VI

556 25 1
                                    

Non sapevo proprio che fare, dovevo andare a cena con un uomo che a malapena conoscevo, e se non ci fossi andata chissà che cosa mi avrebbe fatto...

Nella borsa non mi ero neanche presa un vestito, quindi decisi di tornare a casa dalla finestra, prendere qualche soldo in più e anche qualche bel vestito.

Ero arrivata alla mia palazzina... Non volevo entrare... Non di nuovo.

Però dovevo, avevo finito i soldi e senza quelli non potevo pagarmi la stanza.

Salii una decina di rampe di scale per poi arrivare alla mia finestra.

(le scale anti Incendio erano esterne, ad ogni rampa di scala si trovava una finestra)

Lentamente la aprii e mi ci fiondai dentro, presi tutto il salvadanaio, buttai a casaccio tutti i miei vestiti dall'armadio alla valigia poi velocemente uscii senza che nessuno se ne fosse reso conto.

Al B&B

-cazzo non ho neanche un vestito decente!?- urlavo per tutta la stanza..

Non potevo andare avanti così...

Prima di tutto controllai quanti soldi avevo preso, e con mio stupore potei notare che quel salvadanaio era tutt'altro che vuoto.

I soldi per il College di sicuro non mancavano.

Mi affrettai, presi qualche dollaro, lo misi nel mio portafogli e nascosi il salvadanaio nella valigia.

Erano le 17... Avevo pochissimo tempo!

Uscii dalla mia stanza e girovagai per il centro di new York alla ricerca di un vestito degno di nome.

Trovai una piccola boutique in una viuzza secondaria, ci entrai.

"buongiorno cara" mi accolse la calda voce di una donna sulla cinquantina che mi sorrideva

"buongiorno anche a lei signora" risposi cordialmente io.

"di che cosa ha bisogno signorina? Un cappotto? Un paio di scarpe? Una sciarpa?" mi domandò gentilmente

"a dire il vero io cercavo una vestito elegante ma non troppo lungo" affermai.

Le spuntó un sorriso a trentadue denti e se ne scappò nel magazzino prima di accennarmi un "torno subito".

Effettivamente così fece, tornò qualche minuto dopo con un mucchio di vestiti in mano "susu cara, vada in camerino e li provi".

immediatamente mi diressi nella sezione camerini ed uno alla volta provai quei vestiti, non me ne andava bene nessuno...

Troppo stretto, troppo largo, troppe balze, troppo lungo, troppo corto...

Alla fine trovai il mio abito, mi calzava a pennello, mi fasciava il Busto alla perfezione e poi in vita si apriva in una graziosa gonna con del tulle che arrivava a metà coscia.

Ovviamente l'abito era tutto nero, il mio colore preferito.

Uscii dal camerino e alla commessa scappò un urletto di gioia "tesoro sei semplicemente fa-vo-lo-sa!!" io sorrisi.

A quell 'abito abbinai delle scarpe col tacco semplici nere e una pochette tempestata di piccoli Swarovski.

Pagai il tutto alla cassa e me ne filai a "casa".

Qualche ora dopo...

Avevo finito di farmi la doccia, mi ero stirata i capelli, truccata con del tenue ombretto agli occhi, una linea di eye-liner, del mascara e una tinta rossa per le labbra.

Suddenly Togheter ~//^Tom Felton ^//~Where stories live. Discover now