IV

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Tom's P.O.V

Stanco della monotonia del mio solito ristorante stellato, quella sera decisi di andare all'Irish pub del vecchio porto. Non avrei potuto fare scelta migliore. Dopo qualche birra, seduto in uno degli ultimi tavoli, la vidi, entrò titubante, e potei constatare felicemente che si stava dirigendo verso la mia zona. Illuso. Non mi notò neanche e si sedette sette tavoli più avanti del mio. Era pensierosa, i capelli legati in un disordinato chignon, il suo corpo minuto dentro quella felpona che si era messa. Per portarla a casa mia il giorno prima,notai che era particolarmente, leggera anzi, eccessivamente leggera. Cercava di fare la dura ma si vedeva da distante che era una ragazza parecchio fragile. Ordinò come me una birra, subito dopo le arrivò un piatto con un panino, improvvisamente  quando si girò per prendere i soldi da dare al cameriere  mi notò. Le sue guance si macchiarono di un lieve tepore e subito si rigiró. Cazzo era proprio bella.
Michelle's P.O.V
eccolo lì, girandomi lo vidi, il suo abbigliamento casual, i capelli ossigenati tutti spettinati e quegli zeffiri che si trovava al posto degli occhi a scrutarmi. Era attento, coglieva ogni mio movimento. Dopo una mezz'ora abbondante finii di mangiare e uscii. Avevo la sensazione di essere seguita ma la scacciai dalla mia mente quasi subito. - ma poi seguita da chi- mi chiesi. Qualche isolato dopo, trovai un piccolo bed&breakfast e decisi di passarci la notte. La vecchina in portineria era stata molto gentile e chiuse un occhio per la mancanza di 10 dollari dal prezzo della camera.

Mi avevano dato le chiavi di una camera a dir poco stupenda. Aveva le pareti di un grigio neutro, una comodo letto matrimoniale ricco di cuscini, un tavolo con una piccola televisione; il bagno era perfetto, piccolo ma grazioso. La camera era veramente confortevole.

La notte non chiusi occhio, ero molto stanca, ma se avessi provato a dormire sarebbero tornati gli incubi di quelle notti.

Non volendo soffrire per il passato, decisi di uscire. Feci più attenzione possibile per non fare casino visto che saranno state le 23. Uscii dal B&B e mi incamminai per centro di new York. La città era più viva che mai, piena di turisti da tutto il mondo, coppie innamorate e persone normali come me che volevano semplicemente gustarsi una serata nel centro della grande mela.
Misi gli auricolari e feci partire la mia Playlist.
Assorta nei miei pensieri non mi resi conto di essere andata a sbattere addosso a qualcosa o meglio, qualcuno.
Tom's P.O.V
Avevo rinunciato a seguire la piccola Michelle dopo che si introdusse in una strada principale e venne sovrastata da altre persone. Decisi di fare una passeggiata. Camminavo a testa alta, esprimendo a tutti la mia evidente superiorità. Ero così convinto di essere il re del mondo che non feci in tempo ad accorgermi che una ragazza mi venne addosso. Poco garbatamente le urlai che cazzo aveva in quella sua testa ma subito dopo mi rimangiai le parole che avevo appena pronunciato. Quando la ragazza alzó lo sguardo non potei fare a meno che sorridere. Era lei. Michelle. Era evidente che fosse imbarazzata -nessuno sa resistere al fascino di Tom Felton- pensai. La salutai, e lei salutò me. - "che cosa ci fa una bambolina così fragile in una città così grande a quest'ora?" le chiesi scherzando "la -come la chiami te- bambolina fragile ha il diritto di fare quello che vuole, e te invece avresti il dovere di farti i cazzi tuoi" mi rispose freddamente. Come osava mancarmi di rispetto? Io mi limitati a ghignare e lei fece retromarcia per tornare da dove era venuta. Questa volta la seguii.

Suddenly Togheter ~//^Tom Felton ^//~حيث تعيش القصص. اكتشف الآن