Gelosia,e il suo ricordo.

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Al mattino mi svegliai lo stesso presto per salutare mia madre che partiva.

Quando se ne andò, mi feci una doccia e dopo mi vestì, con un vestito sopra il ginocchio a vita alta, azzurro con delle sfumature blu, aspetto dietro la schiena e a maniche a ¾.

E le scarpe azzurre di tela.

Scesi sotto e salutai mia sorella che stava andando a scuola, era il suo ultimo anno e aveva l'esame, quindi era sempre agitata.

Quando se ne andò risalì su, anche se fare su e giù dalle scale con le stampelle era difficile, e finì di truccarmi.

Poi presi la borsa sapendo che non avrei incontrato qualcuno che conoscevo o almeno che mi ricordavo.

Uscì però non sapevo dove andare.

Dopo un po, di tempo decisi di andare al bar del giorno prima.

Entrai e mi sedetti ad un tavolo.

Cameriere: giorno signorina vuole ordinare?

M: emmm.... Un bicchiere d'acqua.

Cameriere: arriva subito.

E mi sorrise.

Dopo un paio di minuti arrivò col bicchiere lo appoggiò, poi si sedette al tavolo.

Cameriere: cosa ci fa una bella ragazza come te da sola e per di più infortunata?

M: prendo un bicchiere d'acqua.

Cameriere: come mai oggi non sei con il tuo ragazzo? Quello di ieri.

M: non è il mio ragazzo anzi, mi odia.

Cameriere: non vai a scuola oggi?

M: non vado nei posti dove non sono desiderata.

Cameriere: e perché non dovrebbero desiderati.

M: e io che ne so. O perso la memoria.

Cameriere: davvero, allora non dovresti andare in giro da sola.

Non risposi e bevvi l'acqua che non avevo ancora toccato.

Cameriere: almeno posso saper il nome di questa bella ragazza?

M: Martina.

Mic: Mic....

Proprietario: Micheleee, invece flertare con le clienti, lavora de vivi lavorare.

Mic: mi dispiace ma ora devo andare a lavorare. Urlò l'ultima parola per farsi sentire da capo.

Mica: se vuoi puoi sedetti al bancone così continuamo a parlare.

M: va bene.

Mi sedetti al bancone, e mi fece cenno di continuare a parlare.

M: che ti devo dire.

Mic: perchè non sei andata a scuola, perché dici che ti odiano...

Non lo conoscevo nemmeno, ma volevo sfogarmi con qualcuno.

M: OK, ieri sono andata a scuola e mi sono sentita una spina nel fianco di tutti quelli che dovrebbero essere i miei amici. Quindi oggi ho deciso di non disturbarli.

Mentre serviva altra gente mi rispose.

Mic: come hai fatto a rudurti così.?

M: attentato al centrocommerciale...

Mic: ne sei stata vittima.

M: pensa che solo ieri mi sono ricordata del fatto, però non mi ricordo ancora niente dei miei amici.

A volte l'amore e dietro l'angoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora