Profumo

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Il Giovedì rientrarono ai dormitori due ragazzi ed una ragazza.
Mashirao Ojiro spaventò Mineta, entrando nel momento in cui quest'ultimo si stava preparando una merenda al bancone della cucina. Il ragazzo appena arrivato aveva una grossa coda che si muoveva di tanto in tanto come se avesse una volontà propria. Aveva detto di non aver patito poi così tanto dolore diffuso, ma la schiena aveva minacciato più volte di andarsene in frantumi e per questo era rimasto in osservazione più tempo degli altri.
Raccontò di essersi preoccupato moltissimo per il suo quirk, ma la Professoressa Midnight gli aveva mostrato che attorcigliandosi la coda attorno la vita e vestendosi con maglie abbastanza larghe, avrebbe camuffato molto bene la situazione.

Denki Kaminari entrò mentre tutti erano indaffarati con l'apparecchiamento della tavola per cena. Kirishima andò subito ad accoglierlo e a chiedergli come stesse ed il biondo cercò di scherzarci su, ma si vedeva che aveva patito molto.
Disse che il suo quirk consisteva nel poter generare scariche elettriche, ma che questo aveva ripercussioni forti sulle sue energie e che quindi non se la sentiva di dare dimostrazioni per il momento.
Midoriya era molto affascinato da questa capacità e prese a fargli più domande di chiunque altro.

Un urlo improvviso accompagnò l'ingresso di una ragazza strana nell'atrio dei dormitori. Il grido era quello di Hagakure, che per lo spavento diventò tutta invisibile spaventando a sua volta la nuova arrivata.
Mina Ashido non aveva frequentato lo Yuuei, era una degli esterni. Bakugou era sul divano ed in quel momento stava facendo scoppiettare alcune scintille all'interno del palmo sinistro, per entrare in confidenza con il proprio quirk. Si sporse per vedere meglio la nuova arrivata e dovette ammettere che per ora era quella dall'aspetto meno umano. La pelle della ragazza era di un rosa un po' innaturale e le iridi nerissime erano molto più grandi della norma.

"C-ciao" la accolse Iida, per la prima volta un po' titubante.

"Ciao" rispose lei, sorridente nonostante si vedesse che fosse nervosa.
"Mi chiamo Mina Ashido, e vi chiedo scusa per il mio aspetto."

"Non temere" la rassicurò Asui facendo capolino da oltre la cucina.
"Guarda io cosa so fare" ed allungò la lingua di diversi metri facendo sussultare chi ancora non aveva visto quella sua capacità.
Ashido ridacchiò e sembrò distendersi a vista d'occhio.

Quando le chiesero che quirk avesse sembrò rattristarsi un po' e rivelò di poter secernere un liquido acido dalle mani molto corrosivo. Nessuno si attentò a chiederle che cosa avesse dovuto passare in quei giorni siccome le parole di Sero li facevano ancora rabbrividire.
Bakugou pensava di aver intuito qualcosa però, perché il rosa innaturale della pelle di quella ragazza sembrava quello di alcune cicatrici.
"Il fisico può arrivare a rigettare il quirk" aveva detto Sero, e magari l'acido corrosivo di Ashido aveva dovuto imporsi con dolore nel corpo di lei. Katsuki provò un forte disgusto a quel pensiero.

Passavano le ore della giornata conoscendosi meglio e giocando cautamente con i loro quirk. La palestra era il luogo preferito di chi aveva ottenuto potenziamenti fisici, mentre altri si limitavano a guardarli al di fuori delle resistenti finestrelle apposite.
Era da un po' che Bakugou non sentiva più quella sensazione strana che gli faceva perdere il contatto con la realtà, forse sfogarsi fisicamente era la soluzione migliore.

"Kirishima"
Stavano bevendo dell'acqua tra un allenamento e l'altro e al biondo venne in mente di chiedergli una cosa che di tanto in tanto lo disturbava.
"Tu hai avuto modo di conoscere quel tipo con gli occhi diversi? Quello che se ne è stato in disparte il primo giorno..."
Cercò di comportarsi nella maniera più disinteressata possibile.

"Mmmm so solo che si chiama Todoroki e che è stato coinvolto nel progetto pur non frequentando nessuna scuola della Nazione"
Kirishima si asciugò dal sudore con una pezzuola morbida.
"Studiava in casa, o qualcosa del genere."

Dannato IstintoWo Geschichten leben. Entdecke jetzt