Solo

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Piccole note di cui non potevo fare a meno:
Grazie per i commenti, per i messaggi in privato, per le visualizzazioni e per il supporto, ma soprattutto GRAZIE per la pazienza. Che lo so che sono un tipo inconcludente ed esasperante, ma VOI mi motivate in una maniera che non pensavo possibile e quindi ho ripreso in mano questo piccolo pezzo di anima per proseguirlo (fino al prossimo blocco creativo eheh).
Grazie a chi c'è sempre stato, a chi ho raccattato nel mentre ed ai nuovi.
Grazie a NSA, bae.
Non siamo in tanti a sostenere queste ship marginali, ma ce l'abbiamo più duro di tutti 🖤
- Dylan

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"Hai riscontrato qualche effetto collaterale in seguito all'iniezione di ieri?"

Bakugou era seduto sul lettino dell'infermeria, Recovery Girl indaffarata a medicargli la ferita all'addome ed Aizawa appoggiato allo sgabello di fronte.

"Allucinazioni, nausea, emissioni incontrollate di Quirk per esempio..."

Il ragazzo fece segno di no con la testa, la faccia contratta per il fastidio pungente sulla carne esposta.

"Che hai fatto dopo l'iniezione?"

Una piccola parte di Katsuki rise perversa a quella domanda.

"Sono stato in camera fermo a letto per quanto più tempo possibile" rispose evasivo.

Lo sguardo del professore lasciava intendere chiaramente che si aspettasse di sapere anche il resto.

"Solo che con gli occhi chiusi nella mia testa era un casino, e per di più sentivo un sacco i rumori dalle altre stanze..."

"Hai avuto a che fare con qualcuno?"

"Sì sono dovuto uscire dalla mia camera perché non ce la facevo più."

"Com'è andata?"

Oh, benissimo...

Bakugou semplicemente fece spallucce.

"Devi dirci qualunque anomalia mi raccomando."

Recovery Girl stese una pomata sulla ferita ormai sottile del ragazzo, si era già quasi rimarginata ma stava lasciando una cicatrice leggermente visibile che tagliava in obliquo circa quindici centimetri di pelle.

Aizawa lo fissava. Nonostante la faccia stanca, quegli occhi appannati e nerissimi sembravano potergli scavare l'anima. Ma Katsuki non si incrinò neanche per sbaglio, quelli che nascondeva non erano certamente affari degli insegnanti o di altre persone in generale.

D'un tratto venne travolto dalle lugubri sensazioni dell'incubo fatto la notte precedente. La nuca gli si imperlò di sudore ghiacciato, il sangue corse veloce agli organi vitali lasciandogli le estremità come morte. Cristo... quegli incubi erano così reali da fargli sentire la sensazione delle corde sulla pelle, il terrore e lo smarrimento fin dentro le ossa.
Ma erano stati solo dei brutti sogni... non c'era motivo di allarmare nessuno.

La vecchia dottoressa fissò bene la benda pulita sul taglio e lasciò la stanza per andare a prendere il necessario per l'iniezione di adrenalina.
L'aria si fece pesante e quasi irrespirabile. Bakugou non aveva dubbi che fosse a causa di Aizawa, la cui presenza poteva essere talmente imponente ed autorevole da sembrare premere contro la volontà altrui.

"In questa storia non sei da solo" esordì l'uomo.
"Mettiti in testa che è un meccanismo ancora in fase di rodaggio, relativamente nuovo... avere dei segreti può avere conseguenze irreparabili e disastrose, lo capisci?"

Gli occhi rossi non si mossero da quel volto e nonostante cercassero di rimanere duri e strafottenti, vacillarono di qualche millimetro.
Anche se erano stati solo brutti sogni forse avrebbe dovuto parlarne. Dopotutto sembravano riguardare l'Accademia e...

Dannato IstintoWhere stories live. Discover now