Capitolo 20

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Il sole stava tramontando, era stata una giornata infernale e il finale non sembrava essere migliore.
"È il momento Ginevra, non possiamo aspettare oltre" disse Castiel.
Gin annuì semplicemente con un cenno del capo.
Fece veramente fatica a concentrarsi, Castiel aveva ragione era allo sfinimento e la ferita sul braccio certo non aiutava.
Guardò Dean: era bellissimo, esattamente come quella sera al pub quando aveva incrociato per la prima volta i suoi occhi verdi. Avrebbe voluto passarci più tempo insieme, poterlo conoscerlo meglio e lasciarsi andare alla passione che cresceva in lei; dentro di sé sperava davvero che si sarebbe salvata e che avrebbe potuto fare tutto questo.
Si chinò sul suo volto e lo baciò lievemente sulla bocca, poté percepire il suo respiro debole, sentire il suo profumo agrumato e pungente, assaggiare quelle labbra così invitanti. Nonostante non fosse ricambiata, quello fu il bacio più intenso della sua vita fino a quel momento.
Sentí che l'energia stava scorrendo nel suo corpo fino ad accumularsi prima su un braccio e poi sulla mano. Prese il suo coltello d'argento e fece un piccolo taglio sul palmo: i suoi occhi iniziarono a brillare fortemente mentre un paio di gocce di sangue caddero in un bicchiere con dell'acqua. Sam lo prese, Castiel e Bobby sollevarono sulla schiena Dean, gli aprirono la bocca e gli fecero bere qualche sorso.
In pochi secondi la pelle di Dean si illuminò, pareva che le sue cellule si stessero rigenerando, persino i lividi che aveva in viso stavano piano piano sparendo.
Gin si rasserenò vedendo che stava funzionando, si alzò furtivamente e senza farsi notare si allontanò dietro l'Impala. Non si sentiva bene, le sembrava che le fosse passato sopra un treno, poi si appoggiò all'auto e cadde a terra svenuta.

Sam pensò che non fu un caso se suo padre scrisse di Gin nel diario, in qualche modo aveva previsto che lei li avrebbe aiutati, avevano sbagliato a tenerla lontana, li aveva salvati già due volte e ora stava rischiando la sua vita per quella di suo fratello.
Non meritava di morire, era una ragazza fantastica e avrebbe amato e reso felice Dean, esattamente come lo era stato lui con Jessica. Appena Dean si fosse ripreso avrebbero cercato un modo per salvarla.

"Sam... Sam aiutami ad alzarmi. Cavolo ma cos'è successo sono svenuto?! Avevo una ferita sul fianco e ora..." Dean si guardò e proseguí dicendo "Ora è quasi del tutto guarita! Ma come diavolo abbiamo fatto a salvarci?".
Dean guardò suo fratello e dal suo sguardo affranto capí subito che qualcosa non andava, poi gli venne in mente il suo ultimo ricordo: Gin li stava proteggendo dai demoni, inoltre aveva la sensazione di aver sentito il suo profumo e il suo calore, gli sembrò persino di averla baciata.
Si guardò intorno ma non la vide, gli prese il panico e disse a suo fratello: "Sam dov'é Gin? Non l'avranno presa vero!?".
"No Dean non l'hanno presa, però..." rispose Sam.
"Però cosa!!!" lo interruppe Dean, aveva paura di sentire quelle parole.
"Dean, vieni. La tua ragazza è qua, stai tranquillo non è morta figliolo. Anche se debole il respiro c'è ancora" intervenne Bobby che si era intanto avvicinato all'amazzone accasciata a terra e priva di sensi.
"GIN, GIN, GIIINNNN!! AVANTI TESORO RISPONDI!!! SVEGLIATI!! Non puoi lasciarmi! Non puoi farmi questo adesso!" disse disperato Dean prendendola tra le braccia.

L'Amazzone E Il CacciatoreWo Geschichten leben. Entdecke jetzt