18.

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«Vuoi spogliare Ken per me? Devo fargli indossare il costume da bagno!» urlò emozionata la piccola Lux, seduta con un enorme sorriso sul seggiolino posto nel sedile posteriore della macchina di sua madre.

Avevano finito di pranzare da poco, e ora si ritrovavano tutti seduti nei rispettivi posti.

Lou in guida, Gemma vicino a lei, che non smetteva di parlottare delle sue amiche, e Louis e Harry posti accanto a lux, sorridenti.

«Uhm, certo.» Louis prese il bambolotto confuso, mentre toglieva la camicia ricamata di Ken.

Harry ridacchiò, e si maledisse di non poter vedere con i suoi stessi occhi quella scena buffa ed esilarante.

«Mettili i pantaloncini rossi, non quelli grigi.» lo rimproverò Lux, facendo ondeggiare i piedini nell'aria, dato che ancora non toccavano il pavimento.

Louis annuì, mentre cercava di togliere i Jeans della bambola, senza successo.

«Andremo a Portsmouth. Brighton è più frequentata, e noi vogliamo un posto tranquillo, quindi Portsmouth sia» disse Gemma interrompendo il silenzio, mentre tutti annuivano.

«Mamma? Quando saremo lì mi comprerai un gelato?» chiese sognante la bambina, mentre con un sorriso, mostrava gli incisivi mancanti.

«Ma certo amore.» La madre ricambiò il sorriso, e subito dopo  indirizzò nuovamente lo sguardo sulla strada.

°°°°°

Il viaggio era estremamente noioso.

O almeno lo era per Louis. Gemma non aveva smesso di parlare per un solo secondo, mentre Harry e Lux, erano caduti in un sonno profondo.

Non sapeva che fare, ed era finemente arrabbiato dato che Harry non era accanto a lui.

Okay, la sicurezza di Lux prima di tutto, ma in quelle due ore e mezza di viaggio, non aveva ottenuto nemmeno una piccola carezza dal suo amante, neanche un dolce sorriso, e non poté ammirare nemmeno da vicino il suo bellissimo volto.

Beh, forse aveva passato il tempo a contare quanto ciocche di capelli avesse Harry, o di come quel ciuffo riccio, ormai lungo si muoveva non appena Harry respirava.

Aveva ammirato così tanto quel gioviale viso, che se chiudesse gli occhi avrebbe già la sua immagine nitida tra i meandri neri, pronta a formarsi.

Era l'ottava meraviglia del mondo. Insomma, Harry era troppo. Troppo per tutti, ma in senso decisamente buono. Era bello, simpatico, tenero e Louis si maledisse in quell'auto, perché ormai i suoi pensieri prevalevano su Harry.

HarryHarryHarryHarry.

Ma diamine, si stava annoiando, che altro avrebbe potuto fare se non guardarlo e ringraziare il Signore di averlo incontrato?

sbuffò e «Quanto manca?» infatti chiese, cercando di non far trasparire il suo tono garbato.

«Oh sei impaziente LouLou?» Gemma si girò sul sedile, ammiccando al ventenne.

Da quando aveva tirato fuori quel nomignolo? Non erano ancora in confidenza per trarre in conclusione nomignoli, con Harry era stato diverso, insomma..

«si» sforzò un sorriso e messo in soggezione, posò lo sguardo sulla moquette nera.

«Non tanto tesoro, mancano solo una ventina di minuti e saremo a Portsmouth.» continuò Lou, sorridendogli dallo specchietto.

Sospirò, decidendo a quel punto, di ammirare il paesaggio al di fuori del veicolo, cercando di sfuggire allo sguardo pungente di Gemma, che ancora lo guardava con un ghigno.

The Butler. || Larry Stylinson.Where stories live. Discover now