V

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Michelle's P.O.V
Dio quanto era stronzo quell'uomo, non aveva ancora capito che non ero una fragile bambolina di porcellana da proteggere eppure si ostinava a chiamarmi e trattarmi come tale.

Me ne stavo tornando al B&B, avevo perfettamente notato che mi stava seguendo di soppiatto, ma lo lasciai perdere.

Arrivata al B&B lo vidi nascondersi dietro una colonna

-per caso mi riteneva scema?-

si vedeva lontano un miglio che c'era qualcuno dietro quella colonna.

Beh poco importa... Dovevo solo prendere le chiavi del B&B ed entr...






LE CHIAVI!








Dio mio le avevo lasciate sul tavolo della mia stanza...

controllai il telefono...

Erano le due di notte, non potevo svegliare la povera proprietaria per farmi aprire la porta, quindi mi rassegnai.

Mi sedetti sugli scalini che portavano all'entrata del B&B, mi accesi una sigaretta e dissi in modo che lui dall'altra parte della strada mi sentisse

"sai, non serve che ti nascondi, è da quando me ne sono andata che so che mi segui... Che vuoi?" chiesi svogliata

"perché non entri?" si spostò da quel che era il suo 'nascondiglio'

io mi limitai a rispondere "non si risponde ad una domanda con un altra domanda" feci un tiro e sbuffai facendo uscire il fumo dalla mia bocca...

Mi si avvicinò e mi sussurrò all'orecchio "non potevo permettermi di perderti di nuovo" e ghignó.

"ora rispondi te alla mia domanda, perché non entri bambolina?" alzai gli occhi al cielo per il nomignolo che mi aveva (di nuovo) attribuito.

"mi sono chiusa fuori" dissi senza neanche guardarlo in faccia

"oh ma a questo posso rimediare io" disse ghignando

-che diamine aveva in mente!?-

Improvvisamente si mise ad urlare

"LA MIA PICCOLA BAMBOLINA QUA GIÙ SI È CHIUSA FUORI, APRITELE LA PORTA E SCORTATELA NEL SUO APPARTAMENTO PRIMA CHE IO DECIDA DI RADERE AL SUOLO QUESTO LURIDO BED AND BREAKFAST E COSTRUIRCI SOPRA UNA FILIALE DELLA MIA AZIENDA"

cazzo ma che gli era preso?

"smettila!" gli sussurrai a bassa voce.

"facciamo così bambolina, io smetto se te mi prometti una cosa.." disse lui,

"cosa?" risposi io

"una cena".

Si avvicinò e mi infilò un bigliettino fra le mani.

Titubante io annuii e lui si limitò ad andarsene, a sparire nella fitta oscurità di quella notte d'estate.

Qualche istante dopo la proprietaria uscii dalla porta principale "cara che ci fai qui a quest'ora? Non dovresti essere in camera?"

le raccontai dello spiacevole sconveniente che le avevo creato e lei mi disse di non preoccuparmi, ma semplicemente di filare a letto poiché ero sola, fuori, in una tarda ora della notte.

************************************

La mattina seguente mi svegliai verso le 13 e mezza di pomeriggio. Ero veramente stanca.

Così stanca di non essermi resa conto di aver dormito vestita. Mi spogliai, mi struccai e andai a farmi una doccia rinfrescante.

Tornando dal bagno notai un bigliettino ripiegato sul comodino, sarà stato quello di ieri che ho sprontamente appoggiato in quella postazione.

Lo aprii.

Cara Michelle
Incontriamoci questa sera al ristorante del Felton Palace alle 21:15 puntuale... Sappi che se tarderai o salterai l'appuntamento io saprò trovarti e le conseguenze non saranno delle migliori.
P.s outfit elegante
Con affetto T. F
Ero fregata...





















NOTE DELL'AUTRICE
scusate se il capitolo è un po' corto, il prossimo con la cena lo farò più lungo. Comunque...
GRAZIE PER LE 25 VISUALIZZAZIONI, non ci credo, in soli due giorni, per alcuni di voi potrà anche essere poco ma per me è un grande traguardo.
Approposito, io cercherò di postare almeno uno o due capitoli al giorno, se ogni tanto salterò non preoccupatevi, i prof in questi giorni ci stanno riempiendo di verifiche e non sono abituata a questi ritmi ora come ora ahaha.
Se volete lasciare qualche commento, idee o pensieri per migliorare la storia fatelo. Ne sarei molto contenta. Grazie ancora per le 25 visualizzazioni ❤️

Suddenly Togheter ~//^Tom Felton ^//~Where stories live. Discover now