XII

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Tom's P.O.V
Mi svegliai da quel sonno profondo sentendo un tenue gocciolio proveniente dal bagno.
Allungai il braccio nella parte opposta del letto per accarezzare la mia Michelle, ma sfortunatamente l'unica cosa che il mio tatto percepì furono le morbide lenzuola. Mi stropicciai gli occhi, mi misi a sedere sul letto e mi stiracchiai. Mi avviai verso il bagno senza curare il fatto di essere in boxer. Aprii lentamente la porta e scoprii la fonte di quel rumore.
Una chioma nera spiccava dall'altra parte del vetro opaco, le forme erano sfocate, ma si poteva notare che era voltata di spalle. Mi sentii irrispettoso nei suoi confronti, quindi per annunciare la mia presenza mi schiarii la voce. Si girò improvvisamente e vidi due braccia sfocate coprire le sue intimità. "Michelle scusa, è che non ti avevo vista... Se vuoi vado a preparare la colazione, poi quando sei pronta scendi ok?" dissi. Un semplice "ok" riecheggiò in tutto il bagno.

Michelle's P.O.V
Mi sentii terribilmente in imbarazzo quando Tom uscì, non mi sarei aspettata una sorpresa del genere di prima mattina. Mi affrettai nello sciacquarmi e uscii da quella doccia.
Avvolsi il mio corpo in un asciugamano e mi diressi nella stanza degli ospiti dove la sera precedente, Tom aveva fatto portare tutti i miei effetti personali. Scelsi di indossare un semplice intimo nero, dei pantaloncini corti neri ed una canottiera grigia infilata in essi.
Spruzzai il mio fidato profumo e mi avviai un cucina.

Dalle scale odorai un'ebriante profumo di una qualche torta e di caffè. Mi affrettai per la troppa fame e corsi addosso a Tom. "cosa cucina il mio chef preferito quest'oggi?" chiesi io sorridente e curiosa come non mai, lasciando un dolce bacio sulla guancia di Tom. "Sorpresa, voglio farmi in qualche modo perdonare per lo sconveniente di sta mattina" disse lui sorridendo. Mi avvicinai e gli spostai il solito ciuffo che gli ricadeva in fronte. Sorrise. -Dio quant'è affascinante quest'uomo- pensai fra me e me senza vergogna.
Apparecchiai la tavola e feci una spremuta d'arancia per non lasciare tutto il lavoro a Tom.
Sfornò una cheesecake cotta dall'ottimo aspetto. Prese un sottopiatto di legno e poggiò sul tavolo la torta.

La colazione fu lunga e saziante, talmente tanto da farci saltare il pranzo.
Decisi che portare Tom a fare un giro non sarebbe stata una cattiva idea, quindi gli dissi di prepararsi che l'avrei portato fuori.

Una ventina di minuti dopo ci incamminammo per le strade affollate di New York parlando del più e del meno perdendo la cognizione del tempo. "Quindi, dov'è che abiti bimba?" mi chiese lui dolcemente con la sua voce bassa. "oh, non è importante" risposi io. Non volevo fargli sapere che venivo dai quartieri loschi nel ghetto della città. Lui abitava a Manhattan, il cuore pulsante della grande mela, mentre io invece abitavo nel Bronx, la zona malfamata e poco raccomandabile.
"dai, ci tengo molto a sapere dove abita la mia bambolina" disse lui facendo il labbruccio. "se io te lo dirò, dovrai promettermi che non mi giudicherai, va bene Tom?" chiesi io molto seria "tutto per la mia bambolina" rispose lui sfoderando uno dei suoi sorrisi migliori. "Abito nel Bronx, anzi più precisamente nel South Bronx" dissi tutto d'un fiato. "bimba ma è una delle zone più malfamate e malestanti della città" disse lui incredulo, con gli occhi e la bocca spalancati. Decisi che a quel punto sarebbe stato meglio raccontargli tutto.
Ci sedemmo su una panchina ed iniziai a parlare.

Tom's P.O.V
Ascotai sconcertato tutto quello che mi disse. Quella ragazza aveva un passato tremendo, pieno di sofferenze.

Era una ragazza rotta.
Spettava a me ricomporne i pezzi.

Quando finí di parlare una lacrima le solcò il viso. Con due dita le alzai il mento "ti hanno mai detto che sei più bella quando sorridi?" dissi io prima di baciarle il punto della guancia dove la lacrima era scesa. Accennò un sorriso per poi appoggiare il viso sulla mia clavicola. Le accarezzai i capelli e le baciai la fronte.
Era la mia bambina.

Restammo seduti su quella panchina una mezz'oretta, notai che erano le 21 e decisi di tirarle su il morale portandola da Serendipity 3, un ristorante situato al 225 East 60th Street, tra la 2nd e la 3rd Avenue.
Era un'ottimo ristorante, ma i loro cavalli di battaglia erano i dessert. Entrambi ci prendemmo la sua specialità, la frozen hot chocolate.
Restammo li insieme per tutta la serata cullati dall'atmosfera del locale.

Verso le 23:30 tornammo a casa sazi di quella deliziosa cioccolata. Michelle mi teneva per mano e nel frattempo era pensierosa.
Ci dirigemmo in camera da letto. Questa sera avrei preso io l'iniziativa.

La lasciai sedersi sul letto mentre io andai in cabina armadio e mi spogliai praticamente del tutto eccetto i boxer, tornai e la vidi mordersi il labbro. Le sfilai la canottiera grigia e i pantaloncini. Si sdraiò.
Le lasciai teneri baci umidi a partire dal collo, scendendo sempre più in giù fino ad arrivare al ventre. Gemette a quel contatto e si strinse a me graffiandomi la schiena.
Tornai al suo collo, le baciai ogni centimetro di esso, mordicchiandolo in più punti diversi.
Capovolse la situazione, si mise sopra di me e mi baciò i pettorali, la clavicola, la guancia. Piena di ardore si avventò famelica alle mie labbra, chiese l'accesso a cui io consentì immediatamente e ci baciammo. Le sfilai il reggiseno e quando smettemmo di baciarci si sdraiò al mio fianco. La testa appoggiata al mio petto e un braccio ad accarezzarmi il volto. Io nel frattempo con una mano giocavo con i suoi capelli.
Si addormentò velocemente ed io, approfittando della situazione, le lasciai svariati baci sul capo, sulla fronte, stringendola a me.

Michelle's P.O.V
in quel momento ero nella fase del dormiveglia, sentivo le labbra di Tom posarsi sulla mia fronte prima di sussurrarmi un lieve "ti amo" per poi addormentarsi.
Sorrisi.
Mi sollevai per sedermi, posai una mano sulla guancia di Tom, con il pollice l'accarezzai, mi avvicinai con le labbra al suo orecchio e sussurrai a mia volta "anche io".
Sentii il suono delle labbra di Tom che si aprivano in un sorriso. Gli lasciai un tenero bacio a stampo e mi addormentai fra le sue calde ed accoglienti braccia.

Suddenly Togheter ~//^Tom Felton ^//~Where stories live. Discover now