!
-Dylan


Il cielo quel mattino era così limpido da sembrare lontano anni luce. Un piccolo stormo di uccelli volava veloce interrompendo a tratti l'azzurro terso, mentre la città iniziava a svegliarsi in maniera regolare. I treni già fischiavano e decine di ragazzi sciamavano verso le proprie scuole.

Il liceo Yuuei troneggiava solitario sopra qualunque altro edificio, facendo capolino tra i grossi alberi dalla chioma folta che ricoprivano completamente le colline ad ovest della cittadina.
Non spiccava solamente per la propria posizione fisica o per la struttura maestosa: quel liceo era così famoso soprattutto per la reputazione dei propri alunni, ritenuti tra i migliori di tutta la Nazione.

Katsuki Bakugou era sicuramente uno di questi. Con i suoi 18 anni, la sua arroganza e la sua ostinazione, era ad un passo dal diploma: ancora pochi giorni e se ne sarebbe andato da quel posto. Vi si era iscritto cinque anni prima perché sapeva già ciò che voleva, e avere nel proprio storico un diploma conseguito alla Yuuei era quel genere di cose che avrebbe fatto comodo ai suoi piani.
Si vociferava che agli ex alunni più meritevoli e brillanti di quella scuola tutte le porte si aprissero quasi automaticamente, e lui aveva tutta intenzione di rientrare in questa categoria.

In quegli anni non aveva legato praticamente con anima viva, sempre così concentrato sul proprio obiettivo, sempre con la convinzione che nessuno fosse al suo pari. Eijiro Kirishima gli si materializzò accanto all'improvviso, senza chiedere il permesso e senza desistere neanche una volta. Avevano 15 anni e questo ragazzo dai capelli rossi gli cominciò a parlare di videogiochi sparatutto. Bakugou superò la propria perplessità iniziale tentando la strada delle offese e anche quella dell'indifferenza, ma capì presto che sarebbe stato più semplice e produttivo accettare questa specie di amicizia. L'ostinazione era un atteggiamento che apprezzava particolarmente.

"Coglione, vuoi aumentare il passo?!"

Senza ovviamente rinunciare a qualche insulto gratuito di tanto in tanto.

"Ma siamo in orario, Bakugou!" si lamentò l'altro mentre evitava dei gruppetti di ragazzi più piccoli tra i corridoi del primo piano, finendo comunque per accelerare la propria camminata.

Alla fine delle lezioni Kirishima salutò l'amico correndo a casa e Katsuki sapeva perfettamente il motivo di tanta fretta. Per quanto potesse sembrare pigro o tiratardi, Eijiro era uno studente molto preparato. Niente che avesse a che fare con le doti innate di Bakugou: i voti del ragazzo con i capelli rossi erano il risultato di uno studio meticoloso e di una voglia di fare fuori dal comune. Inoltre era amato da chiunque incontrasse, non aveva problemi a socializzare e nel corso degli anni aveva partecipato ad innumerevoli progetti di gruppo. Per questa ragione era stato scelto dal corpo insegnanti come portavoce degli alunni nella cerimonia di fine anno e gli avevano affidato il discorso di chiusura.
Bakugou non ne era invidioso. In cuor suo, da qualche parte nel suo animo, era orgoglioso di quel coglione. Era contento di come gli avesse dimostrato che anche lui potesse essere all'altezza di quella scuola, infrangendo tutti i pregiudizi che inizialmente la gente aveva su di lui.

Nell'atrio ogni studente dello Yuuei aveva un piccolo armadietto riservato, e fu quando aprì il proprio che Katsuki notò una busta da lettere in cima a tutti i suoi libri.
L'aprì senza indugi, notando a malapena lo stemma a caratteri dorati sul retro e lesse la bella calligrafia, sorprendendosi.

Dannato IstintoWhere stories live. Discover now