"Andiamo fuori e ti portiamo con noi"

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Formularono un piano e David, nonostante la poca voglia di tentare di cambiare Draco, decise di essere gentile ed aiutare Hermione. Le prime mosse erano compito di entrambi. Dovevano rubare i libri della biblioteca e leggere quanto più possibile sugli incantesimi.
Poi arrivava l'osservazione. Si dovevano impegnare a capire quale fosse l'incantesimo sotto il quale era imprigionato Draco. L'ultima fase era cercare di vedere come rompere l'incantesimo, e in questa fase avrebbe dovuto agire Hermione. Dopo, una volta portato a compimento il piano, sarebbero fuggiti tutti e tre: Hermione, David e Draco. O meglio, questo se tutto fosse andato secondo i piani.
Si era fatta sera. Hermione si avviò nel sottoscala e lasciò David da solo.
Sulle scale per salire al piano di sopra vide le ombre di un uomo ed una donna, si nascose per vedere meglio. Dalla voce le pareva che fossero Lucius e Narcissa.
-Per quanto ancora? Povero ragazzo?- la donna era esasperata, sembrava pregasse Lucius.
-Fino a che non avrà imparato la lezione.- rispose l'uomo, rigido.
-Ma quando lo guardo vedo la sofferenza Lucius!- Narcissa riprese i lamenti.
Da dietro lo raggiunse una terza donna.
-Forza Sissy! Deve imparare! È un Malfoy!- era Bellatrix Lestrange.
Narcissa sembrò davvero stanca e gli occhi erano logorati ed esausti. La diede vinta al marito e alla sorella e augurò buonanotte ad entrambi. I due salirono nelle camere, ma Narcissa scese per andare in cucina. Hermione in una frazione di secondo scelse di farsi vedere.
Alla vista della ragazza la Narcissa di poco prima era sparita, gli occhi erano tornati altezzosi e disprezzanti.
-Mezzosangue! Che sorpresa!- disse la donna con falso entusiasmo.
-Salve signora Malfoy- Hermione arrossì.
-Cosa ci fai qui, dimmi?-
-Oh, ehm... i-io stavo andando a d-dormire, sì.-
Narcissa annuì piano e poi continuò. -Beh riposa bene perché domani avrai molto lavoro da svolgere. Dovrai pulire diverse stanze e ovviamente servire la colazione a tutta la famiglia, domani è domenica.- ghignò.
-Sì signora, certo.- Hermione la salutò e sene andò nel sottoscala, pronta per l'indomani.

La mattina dopo si svegliò molto presto per andare a preparare la colazione per i Malfoy, in modo che nessuno avesse da ribattere sull'orario. Erano le 6.30 del mattino. Hermione aprì la dispensa in cerca di qualcosa da cucinare. Trovò diverse uova e le venne in mente di preparare una colazione americana con uova, bacon, patate e pancakes.
Perparò anche del tè verde.
Alle 7.45 la colazione era pronta. Hermione pensò che fosse presto, così si accomodò un po' sulla sedia di legno della cucina.
Persa nei suoi pensieri, si ritrovò a riflettere sulla scena della sera prima. Aveva sentito Narcissa che pregava Lucius di fare smettere di soffrire Draco... Tutto tornava! Probabilmente era proprio il padre che aveva imprigionato Draco nell'incantesimo! Finalmente una certezza! Ora serviva capire che incantesimo fosse...
Alle 8.00 in punto un rumore distrasse Hermione dalle sue riflessioni. La giovane si girò verso le scale: Bellatrix. Quella donna le metteva molta ansia in corpo, di fatti comincio a tremolare.
-B-buongiorno signora.-
Bellatrix sembrò accorgersi solo allora della sua presenza. Indossava una vestaglia di seta bordeaux molto elegante ed i capelli erano elegantemente raccolti in una treccia. La donna guardò la ragazza con un sorrisetto malizioso. Hermione ruppe il silenzio.
-Ecco... ehm... io ho preparato la colazione. Se ha fame posso servirgliela subito.-
Bellatrix si avvicinò violentemente ai fornelli ed annusò le pietanze cucinate una ad una.
-Si, va bene.- esordì.
Hermione, le mani ancora tremanti per l'angoscia, pose in un piatto un uovo, del bacon, alcune patate e un pancake. In un bicchiere versò il tè verde fumante. Poi servì tutto alla "padrona"
Bellatrix prese il bicchiere ed assaggiò il tè, poi mangiò un po' di bacon e si fermò.
Si girò verso Hermione.
-Perché mi osservi?- La ragazza si sentì arrossire violentemente.
-Mi scusi signora, ha perfettamente ragione, mi perdoni davvero, mi dispiace.- continuò a scusarsi finché con un cenno non venne zittita da Bellatrix. Più tardi scesero Narcissa e Lucius e poco dopo Draco.
Il suo sguardo vacuo incrociò quello di Hermione ed i suoi occhi, la cui vuotezza tanto turbava Hermione, sembrarono avere un guizzo. Hermione percepì qualcosa.
Quando si avvicinò al ragazzo per servire la colazione gliela appoggiò sul tavolo e la mano di Draco le ricadde sul fianco. Si guardarono e Draco sembrò vivo, per una volta. Ma pochi istanti dopo i suoi occhi erano di nuovo morti e la sua mano era tornata in tasca.
Hermione fece per andarsene quando Narcissa la fermò.
-Mezzosangue, ricorda di lavare la nostra camera, la camera di Bellatrix e quella di Draco. Mi raccomando.- ghignò -Ah e fatti trovare pronta per il pranzo, andiamo fuori e ti portiamo con noi.-

Ho bisogno di sentire quel profumo di vanigliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora