5.

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Louis si svegliò angosciato, con un solo pensiero nella mente.Oggi era il suo giorno libero.Doveva lasciare Harry da solo con le cameriere?No, assolutamente.L'avrebbe convinto a farlo uscire, per far si che cambiasse aria.Sbuffò, strofinandosi gli occhi e sedendosi con grande rammarico sul letto. Focalizzò dopo poco l'ampia camera, concentrandosi poi, sull'oggetto che giaceva sul comodino bianco avorio al lato del letto.Doveva avvertire i suoi amici che con lui sarebbe venuto anche il piccolo ometto.Allungò lentamente un braccio, prendendo il telefono, per poi sbloccare lo schermo.Avrebbe chiamato Niall.Se c'era qualcuno che dava il consenso capendo la situazione, quello era il biondo.Soffiò fuori l'aria, ancora stanco, pressando il telefono sull'orecchio destro.«Pronto?» una voce metallica risuonò nell'auricolare dopo qualche secondo, e Louis si compose.«Niall? Sono io Louis. Mi chiedevo se potevo portare Harry stasera.» sputò fuori con la voce ancora impastata dal sonno.«Harry? Il ragazzo cieco? Ehm.. Non so Louis. Si complica la faccenda così. Un cieco in un pub? Non mi sembra l'ideale. Per di più ha sedici anni!» concluse in fretta Niall, mentre Louis annuì, sapendo che aveva ragione.«Niall lo so, ma possiamo cambiare pur sempre luogo. Al posto di andare al pub potremmo fare un giro in città, e magari dopo andare a casa di qualcuno.» riprese parola il più grande, cercando di convincere Niall, inutilmente.«Louis. Anche se fosse, non cambia il fatto che sia cieco. Credi davvero che si divertirà?» quella non era una domanda, ma una affermazione da parte del biondo, e Louis non fece altro che sbuffare rumorosamente.«Senti Niall. Questo ragazzo non esce da almeno tre anni. Tre anni Niall. Non ha amici, e possiamo definirlo anche asociale. È un bravo ragazzo, gentile e simpatico. Sicuramente gli farebbe piacere conoscere nuova gente come voi, potrete legare e magari diventare amici. Se si divertirà? Si diverte se gli leggo un libro, se esce ancora di più.» concluse sospirando, cercando una reazione dall'altra parte del telefono.«Mh va bene, si può fare. Potremmo andare da drusty per un pizza e poi andare a casa mia. Provo a convincere gli altri okay? Ci sentiamo più tardi. Ti dirò a che ora. Ciao!» E dopo questo la linea si disconnesse, e Louis non poté che sorridere soddisfatto.Doveva alzarsi e riferire il tutto a Harry.Canzonò irritato la sottile coperta, che ancora lo avvolgeva e a piedi nudi si incamminò verso il bagno, sciacquandosi il viso e lavandosi accuratamente i denti.Si sarebbe pettinato e vestito più tardi.Ritornò di fretta in camera, mise le ciabatte ancora appoggiate come la sera prima ai margini del letto e aprì di scatto la porta della camera. Camminò per poco fischiettando, per poi bussare sulla porta bianca di Harry.Louis sentì come sempre quel mugolio, e aprendo la porta, trovò un Harry già vestito e composto sul ciglio del letto.«Buongiorno timido ometto. Dormito bene?» Harry sorrise, facendogli cenno di accomodarsi nella camera«Ce qualche problema?» chiese il più piccolo, sistemandosi meglio il capello panda che aveva sul capo.«Ehm, mi chiedevo se ti andava di far qualcosa oggi.» Louis era ansioso e teso, e dal modo col quale pronunciò quelle parole Harry lo notò, accigliandosi.«Oggi è il tuo giorno libero Louis. Esci e divertiti.» il più piccolo scrollò le spalle, cercando di regalare un sorriso a Louis, del tutto finto.Il più grande sorrise, avvicinandosi e sedendosi vicino al corpo di Harry.Gli accarezzò la mano posata lungo le gambe, e il più piccolo si contorse rabbrividendo.«Ti va di uscire con me oggi?» chiese di soppiatto Louis, facendo sorridere gradualmente il più piccolo.«Come mai questa proposta inaspettata?» il più piccolo parlò beffardamente, facendo sogghignare Louis.«Non mi sembra corretto lasciare il mio ometto da solo. Insomma resterai a casa senza aiuto. E voglio veramente che tu cambi aria. Lì fuori c'è un mondo Harry.» Louis cercò di incoraggiarlo, posando entrambe le mani sul suo braccio, in segno di conforto.«Non so. Credo che così mi stia intromettendo molto. Tu sicuramente ti vorrai divertire con i tuoi amici, e io sono solo un peso in più. Fidati, restare a casa è la soluzione migliore.» concluse il più piccolo facendo spallucce.«Non puoi ribattere. Ho già chiamato Niall, un mio amico e gli ho detto che sei dei nostri. Quindi questo pomeriggio alzerai il culo, ti metterai qualcosa di decente e usciremo.» rispose fieramente Louis, mentre il più piccolo sorrise, entusiasta.«Dai, andiamo giù a fare colazione.» Louis finì dando una pacca al ragazzo accanto a lui, per poi alzarsi ad aiutare il più piccolo.E in quel momento Harry era felice. Sarebbe uscito con Louis, in giro per Londra e avrebbe conosciuto i suoi amici.Il più piccolo gli aveva sorriso una volta ancora, bellissimo, bianco e rosso come una mela, gli occhi lucidi di felicità e di soddisfazione e quelle adorabili orecchie sul cappello che lo facevano assomigliare ad un orsetto lavatore tutto da coccolare e sbaciucchiare.°°°°°°°«Sei pronto?» chiese Louis facendo capolino nella stanza del più piccolo.La stanza era più luminosa a causa delle tapparelle aperte, e la luce che emanava si versava sul viso del più piccolo, seduto sul letto con le cuffie nelle orecchie.Aveva gli occhi chiusi, con un sorriso sornione stampato sulla faccia, sdraiato in mezzo alle lenzuola ancora sfatte. Stava giocherellando distrattamente con l'orlo del cuscino accanto a lui, e sicuramente non aveva notato Louis.Si avvicinò a zoppiconi dal lato sinistro del letto, con un sorriso enigmatico sul volto, pronto a distrarre il minore.Si inginocchiò, arrivando all'altezza di Harry, per poi toglierli lentamente una cuffia nera.«Sei pronto?» Louis abbassò la voce di qualche ottava, mentre Harry strabuzzava gli occhi con il respiro pesante.«S.si sono pronto.» sussurrò Harry, prima di sedersi nuovamente sul letto.«Andremo da drusty per un pizza e poi a casa di Niall. Siamo in cinque» Harry annuì, e con sguardo teso cercò di regalare a Louis un sorriso.« Hei.. Andrà tutto bene Harry, sono solo dei ragazzi nonché miei amici. Ti divertirai.» Louis accarezzò istintivamente il braccio di Harry, cercando di incoraggiarlo.Al più piccolo mancò l'aria.Louis si era seduto accanto a lui, e con la punta delle dita, sfiorava ripetutamente il dorso della sua mano, un gesto così semplice, ma così dolce e intimo.Harry sentiva ogni molecola del suo corpo, vibrare al passaggio delle sue lunghe dita, come se lasciassero un'impronta indelebile del loro paesaggio.«che cosa ti preoccupa Harry?» sussurrò in modo accomodante, accarezzando piano i capelli del più piccolo, ancora rinchiusi sotto a quel cappello panda.«Non sono molto bravo con le parole Louis. Le mie uniche vere amiche sono state mia madre e mia sorella. Quando riuscivo ancora a vedere, avevo quattro amici: Ben, Wiston, Fred e Nick. Da quando ho perso la vista, non si sono più fatti vedere. Ora mi è molto difficile interagire.» sussurrò tremante, per poi sbuffare.«Hei, a me piacerebbe essere tuo amico» disse dolcemente, e il sorriso di Harry si allargò, esponendo le adorabili fossette sulle guance.«Mi piacerebbe molto» rispose Harry.Louis stava sorridendo e il più piccolo non riusciva a ricordare un momento in cui era stato più felice di quanto non lo era ora.«Andrà tutto bene Harry. Loro sono dei coglioni, proprio come me. Posso assicurarti che si divertono con poco, e oltretutto fa sempre piacere avere un nuovo arrivato nel gruppo.» Finì il più grande, scuotendo un poco i capelli di Harry, per poi aiutarlo ad uscire da quella stanza.Scesero faticosamente le scale, e appena al piano di sotto, Louis si accertò che tutte le finestre fossero state chiuse correttamente, prese il telefono e un paio di chiavi, ed infine avvertirono la cameriera Kelly che stessero per uscire.«Okay Harry sei pronto? Solo..Fidati di me e segui i miei passi. Non ti farò cadere promesso.» il più piccolo annuì, deglutendo rumorosamente prima di afferrare la mano calda di Louis.Si diressero verso la porta e con un movimento fluido, uscirono. Harry era molto teso.Il clima era fresco in quel pomeriggio, e un lieve venticello si fece spazio nell'aria circostante. Harry prese un respiro a pieni polmoni, godendosi la sensazione di aria fresca solleticargli le narici.Strinse maggiormente la presa su Louis, mentre con un sorriso cercava di distinguere i vari rumori che si udivano man mano che si allontanavano dal viale.«Stai bene?» la voce di Louis arrivò nell'orecchio del più piccolo come un sussurro, ma annuì del tutto convinto.Stava egregiamente.Le suole delle converse consumate del più piccolo, calcavano i marciapiedi in cemento armato, mentre le auto sfrecciavano vicine, e qualche autista nervoso suonava il clacson.Per strada si sentivano gli schiamazzi dei vari adolescenti che camminavano in piccoli gruppi, ridendo e urlando qualcosa di stupido.Il riccio sorrise maggiormente, beandosi di quei piccoli dettagli.Brusii, chiacchiere, urla, motori vari e clacson, questo era tutto quello che Harry sentiva in quel cumulo di Londra.Si sentiva sollevato, e l'ansia che prima si era impossessata del suo corpo, svanì.Gli era mancata quell'aria fresca di Londra.Quell'aria che, pur essendo in estate poteva perforargli le ossa, mentre le guance si pitturavano di un colore tenue, dal freddo. Quell'aria che riusciva a fargli scompigliare un poco i capelli.«Siamo quasi arrivati Harry.» La voce del più grande scombussolò la mente di Harry, il quale scosse la testa riprendendosi da quello stato di trance.«Grazie Louis.» Sussurrò il più piccolo, con un enorme sorriso, che Louis si ritrovò a ricambiare.«E per cosa?» Louis strinse la mano del più piccolo ulteriormente, e al minore questo gesto piaceva.«Per avermi fatto uscire. Mi è mancato tutto questo» Soffiò fuori Harry, stringendosi nella polo bianca.Louis sogghignò senza proferire nessuna risposta.«Siamo arrivati Harry.» Sussurrò Louis nel suo orecchio, facendolo rabbrividire.Drusty era una piccola pizzeria in un vicolo del centro, e Harry ci era venuto spesso nei suoi anni passati.Sospirò, cercando di cacciare via i brutti ricordi.Louis si era inoltrato dentro la pizzeria, mentre il campanello che giaceva sulla porta, segnò la presenza di nuovi clienti.Il profumo di pane e pizze appena sfornate, fece capolino nell'aria, inebriando i due ragazzi.Il locale era pieno, e Harry poteva constatarlo dal forte brusio che risuonava nella struttura.C'era un sottofondo blues molto carino, anche se il più piccolo, avrebbe preferito qualcosa di più recente.«Hei Louis!» una voce improvvisa e gracchiante fece voltare i due ragazzi.«Eleanor! Jade! che ci fate qui?» Louis rispose esultando, lasciando la mano del più piccolo per abbracciare le due ragazze.Harry era confuso, e non sapere cosa stesse succedendo, lo uccideva.«Siamo arrivate con Niall, Liam e Zayn. Gli abbiamo costretti dato che è da tanto che non ci vediamo, e poi volevamo conoscere il tuo amichetto.» alzarono la voce estasiate, avvicinandosi al più piccolo.«E tu ricciolino? Come ti chiami?» chiese Eleanor, passandogli una mano tra i capelli, facendolo sobbalzare.«H.Harry» balbettò lievemente, sentendo dopo poco un "aw", pronunciato dalle due ragazze.«Sei molto carino! Io sono Jade.» La ragazza afferrò goffamente la mano di Harry, il quale si ritrovò a ricambiare la stretta.«Io sono Eleanor, ma tu.. puoi chiamarmi El.» Il più piccolo sentì Louis sogghignare, e mentre stringeva la mano di quest'ultima, sorrise involontariamente a quel suono melodioso.«Ha pure le fossette! Jade ha le fossette!» La ragazza indicò l'amica per poi fare cenno di vedere.Harry sorrise timidamente, imbarazzato e molto intimorito non sapendo che fare.«Noi adoriamo i ragazzi con le fossette. E tu sei molto carino. Hai la ragazza?» Eleanor lo stuzzicò, circondando poi, i fianchi di Harry con il suo braccio.Il minore strabuzzò gli occhi, del tutto infastidito.«Dai ragazze, lui è molto timido, fatelo abituare prima di rimorchiare okay?» Louis si avvicinò a Harry, dandogli una pacca sulla spalla, e subito, il più piccolo si rilassò.«Andiamo dagli altri okay?» Sussurrò all'orecchio di Harry, rassicurandolo.S'incamminarono verso i tavoli, e il riccio non potè che pensare a quanto fosse impacciato nei movimenti.«Louis!» tre ragazzi lo chiamarono in coro, mentre Harry si lasciava guidare dal più grande.«Ragazzi, questo è Harry. Harry i miei amici sono Liam, Niall e Zayn, sono di fronte a te.» lo informò, mentre il più piccolo annuiva.«C'è qualcuno più tenero di te Niall.» uno dei tre ragazzi parlò, e Louis sogghignò rumorosamente.«Io sono Liam» Egli prese la mano del più piccolo, stringendola calorosamente.«Io Niall.» lo seguì una voce con l'accento diverso, seguendo le stesse movenze di Liam.«Io Zayn» quest'ultimo fece lo stesso.Harry non faceva altro che sorridere, e mostrare le fossette, anche quando si accomodarono e una cameriera prese i loro ordini.Anche se però, era un po' a disagio.Ovviamente non riuscire a vedere, era un motivo per fargli fare una brutta figura; Ma gli amici di Louis non dissero una parola, anzi, lo riempiono di complimenti su quanto fosse tenero, timido, riccio e simpatico, e forse a metà serata, riuscì a rilassarsi maggiormente, del tutto a suo agio.«Qual'è il tuo hobby preferito?» chiese Jade, la ragazza seduta accanto a lui, mentre con movimenti leggeri accarezzava le sue braccia scoperte.Per tutta la serata, le due ragazze non fecero altro che chiedere di lui, volendo sapere più cose sul suo conto.Non gli era dispiaciuto affatto, ed era felice che qualcuno, dopo anni, s'interessasse a lui.«Canto e suono il piano» Il più piccolo parlò titubante, creando un forte scompiglio tra le ragazze.«Sei carino, canti e suoni il piano. È la giornata più bella della mia vita.» continuò Eleanor, facendo arrossire violentemente Harry, mentre tutto il tavolo sogghignava.«Mi sento offeso. Dove sono finiti i tempi in cui mi riempivate di complimenti?» Zayn si finse offeso, creando a Harry una dolce risata.Louis era appagato.Vedere il più piccolo interagire con i suoi amici, lo entusiasmò.«Se vuoi, posso fare anch'io il maggiordomo. Sai? Farti il bagno, aiutarti nelle cose più intime... Tra maschi non è entusiasmante, ma con me lo sarà» Eleanor finse una voce provocante, pizzicando poi il fianco di Harry, che sobbalzò dalla sorpresa.Niall sputò quasi la Coca-Cola che stava bevendo, cercando di trattenere le risate, mentre gli altri sogghignavano liberamente.«Ehm no, ma grazie dell'offerta.» il più piccolo avvampò maggiormente, facendo in modo che le parole fossero chiare, mentre cercava di coprirsi il volto.«Andiamo! Louis non può fare tutto.» la ragazza mise un broncio finto, mentre Louis rideva sonoramente.«Ragazze basta. Lo state facendo facendo impazzire!» Liam alzò un po' la voce, e avendo l'attenzione di tutti mimò di guardare il più piccolo, ora rosso dall'imbarazzo.Louis a quella vista non poté far altro che addolcirsi, sentendosi le gambe molli.Era fottutamente adorabile con lo sguardo basso, le orecchie e le goti rosse come un pomodoro.«Ho quasi finito la pizza. Quindi se volete possiamo andare a casa mia. Harry, sei invitato a dormire e non esigo un no come risposta.» Niall parlò con la bocca impastata dalla pizza, mentre il più piccolo sorrise felicemente, annuendo.°°°°°°«Eccoci qua!» Niall aprì la porta cigolante, e addentrandosi maggiormente aprì la luce.I ragazzi si fecero strada, ormai abituati ad andare a casa del biondo, mentre il più piccolo e Louis rimasero sulla soglia.«Andiamo Harry, Entra! Lou aiutalo su.» Niall diede una pacca sulla spalla all'amico, scomparendo dalla loro vista.«Hei tutto bene?» Louis sussurrò, accarezzando lievemente i suoi capelli ricci.«È che uhm, è tutto una novità per me. È strano, ma mi piace.» sembrò incerto sulle sue parole, mentre Louis gli prendeva la mano candida.«Dai su, entriamo.» lo incoraggiò, facendolo entrare cautamente verso salotto, dove si era accesa un'incredibile discussione su cosa vedere in tv.«Io e Jade vogliamo vedere i passi dell'amore. Quindi per favore, ritorna indietro.» cercò di spiegare calma, mentre i ragazzi sogghignavano.«Avrete visto quel film molte volte! Noi vogliamo vedere final destination 3 per favore.» Cercò di spiegare Niall, prendendo furiosamente il telecomando da Jade.«Andiamo! Sangue e budella vi piace più dei drammi e amore?» Harry si illuminò di colpo e Louis lo notò per poi ricordare che le storie d'amore e i drammi, erano i preferiti del più piccolo.«Louis? Harry? Stiamo andando a voti. Due per passi dell'amore tre per final destination, voi cosa optate?» Zayn cercò di supplicare con lo sguardo, non avendo successo.«Portate i passi dell'amore e chiudiamo la luce.» finì quel nauseante discorso, mentre i tre ragazzi sbuffavano infastiditi.Louis prese per mano il più piccolo, trascinandolo sul divano, occupando tutti i posti disponibili.«Spero che per te non sia un problema se guardiamo un film.» Louis sussurrò all'orecchio del piccolo ometto, il quale scosse la testa poco dopo.«Non preoccuparti. Mi piacciono i film. Sento i discorsi e mi immagino le scene.» finì regalando un sorriso divertito a Louis.I ragazzi chiusero la luce, sedendosi poi di peso sulle poltrone circostanti, continuando a sbuffare mentre giocavano col cellulare.Il più piccolo sorrideva, ora concentrato sulle parole dei personaggi.Louis si avvicinò un poco, accarezzandogli il braccio, posato a peso morto sul divano. Harry si irrigidì a quel tocco piacevole, restando immobile.E restarono così, mentre si accarezzavano la mano a vicenda attenti a guardare il film.E Restarono così, fino alla pubblicità del primo tempo.Louis si stiracchiò un poco, posando lo sguardo sui suoi amici dormienti.Tutti stavano dormendo, tranne Jade e Eleanor, ma non gli prestavano attenzione.Harry sbadigliò, cercando di trovare una posizione migliore sul divano.Louis lo ammirò per qualche secondo prima di attirarlo a se, facendolo sdraiare accanto a lui.Il più piccolo non proferì parola, sentendosi subito più comodo.Harry aveva gli occhi chiusi e il capo chino tra le mani. Sembrava così piccolo e fragile e Louis sentì improvvisamente il bisogno di abbracciarlo.Quindi, allungò un braccio attorno alle spalle di Harry, avvicinando il più giovane contro il suo petto e cullandolo tra le sue braccia.Il minore si rannicchiò contro il petto di Louis, emettendo un sospiro tremolante, annusando il profumo confortante di Louis, sentendosi stranamente protetto tra le sue braccia.Louis strinse fortemente le braccia attorno a lui, in modo protettivo beandosi di quella vicinanza, e beandosi del corpo fragile di Harry, ora così vicino al suo.Il riccio sorrise, prima di chiudere gli occhi definitivamente.Si addormentarono così.Abbracciati, con un sorriso fragrante espresso sul volto.E forse l'indomani, i ragazzi gli avrebbero visti.E forse avrebbero riso sotto i baffi, a bassa voce, mentre avrebbero preso a scattare qualche foto per poter provocare Louis.

The Butler. || Larry Stylinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora