capitolo 11

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POV'S CHLOÉ
«forse ora dovresti calmarti, non credi?»
«stai zitto Nathan. Non sei affatto d'aiuto. Dovresti saperlo che quesya stupida frase di consuetudine, non risolverà un bel niente. Decido io quando calmarmi.» perché è così idiota? Come diavolo posso calmarmi? La ragazzina è tornata. È di nuovo in mezzo ai piedi, proprio ora che credevo di avere una possibilità con Adrien. Ma chi si crede di essere? Tornare così dal nulla e sventare tutti i miei piani, non la passera liscia!
« Non prendertela, non hai visto che il bamboccio non l'ha guardata in faccia per un solo attimo? È ovvio ci sia qualcosa che non va tra loro, e noi sfrutteremo questo punto debole» sorrido soddisfatta e mi volto nella sua direzione
« guarda, guarda. Non sei così inutile come pensavo» passo un dito sul suo volto seducendolo con lo sguardo e carezzo le sue labbra. Sapevo che prima o poi mi sarebbe tornato utile.
Prende la mia mano, passandola sul suo viso al mio posto e ne lecca i polpastrelli, sorrido maliziosa avvicinandomi al suo volto e prendo possesso delle sue labbra in un bacio vorace, pieno di passione , ma senza sentimento- almeno, non da parte mia-.
« so io come fare a calmarti» ammicca malizioso nella mia direzione e decido di stare al suo gioco.
«Vieni con me» riprende e afferra la mia mano, ovviamente, so già cos'ha in mente. Lo seguo senza ribattere e sorrido maliziosamente. Mi spinge, con delicatezza, all'interno del bagno chiudendosi, poi, la porta alle spalle posandomi con la schiena contro la parete e incastrandomi tra le sue braccia.
« diciamo che, se starai con me, e mi aiuterai a separare quei due in modo irreversibile, una ricompensa potresti meritarla» sogghigna e poso l'indice sulle sue labbra.

 Percorre il mio addome con lievi carezze stringendo, con lieve pressione, i miei seni. Colpisco la sua fonte con  l'indice, facendolo , poi, scorrere in senso negativo dinanzi i suoi occhi e mordo il mio labbro inferiore, riprendendo a parlare con fare sensuale ma autorevole. 

«qui, le regole le detto io caro.» ribadisco posando una mano sul suo petto, lasciandola scivolare rettilinea, verso il basso, percorrendo il suo addome.Poso, attraverso la stoffa, la mano sul suo membro esercitando su di esso una lieve pressione e lo sento ansimare al mio contatto. 

Sorrido soddisfatta e sgancio il bottone dei suoi jeans lasciando passare la mia mano al suo interno, prendo a massaggiarlo e lo vedo trattenere un gemito. passo la lingua sul labbro inferiore avvicinandomi, nuovamente, al suo volto e completare l'opera. 

rubo nuovamente le sue labbra, coinvolgendolo, ancora una volta, in un bacio vorace. continua baciarmi con foga e sorrido contro le sue labbra. Basta così poco per ottenere ciò che si vuole, qualche moina, e tutti sono ai tuoi piedi. la gente è davvero sciocca a volte, e questo giocherà a mio favore, cominciando da Nathan. Che il gioco abbia inizio, e solo io sarò a guidarne le redini. Preparati Dupain-cheng. 

infilo una mano attraverso la stoffa, carezzando la sua intimità ed ansima avvicinandosi al mio corpo, nella disperata ricerca di contatto fisico. Fermo i miei movimenti e sorrido soddisfatta sentendolo sospirare, frustato.

« cosa c'è? non dirmi che sei già stanco, se vuoi giocare con me, devi avere pazienza. Molta pazienza» e sogghigno attorcigliando l'indice nel ciuffo dei suoi capelli e serra la mascella in attesa. Sorrido maliziosa e decido di accontentarlo.

Sgancio l'ultimo bottone del suo pantalone e ne afferro i lembi, lo lascio scorrere contro le sue gambe, abbassandomi con esso. Avvicino il volto al suo membro togliendo di mezzo, anche l'ultimo ed ingombrante indumento. prendo a massaggiarlo con delicati movimenti della mano e sento i gemiti accrescere maggiormente al suo interno che si affretta ad esternare, al limite del contegno.

ghermisco il suo membro con le mie labbra e l'osservo dal basso, soddisfatta del risultato. continuo quel languido gioco di lingua, alternandolo ad un gioco di mani, lo massaggio per tutta la sua lunghezza mentre le labbra ricoprono l'estremità del suo arnese.

Mi fermo, ancora una volta, sentendolo ormai all'apice e sbuffa nuovamente. Sorrido divertita e mi avvicino nuovamente a lui. Afferro la sua mano portandola sulla cinghia dei miei pantaloni, permettendogli di procedere. Prende l'iniziativa, e lo lascio fare, mentre cattura le mie labbra in un languido bacio e sento i pantaloni abbandonare il mio corpo, denudandomi, e cadendo al suolo. 

Sorride malizioso, mentre la lussuria incombe evidente nei suoi occhi, e porta immediatamente la sua mano alla mia intimità, spoglia di qualsiasi indumento, massaggiando nel punto più sensibile. 

Inarco la schiena, in cerca di un piacere maggiore e, quasi come ad avermi letto nel pensiero, si inginocchia al mio prospetto, realizzando il mio desiderio. 

affonda la sua lingua nella mia intimità, facendo sfuggire, alle mie labbra, un incontenibile gemito e afferro i suoi capelli intimandolo di continuare.

Si ripone in piedi, ed inserendo il preservativo sulla propria intimità e, senza esitazione, si fionda nuovamente sulle mie labbra cingendomi i fianchi. mi solleva tra le sue braccia e, con poco riguardo, lascia scontrare la mia schiena contro la parete. Avvolgo, con le gambe, il suo addome lasciando alle nostre intimità di entrare in contatto. Ansima nuovamente, e non posso far a meno di sorridere. Sorprendente l'effetto che provoco su di lui, a quanto pare, non può farne a meno. Un sorriso sghembo si fa largo sulle mie labbra e poso il volto tra l'incavo della sua spalla.

Penetra al mio interno con un unica spinta, senza riguardo e con fare brutale, mentre un incontrollato gemito, susseguito da altri, attraversa le mie labbra, sforando all'esterno.  Altre spinte, d'intensità maggiore, susseguono la prima e mi abbandono completamente al piacere. Deposito una serie di morsetti sul collo di Nathan, nascondendo i gemiti tra i lembi della propria pelle e lo stringo maggiormente al mio corpo avvinghiandomi a lui con una presa ferrea, ormai vicina al culmine del piacere.

Urlo il suo nome, trattenendo la voce, tra gli spasmi e gli affanni del piacere non appena il culmine mi sopraffa  e lo vedo ansimare con fatica, soddisfatto, ma esausto da quell'estenuante prestazione.

Mi separo dalla sua presa  riponendo i piedi per terra e ricolgo i miei jeans dal suolo, risistemandoli, Nathan getta il profilattico consumato all'interno del secchiello della spazzatura, e anch'essi si affretta a rivestirsi.

Gli rivolgo un ultimo sorriso e mi avvicino alla porta del bagno, pronta ad andar via. Socchiudo la porta, per uscire, e la figura di due giovani, poggiati contro il muro del corridoio, stretti ognuno nelle braccia dell'altra si para dinanzi ai miei occhi. Sbatto la porta alla sprovvista, causando rumore, e mi richiudo all'interno del bagno.

«merda. Spero non mi abbiano sentita» esordisco tra me e me e Nathan mi si avvicina nuovamente.

«che succede?» sussurra ed apro di poco la porta permetto lui di osservare da sé la situazione. 

Sgrano gli occhi e serro i pugni. Come diamine ho potuto non riconoscerli immediatamente? 

Mi volto verso Nathan e rivolgo lui un occhiata truce. Non era stato lui a dire " sicuramente qualcosa non va tra loro"? allora perché sono qui, ora, a baciarsi nel bel mezzo del corridoio?!

Nathan alza le spalle e riduco gli occhi in due fessure. è assolutamente ridicolo, quell'inetta non riuscirà a portarmi via Adrien, prima o poi, sarà lui stesso a rendersi conto con quale individuo abbia sprecato il suo tempo e rinsavirà porgendomi tutte le sue attenzioni. Se così non fosse, poco importa, in ogni caso, sarà mio costi quel che costi. 

«sei con me, o contro di me?» mi rivolgo a Nathan, con la mascella serrata e l'espressione severa che contraddistingue il mio volto. Porgo il pugno nella sua direzione, in attesa del suo, per suggellare quel patto. Sorride teneramente, ma con un pizzico di malizia, e mi porge la mano battendo il suo pugno contro il mio. 

« Sempre con te, mia regina» Afferma depositando un lieve bacio sul dorso della mia mano e sorrido soddisfatta. Come sospettavo. Non avrai via di scampo Marinette, mai mettersi contro di me, preparati a perdere. 

Miraculous- Remember Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang