IX

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Tom's P.O.V
Dopo aver terminato la doccia scesi verso la camera di Michelle, sentivo un forte profumo di vaniglia ed entrai.
Era davanti allo specchio che si trovava sull'armadio con un asciugamano che la copriva.
La mia mente vagava, i miei pensieri si concentrarono su di lei.
Un passo.
Lei era il libro che nessuno aveva mai letto.
Un passo.
Così pura ma peccaminoso sotto le sue labbra rosee, labbra ingannevoli che confondevano nell'oceano dell'amore anche il più abile dei marinai.
Un passo.
Lei era il nero, come una notte invernale, buia e profonda.
Un passo.
L'ammirai pettinarsi i suoi capelli neri, ancora bagnati, erano come il colore del vento di notte, ogni capello un soffio. Neri come la pece.
Un passo.
In quel momento mi trovai dietro di lei. Odorai il suo profumo di fumo e vaniglia, una combinazione talmente sbagliata da diventare perfetta. Il forte odore pungente del tabacco insieme al delicato, dolce e tenue profumo della vaniglia. Posai le mani sui suoi fianchi e la feci girare.
I nostri occhi parlavano, dicevano parole proibite che le nostre labbra non osavano pronunciare.
Dio quegli occhi.
I suoi occhi verde smeraldo chiedevano aiuto, ed io che non sapevo farlo per me, tesi una mano a lei, palmo contro palmo ci sfiorammo. Un contatto che ci brució la pelle come un marchio indelebile.
I suoi occhi che mi guardavano come se davvero ci fosse qualcosa di bello da vedere.
Posai una mano sulla sua guancia, col pollice la accarezzai.
Lei chiuse gli occhi.
Non resistevo più, avevo bisogno di lei più di quanto lei potesse immaginare, la desideravo mia, mia e solamente mia.
Improvvisamente qualcosa cambiò.
Lei portò le sue braccia al mio collo, si mise in punta di piedi e mi baciò.

Michelle's P.O.V
Non riuscivo a raggiungere le sue labbra, nemmeno in punta di piedi. Lui lo capì immediatamente e mi sollevò per poi lasciarmi aggrappare a lui. Mi teneva stretta, come per dirmi che ero sua, stretta come per comunicare la sua protezione, stretta per farmi capire che lui mi voleva bene.
Portai la mano destra dietro al suo collo e la sinistra la lasciavo vagare per quei fili dorati che erano i suoi capelli.
Nonostante fosse stato un semplice bacio a stampo, lui mi aveva comunicato emozioni che neanche facendo l'amore si potevano comunicare.
Prima di separare le nostre labbra sentii un sorriso. Era il suo. Stava sorridendo. Sapere che ero io la causa di quel sorriso mi fece arrossire. Scesi dal suo corpo e mi limitai ad osservarlo.
"Dio Michelle, se mi guardi così mi consumi" disse prima di sorridere di nuovo.

Suddenly Togheter ~//^Tom Felton ^//~Where stories live. Discover now