Capitolo sedici

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Blake Oliver Carter.
Manhattan, New York.

"... te lo prometto, d'ora in avanti la mia testa rimarrà sulle spalle: niente più carcere, niente più arresti, niente più stazioni di polizia"
"Non devi prometterlo a me, ma devi prometterlo in primis a te stesso e poi a... tua moglie"
"Non è mia moglie"
"Ma a breve lo diventerà e tu, a breve sarai un uomo sposato..."
Sorrido, tra me e me.
La gelosia la sta divorando viva.
"... diamine ti rendi conto? Sarai un uomo... sposato" incredula, mi guarda, con i fascicoli tra le mani. "Blake Oliver Carter, il ragazzo del Bronx, diventerà un... marito"
"Ho come la netta sensazione che tu sia un... tantino gelosa"
"Niente affatto" accenna un sorriso. "Io e te ci siamo lasciati, da anni oramai, ed è giusto per entrambi continuare con le nostre vite..."
Mi sta odiando, lo so.
"... io con Rick e tu con Leonor... non mi stai ascoltando, ma va bene"
"Certo che ti sto ascoltando, Mia... stai ammettendo di essere... gelosa..."
"Non blaterare idiozie" ride, leggermente.
"... e probabilmente adesso, stai elencando almeno quindici motivi per cui Leonor dovrebbe lasciarmi"
"Non sono così perfida, così stronza, dovresti saperlo"
Profondamente sospiro e con il cuore a mille, mi avvicino a lei.
Pochi centimetri di distanza, faccia a faccia.
"Blake... devo... lavorare, o torni a sederti sul divanetto o altrimenti devo... chiederti di andare a casa"
Non le rispondo.
Le appoggio una mano sul fianco e tremando, avvicino la bocca al suo orecchio destro. "Forse dovrei dirti la verità, dovrei dirti che non ho mai chiesto a Leonor di sposarmi, altrimenti non sarei qui in ufficio con te, ora... anzi, se devo dirla tutta, sto seriamente pensando di... lasciarla"
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Unforgettable 2 ~Where stories live. Discover now